lunedì 30 dicembre 2013

BUON ANNO SI, MA SENZA IL BOTTO!



Ancora qualche ora e via al solito rito propiziatorio, praticato in quasi tutto il mondo, dei fuochi d’artificio e dei botti di fine d’anno. L’uso del fuoco per bruciare il male legato alla stagione passata si perde nella notte dei tempi, pare addirittura in epoca precristiana, e si è accompagnato poi, in tempi più recenti, con la scoperta della polvere da sparo, al rumore, ovvero al botto, che simbolicamente dovrebbe scacciare gli spiriti maligni, il diavolo. Il fuoco acquista, invece, il significato nuovo di rischiarare il cammino che ci si accinge a intraprendere nel nuovo anno. Questo dovrebbe essere il senso del rito che per molti è divenuto un passaggio irrinunciabile, anche a dispetto dei rischi e dei pericoli che si corrono nel maneggiare materiali che dovrebbero essere di esclusivo uso di esperti e professionisti. Ma non sempre è così…

venerdì 27 dicembre 2013

CONTA FINO A 10 PRIMA DI FAR PARTIRE IL "VAFFA"


"Il sorpasso" Dino Risi, 1962

Siamo ormai alla fine di questo 2013 che purtroppo per molti, dal punto di vista lavorativo, non ha riservato grandi novità in positivo. Cerchiamo allora di salutarlo concedendoci almeno qualche sorriso con questo post. Proprio in questi giorni di caos e traffico frenetico alla ricerca del regalo “last minute”, a chi non sarà capitato di trovarsi di fronte al classico automobilista che si crede “padrone della strada”? Episodi che possono essere molto diversi tra loro: si va dalla frequente precedenza non concessa, al conducente che ritiene le frecce del proprio veicolo un optional da utilizzare quando meglio crede, a situazioni ben più gravi dove si verificano anche incidenti a causa delle più diverse negligenze. Vediamo, allora, qualche caso concreto portato davanti ai giudici, evidenziando in quali circostanze dobbiamo trattenerci da eventuali epiteti e in quali invece possiamo “lasciarci andare” rappresentando, a chi abbiamo di fronte, cosa pensiamo realmente di lui e delle sue capacità al volante…

lunedì 23 dicembre 2013

GRAZIE A TUTTI E AUGURI DI BUONE FESTE!



Le imminenti festività mi inducono a qualche riflessione. So che il Natale porta tutti a essere buoni e avere pensieri gentili e generosi. La magia di questo periodo in cui tutti vorrebbero pace e serenità per se stessi e per gli altri ci porta, infatti, solitamente, almeno per qualche giorno, a mettere da parte i problemi e le difficoltà del vivere quotidiano. Per dirvela tutta avevo anch’io nell’animo il buon proposito di salutarvi amabilmente e augurarvi un Buon Natale e un 2014 che realizzi tutti i vostri sogni, lasciando da parte tutto il resto, ma la vena polemica, che ultimamente mi contraddistingue, e la voglia di urlare, quella che mi prende dentro qualche volta, ha prevalso. E allora lasciatemi dire...

venerdì 20 dicembre 2013

QUANDO IL “PORCO” NON E’ INGIURIOSO



Cambiamo decisamente argomento, prendendo spunto da un caso abbastanza singolare affrontato recentemente dalla Sezione Quinta della Corte di Cassazione con la sentenza n. 49512 del 09 dicembre 2013. Il caso è curioso. L’imputata, dopo essersi separata legalmente dal marito, aveva continuato a vivere con lui sotto lo stesso tetto: la casa familiare era stata divisa in due unità abitative, e tra gli ex coniugi era stato stabilito l’accordo di non ospitare nelle rispettive abitazioni estranei con cui si intrattenevano relazioni. Ma vediamo come sono andati i fatti…

mercoledì 18 dicembre 2013

RITARDATARI ALLA GOGNA CONDOMINIALE? L’AMMINISTRATORE RISCHIA IL PENALE



Un nostro lettore ci ha segnalato un caso interessante avvenuto nel condominio in cui abita. L’amministratore, esasperato dai continui solleciti dei fornitori per le fatture non pagate e dalle pressanti esortazioni dei condomini a “fare qualcosa” per costringere i morosi ad essere puntuali nei pagamenti delle rate, ha pensato bene di affiggere nella bacheca dell’androne dello stabile l’elenco dei “ritardatari” unitamente all’importo di cui ognuno risulta debitore nei confronti del condominio. Il lettore, che pur non compare nella “lista nera”, ci chiede se tale comportamento dell’amministratore sia lecito. Nel rispondere osserviamo, innanzitutto, che l’amministrazione, in ragione del suo mandato e della sua attività entra in contatto con una molteplicità di dati personali che possono spaziare dalle generalità di condomini e fornitori fino a dati di natura contabile. Il trattamento dei dati personali (come sono quelli che traggono origine dal rapporto di debito/credito), è questione assai delicata che non può prescindere dal rispetto della normativa contenuta nel T.U. 196/2003...

lunedì 16 dicembre 2013

LA MOTO SI SCHIANTA MA NON URTA L’AUTO CHE HA CAUSATO L’INCIDENTE: LA C.A.I. NON VALE



Il caso più frequente è quello del sinistro che coinvolge un motoveicolo e un’auto. Questo è proprio ciò che è accaduto a Davide il quale, qualche settimana fa, mentre percorreva, alla guida della sua Suzuki GSX R 750, a velocità commisurata alle condizioni di tempo e luogo, la via che lo conduce al lavoro, si è visto tagliare la strada da un’autovettura che improvvisamente è uscita da un passo carrabile senza accertarsi di poter compiere la manovra in assoluta sicurezza per gli altri conducenti. Davide, motociclista di navigata esperienza, ha frenato, sterzato, ha evitato l’urto che gli avrebbe procurato danni, patrimoniali e non, di entità sicuramente maggiore rispetto a quelli effettivamente patiti, ma non è riuscito a governare il mezzo cadendo, mentre la moto scarrocciava per qualche metro. A parte qualche sbucciatura alla gamba sinistra e il danneggiamento degli indumenti che indossava, il vero danno è stato quello riportato dalla moto. Il conducente dell’auto, per parte sua, resosi conto di quanto accaduto, ha accostato e, bisogna dirlo, diligentemente ha prestato soccorso a Davide rendendosi disponibile ad accompagnarlo presso la più vicina struttura ospedaliera. Una volta medicato l’automobilista ha sottoscritto la denuncia di sinistro riconoscendo la propria esclusiva responsabilità. Davide, appena ristabilito ha, dunque, portato la C.A.I. al proprio assicuratore e ha chiesto che venisse attivata la procedura di risarcimento diretto. L’intermediario assicurativo, risponde, tuttavia, che la C.A.I. non vale. Vediamo perché e se è ragionevole tale presa di posizione...

sabato 14 dicembre 2013

STAMINA, LA QUERELLE CONTINUA: DIRITTO AL TRATTAMENTO O SPERIMENTAZIONE SECONDO IL PROTOCOLLO?



Il botta e risposta tra il ministro Lorenzin e Davide Vannoni, fondatore della onlus “Stamina Foundation”, va avanti a colpi di scure. L’uno accusa l’altra di incompetenza e quest’ultima, a sua volta, parla di Vannoni come di quel “signore” appena “rinviato a giudizio per truffa” all’esito di un procedimento penale avviato dalla procura di Torino già nell’anno 2010. Sta di fatto che il ministro della salute ha appena ricevuto un duro colpo da parte del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio che, con ordinanza n. 8730 del 4 dicembre scorso, accogliendo il ricorso dell’associazione presieduta dal prof. Vannoni, ha sospeso l’efficacia di nomina del comitato scientifico che ha valutato il metodo stamina, bloccando, dunque, anche il parere negativo espresso dallo stesso comitato riguardo alla sperimentazione del trattamento terapeutico a base di cellule staminali mesenchimali, promosso dallo stesso professore, docente universitario di scienze cognitive. Da un lato il professore schierato a favore della cura di malattie neurodegenerative per le quali attualmente non è prevista alcuna terapia dall’altro il ministro che nega la sperimentazione del metodo stamina poiché non rispetta i protocolli sanitari previsti. Vediamo come è andata dall'inizio...

mercoledì 11 dicembre 2013

LEGGE FORNERO: LICENZIARE PER CRESCERE?



Colgo l’occasione per svolgere alcune brevi considerazioni sulle novità introdotte dalla “Legge Fornero” in materia di licenziamento individuale per motivi economici, dopo aver affrontato il caso di Federico, milanese di anni 45. Ad oltre un anno dall’entrata in vigore della riforma del mercato del lavoro effettuata per mano della Legge n. 92 del 2012, i tempi sono infatti maturi per svolgere alcune riflessioni, anche in chiave critica, su tale normativa, rubricata, forse esagerando, come “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”. Ma partiamo proprio da questo caso… 

lunedì 9 dicembre 2013

L’AMMINISTRATORE USCENTE NON CONSEGNA I DOCUMENTI DEL CONDOMINIO AL SUCCESSORE…CHE FARE?



Un’annosa questione, che “agita” la già turbolenta vita in condominio, sottoposta da una lettrice, mi fornisce alcuni spunti per questo post. Capita spesso che l’amministratore di condominio uscente (revocato o dimissionario poco importa) ritardi o persino ometta di consegnare la documentazione del condominio al nuovo amministratore nominato dall’assemblea. Il ritardo o l’omissione nel “passaggio di consegne” può comportare rilevanti danni e pregiudizi al condominio, basti pensare alle conseguenze che possono derivare dal ritardato pagamento dei fornitori o, ancor peggio, dello stipendio del custode sino all’ipotesi che nelle more venga a scadere la copertura assicurativa del fabbricato. Considerata l’importanza della questione la Legge 220/2012, meglio nota ai più come “Riforma del Condominio”, ha inteso, nel nuovo palinsesto normativo in materia condominiale, dare un giusto rilievo anche a tale aspetto, vediamo come... 

venerdì 6 dicembre 2013

LO STATO CONDANNATO PER IRRAGIONEVOLE DURATA DEL PROCESSO: E SE POI NON PAGA?



Nel post pubblicato lo scorso 27 novembre abbiamo svolto alcune considerazioni in materia di prescrizione e decadenza dall’azione giudiziale per ottenere l’equo indennizzo per i danni subiti a causa dell’irragionevole durata del processo, di cui alla Legge 24 marzo 2001, n. 89, più nota come Legge Pinto. Ci eravamo lasciati promettendoci di tornare sull’argomento, evidenziando le criticità della legge sotto il profilo degli insufficienti fondi messi a disposizione dal Governo tali da rendere vane le eventuali procedure esecutive promosse dal cittadino. Prima di entrare nel merito della questione, colgo l’occasione per soffermarmi brevemente su una novità introdotta dal D.L. 83/2012, in tema di risarcimenti, che ha modificato questa legge...

mercoledì 4 dicembre 2013

“DI FATTO” E’ UNA FAMIGLIA: LA COSTITUZIONE RICONOSCE E LA GIUSTIZIA TUTELA



Paolo e Anna (nomi di fantasia) hanno vissuto insieme per quasi quindici anni scegliendo, tuttavia, consapevolmente di non convolare a nozze. Quando si sono conosciuti, infatti, avevano entrambi un unico desiderio: condividere la quotidianità al pari di una coppia sposata ma con la libertà di scegliersi ogni giorno senza vincoli formali troppo stretti. Hanno deciso, allora, di convivere nella casa che Paolo, ancora in attesa di essere confermato come insegnante di ruolo, aveva ricevuto in dono dai suoi genitori, senza pensare di acquistarne una tutta loro. Un piccolo bilocale, grande quanto bastava per star bene; loro due e soli. Ancora piuttosto giovani non avevano nei loro progetti più immediati quello di avere dei bambini. Il tempo trascorreva e il ménage familiare era tutto sommato tranquillo, finché un giorno… 

lunedì 2 dicembre 2013

L’ASSICURAZIONE NON CI CREDE. STOP ALLA LIQUIDAZIONE DEL DANNO?




Una lettrice mi scrive chiedendomi come sia possibile che quanto dichiarato nel modulo di Constatazione Amichevole di Incidente (C.A.I.), compilato successivamente al verificarsi di un sinistro stradale, non sia ritenuto valido dalla propria compagnia di assicurazione. In particolare mi domanda se il parere del perito incaricato dalla medesima società (fiduciario), che ha stabilito che i danni riportati al proprio veicolo sono incompatibili con la dinamica descritta nel modulo C.A.I., abbia valore superiore rispetto alla dichiarazione confessoria contenuta nel citato documento. Conclude esprimendo perplessità per tutto il sistema C.I.D. (Convenzione Indennizzo Diretto), visto che l’eccezione proviene proprio dalla sua compagnia, quella da cui si aspetta di essere tutelata, e chiedendosi se la modalità di rigetto della sua richiesta non sia l’ennesima trovata delle società assicuratrici per mettere il lucchetto alle casse, in barba ai diritti che discendono dal contratto assicurativo e dalla legge. La domanda arriva giusto a ridosso della pubblicazione dell’ennesima sentenza, sul tema del valore da conferire alle dichiarazioni contenute nel modulo C.A.I. a firma congiunta, che può aiutare la nostra lettrice, e tutti noi, a capire se il comportamento della compagnia è legittimo o semplicemente pretestuoso.

sabato 30 novembre 2013

INFORMARE SEMPRE: SOPRATTUTTO SE LA STRUTTURA SANITARIA E’ CARENTE E UN BIMBO STA PER NASCERE



Un’amica mi raccontava che quando scopri di essere in attesa di un bimbo sai già che la vita che c’è dentro di te è l’unica cosa che conta e che conterà in futuro. Sai già che farai di tutto affinché nessuno e niente possa nuocergli o ancor peggio mettere in pericolo la sua esistenza. Insomma per la creatura che cresce ogni giorno dentro di te desideri le cose migliori e ti auspichi che anche il resto del mondo condivida questo sentimento e gli riservi pensieri gentili e azioni generose o, per lo meno, che gli dedichi il rispetto che merita come essere umano. Peraltro, aggiungeva che emozioni analoghe e medesime aspettative, contrariamente al pensiero di alcuni, le prova anche il papà; forse con modalità di espressione diverse ma resta comunque il fatto indubitabile che il senso di paternità si sviluppa di pari passo con quello di noi mamme. Ebbene, ciò che mi ha indotta a ricordare tale episodio è una recente sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna, da parte dei giudici di primo e secondo grado, del primario di un reparto di ostetricia unitamente alla struttura ospedaliera in cui prestava la propria attività. Vediamo insieme su quali presupposti.

mercoledì 27 novembre 2013

IL PROCESSO E’ TROPPO LUNGO? EQUO INDENNIZZO ANCHE SE PRESCRITTO



Traggo spunto da una questione strettamente giuridica, sottoposta alla mia attenzione da un nostro lettore, per svolgere alcune brevi considerazioni in materia di prescrizione e decadenza dall’azione giudiziale per ottenere l’equo indennizzo per i danni subiti a causa dell’irragionevole durata del processo, tratte dall’esame dell’art. 4 della Legge del 24 marzo 2001, n. 89, più nota come legge Pinto. Un testo decisamente “tecnico” ma preludio utile a evidenziare nei prossimi post le criticità della legge sotto il profilo degli insufficienti fondi messi a disposizione dal Governo e che rendono pressoché vane le eventuali richieste promosse dal cittadino nei confronti dello Stato...

lunedì 25 novembre 2013

E SE L'ERRORE LO COMMETTE LA PROF?



Sono sempre stata molto vicina alle vicende degli studenti-adolescenti, per simpatia per affetto, forse perché il pensiero corre ad uno dei momenti più belli della vita, periodo in cui gli individui che hanno la fortuna di vivere quest’esperienza, maturano le emozioni più forti, i sentimenti più veri, di amore o di odio che siano. E’, tuttavia, anche il periodo dell’esistenza in cui si è più vulnerabili. L’incontro-scontro con il mondo adulto, la lotta interiore quotidiana tra la sfida e il rispetto di un ruolo, quello dell’insegnante, anch’esso persona, che rappresenta in uno la guida e l’aspettativa di ricevere conoscenza, risposte, comprensione e disponibilità all’ascolto. Di recente mi è successo di raccogliere un racconto, quello di una madre che mi chiedeva consiglio sull’opportunità di denunciare una docente, forse più per dare un segnale di accoglienza del disagio vissuto dalla propria figlia, appunto studentessa di seconda liceo, che per volontà di perseguire una condotta illegittima...

venerdì 22 novembre 2013

BUONGIORNO AVVOCATO! MIA MOGLIE VUOLE IL DIVORZIO MA IO…



Buongiorno avvocato! Mia moglie vuole il divorzio ma io non glielo concederò mai e per questo ho bisogno della sua assistenza. Per di più dopo la separazione, avvenuta circa dieci anni fa quando nostro figlio aveva appena due anni, abbiamo vissuto insieme sotto lo stesso tetto e dormendo persino nello stesso letto”. E’ così che ha esordito un uomo, che si è rivolto a me qualche giorno fa, disperato e allo stesso tempo arrabbiato, aggiungendo “non ho fatto mancare nulla né a lei né a nostro figlio e pensavo che il mio errore, dopo tanto tempo, fosse ormai una questione superata. Insomma, voglio bene a mia moglie, anche se tra noi non ci sono particolari slanci affettivi e non voglio vivere lontano da mio figlio. In questi anni ho voluto credere che la separazione, davanti al giudice, fosse solo un brutto sogno. La prego mi aiuti”. Potrei andare avanti nel racconto, sofferto e sincero, ma ciò che mi preme ora è chiarire, da tecnico, quali siano le indicazioni corrette da fornire a tutti coloro che in qualche modo si sentono vicini alla storia, ai sentimenti e alle richieste del signor D...

mercoledì 20 novembre 2013

VIAGGI “ALL INCLUSIVE”: TUTTO COMPRESO, ANCHE IL RISARCIMENTO



Quando si decide di regalarsi un po’ di relax, la tendenza è quella di acquistare pacchetti turistici “tutto compreso”, proprio per non avere difficoltà nell’organizzazione dell’intera vacanza e impazzire dietro ai numerosi dettagli. Ritengo, dunque, utile aiutare i nostri lettori a districarsi nel mondo delle agenzie di viaggio e soprattutto tracciare una breve panoramica sui contratti di vendita di pacchetti turistici, evidenziando le recenti novità intervenute in tema di eventuale inadempimento dell’obbligazione che assume il tour operator e quindi di risarcimento dei danni a carico di quest’ultimo. Ma cosa si intende quando si parla di pacchetto turistico?

lunedì 18 novembre 2013

L’ASSASSINO FINISCE IN CARCERE MA SE NON HA SOLDI IL RISARCIMENTO LO PAGA LO STATO ITALIANO



La notizia della condanna a trent’anni di reclusione per Lucio Niero, piccolo imprenditore, sposato con moglie e figli, ritenuto colpevole dell’omicidio della ventiduenne Jennifer Zacconi con cui aveva avuto una breve relazione dalla quale era seguito il concepimento di un bimbo, sepolta in una buca quando era ancora viva e al nono mese di gravidanza, ha fatto un certo clamore sia per l’efferatezza dell’assassinio sia per la statuizione relativa al risarcimento contenuta nella sentenza dei giudici romani. Il Tribunale capitolino ha, infatti, stabilito che il risarcimento del danno, pari a ottantamila euro, dovuto ad Anna Maria Giannone, madre della vittima, dovrà essere versato da Palazzo Chigi in virtù dell’inadempimento dello Stato italiano a quanto stabilito nella direttiva europea 2004/80/CE la quale prevede l’obbligo per lo Stato italiano di approntare un sistema di indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti qualora il colpevole non sia in grado di risarcire il danno. E’ interessante capire nel dettaglio cosa prevede questa direttiva…

venerdì 15 novembre 2013

FIGLI CONTESI: ANCHE SE L'HA DECISO IL GIUDICE NON TE LI FACCIO NE' SENTIRE NE' VEDERE

Kramer contro Kramer (1979)

Mi capita piuttosto di frequente di rappresentare papà separati che lamentano la violazione del diritto dei propri figli a godere pienamente della presenza del genitore che non coabita stabilmente con loro. Mi raccontano, che la violazione si manifesta il più delle volte attraverso una condotta finalizzata ad impedire che i piccoli li frequentino regolarmente o che li sentano telefonicamente con assiduità e, ancora, rendendo loro difficile, se non impossibile, la partecipazione alla vita scolastica e alle attività ludiche e sportive dei bambini. Le modalità sono le più svariate: c’è chi decide arbitrariamente di trasferirsi in altra città inventandosi le storie più fantasiose per tentare di dare ragionevolezza alla propria scelta; chi invece…

mercoledì 13 novembre 2013

EQUITALIA E LE IPOTECHE SULLA PRIMA CASA: TUTELE “APPARENTI”



Nell’articolo pubblicato lo scorso 21 ottobre, abbiamo analizzato le novità principali introdotte dal “Decreto del fare” in tema di impignorabilità della prima casa da parte di Equitalia, soffermandoci nell’evidenziare le “apparenti” tutele previste dallo stesso in favore del contribuente. Ci eravamo lasciati promettendoci di tornare sullo spinoso argomento, illustrando le conseguenze delle ipoteche iscritte dall’Agente della riscossione sulle prime case prima del suddetto decreto. Ora, prima di entrare nel merito, ritengo doveroso fornire ai lettori alcune nozioni su che cos’è l’ipoteca?

lunedì 11 novembre 2013

TARGHE STRANIERE: FURBETTI IN CIRCOLAZIONE




La circolazione di auto straniere in Italia è in forte aumento e il fenomeno non è solo da imputare a motivi turistici o di lavoro. Per “alcuni”, come evidenziato di recente da diversi mass-media, circolare con l’auto immatricolata all’estero, specie se di grossa cilindrata, si è rivelato un vero e proprio business: l’art 132 del nostro codice della strada dispone, infatti, che “gli autoveicoli, i motoveicoli e i rimorchi immatricolati in uno Stato estero (…) sono ammessi a circolare in Italia per la durata massima di un anno, in base al certificato di immatricolazione dello Stato di origine”. Accade dunque, ormai piuttosto di frequente, che la circolazione con veicoli che abbiano tale caratteristica diventi una sorta di lasciapassare esentasse (in molti paesi europei il bollo non si paga), con licenza di violare il nostro codice stradale e conseguente esonero da contravvenzioni a causa della mancanza di abilitazione dei nostri sistemi di rilevazione (tutor, autovelox e telecamere) alla lettura e identificazione di tali targhe. Peraltro, la sanzione alla violazione del limite di un anno è quasi banale e, quindi, non funge certo da deterrente. Ma non è questo su cui voglio soffermarmi, almeno non oggi. Cosa accade se si viene coinvolti in un incidente della strada, con danni alle cose e alle persone, a causa di veicoli con targa straniera? E, soprattutto, le difficoltà che incontra il sistema a intercettare e neutralizzare questi soggetti sono le stesse che si presentano nella procedura per ottenere il risarcimento del danno patito?

mercoledì 6 novembre 2013

INFORTUNIO A SCUOLA: SENTENZE A CONFRONTO, NESSUNA NOVITA’



Non è raro registrare casi in cui l’alunno subisca un infortunio all’interno dell’edificio scolastico o durante l’orario delle lezioni o della ricreazione. Quando ciò accade il diritto al risarcimento si fonda su un ormai consolidato principio di diritto secondo cui nell’ipotesi di danno cagionato dall’alunno a sé medesimo (autolesionismo), l’accoglimento della domanda di iscrizione, con la conseguente ammissione dell’allievo a scuola, determina l’instaurazione di un vincolo negoziale dal quale sorge a carico della medesima l’obbligazione di vigilare sulla sicurezza e l’incolumità dell’allievo per il tempo in cui questi fruisce della prestazione scolastica, in tutte le sue espressioni. Ma cosa accade se l’infortunio dell’alunno avviene prima che lo stesso faccia materialmente ingresso nell’edificio scolastico, per esempio in un cortile o piazzale, adiacente e pertinenziale, o ancora sui gradini della scuola?

lunedì 4 novembre 2013

LA RABBIA NELLA PANCIA: STORIE DI ORDINARIO FALLIMENTO

Luigi Alfieri, 2011

Quello di oggi, cari lettori, è uno sfogo. Uno di quelli cosiddetti “di pancia”, rabbiosi, istintivi, conseguenza della quotidiana pressione cui noi avvocati siamo sottoposti nello svolgimento della funzione di “problem solver”. Dopo una notte insonne ho deciso di rendervi partecipi di questo sentimento. D’altro canto anche noi “legali” siamo esseri umani, persone che vivono e inevitabilmente entrano in empatia con i soggetti che tutelano. Oggi mi trovo nella condizione di assistere all’inesorabile declino di aziende, piccole e medie, che ho aiutato a nascere, a crescere, a svilupparsi sul territorio nazionale e, qualcuna, anche oltre. Ebbene, mettiamoci la congiuntura sfavorevole che ahimè, dati alla mano, ha ridotto drasticamente i consumi, mettiamoci la depressione psico-fisica degli imprenditori (quella che poi induce a gesti estremi che talvolta leggiamo sui giornali), dettata dalla difficoltà di veder morire le proprie creature e dal fatto di dover assumere scelte drastiche per i lavoratori, che qualche imprenditore illuminato considera quasi come componenti di una famiglia allargata, e poi mettiamoci la mazzata finale, ovvero la condotta degli istituti di credito. Quelli cui ci si rivolge per una boccata di ossigeno e che invece, ad un tasso agevolato, ti erogano dell’insana anidride carbonica che, nella migliore delle ipotesi, ti intossica e, nella peggiore, ti uccide...

mercoledì 30 ottobre 2013

GIU' LE MANI DALLA CARTELLA CLINICA: ALTERARLA E' REATO




La lettura e l’esame di una recente sentenza della Corte di Cassazione Penale, riguardante la corretta compilazione della cartella clinica, mi induce a porre in evidenza, ancora una volta, le responsabilità connesse all’agire del medico. Dopo l’assoluzione in primo grado del sanitario, imputato di aver inserito in cartella clinica definitiva un dato non ancora confermato da analisi e la successiva condanna in sede di appello, i giudici di legittimità, su ricorso dello stesso, hanno confermato la correttezza di quest’ultima decisione e, con l’occasione, hanno ribadito che la cartella clinica riporta un’analisi dettagliata del decorso della malattia e, pertanto, modificare o integrare l’unico documento che attesta lo stato delle cose altera il percorso di analisi del caso. Vediamo dunque perché la compilazione e tenuta della cartella clinica diventa rilevante ai fini dell’accertamento della responsabilità del medico.

lunedì 28 ottobre 2013

LA MUFFA CHE ROVINA L’ESISTENZA: IL CONDOMINIO E’ RESPONSABILE E PAGA ANCHE I DANNI NON PATRIMONIALI



Un orientamento ormai consolidato della giurisprudenza vuole che in caso di infiltrazioni sussista la responsabilità del condominio di un edificio in quanto ritenuto custode dei beni e dei servizi comuni. Il condominio infatti è obbligato ad adottare tutte le misure necessarie, affinché le cose comuni non rechino pregiudizio ad alcuno e risponde quindi in base all’art. 2051 del codice civile dei danni da queste cagionati, nonostante i danni siano imputabili a vizi di edificazione dello stabile (cfr. Tribunale di Salerno, Sezione II, Sentenza del 2 agosto 2011). Tale principio è stato ripreso e avvalorato da una recente pronuncia della Suprema Corte che stabilisce inoltre il risarcimento dei danni non patrimoniali...

giovedì 24 ottobre 2013

ILLECITI BANCARI #5: LIBRETTO CHE "DORME" NON PIGLIA SOLDI



La possibilità di recuperare le somme depositate su conti o libretti, nominativi o al portatore, la cui documentazione è stata dimenticata nel cassetto, magari per decenni, è questione abbastanza nota. Sono tanti, infatti, i siti e le riviste finanziarie on-line in cui l’argomento viene dibattuto e in tutti vengono indicate le modalità, più o meno chiaramente, per inoltrare la domanda alla propria banca, qualora ricorrano i presupposti che qui di seguito ricorderò, o alla Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici), se sussistono i requisiti di legge, finalizzata alla restituzione di detti importi. Ciò su cui, invece, ritengo non vi sia adeguata informazione è la condotta, spesso posta in essere dagli intermediari finanziari (ovvero le banche), che rende difficoltoso e talvolta vano l’esercizio di tale diritto. Vediamo, dunque, in che modo, ancora una volta, questi soggetti si rendono responsabili di comportamenti scorretti e illegittimi...

lunedì 21 ottobre 2013

PRIMA CASA AL SICURO? VERA TUTELA O PROPAGANDA MEDIATICA?


Ad oltre due mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione (L. 98/2013) del noto “Decreto del Fare”, credo che i tempi siano maturi per sottoporre ai nostri lettori alcune brevi considerazioni - in chiave critica – sulle novità più importanti introdotte dal predetto decreto. In particolare, mi soffermerò preliminarmente sul tema relativo all’impignorabilità della prima casa da parte di Equitalia S.p.A., per poi procedere con l’evidenziare le forse poco note tutele e clausole di salvaguardia che lo stesso decreto ha previsto e/o mantenuto in favore dell’Agente della riscossione. Ma procediamo con ordine ricordando nei seguenti punti, le novità più importanti introdotte dal decreto:

giovedì 17 ottobre 2013

IL PEDONE INVESTITO FUORI DALLE STRISCE HA SEMPRE TORTO?


"Abbey Road" The Beatles (1969)

Di recente mi sono occupata del caso di un giovane studente universitario che aveva riportato, in qualità di pedone, importanti lesioni a seguito di un investimento da parte del conducente di un’autovettura. Appare opportuno evidenziare le circostanze del sinistro: il ragazzo attraversava al buio, su strada scarsamente illuminata, con pioggia in corso, indossava abiti scuri e, pur non avendo passaggi pedonali nelle vicinanze, aveva a disposizione un sottopasso a meno di trenta metri dal luogo dell’investimento. Come se ciò non bastasse aveva impegnato la carreggiata sbucando tra una macchina e l’altra in sosta e correndo per non perdere il bus che stava sopraggiungendo dal lato opposto. Il ragazzo si era rivolto a me per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali che seguirono a tale evento. A prima vista sarebbe sembrato un caso di difficile tutela. Chiunque direbbe, infatti, considerate le circostanze, che il giovane ha posto in essere una condotta pericolosa e imprudente violando per di più un’importante norma del codice della strada. Non è proprio così, vediamo perché...

lunedì 14 ottobre 2013

SE LA MACCHINA PARCHEGGIATA SUBISCE UN SINISTRO PROVOCATO DA UN VEICOLO RUBATO, CHI RISARCISCE?



Ancora una volta la domanda di una lettrice mi fornisce lo spunto per fare chiarezza su una questione che ingenera dubbi e, soprattutto, crea incertezza anche tra i tecnici in ordine alle modalità di gestione delle richieste risarcitorie. Il caso è quello di una signora che, dopo aver parcheggiato in strada la propria autovettura, viene svegliata nel cuore della notte dagli agenti di polizia municipale i quali, previ accertamenti sulla titolarità del veicolo, si preoccupano di comunicare alla stessa che la vettura lasciata regolarmente in sosta qualche ora prima era stata gravemente danneggiata, unitamente ad altri mezzi ugualmente parcheggiati, da un veicolo che, sopraggiungendo ad elevatissima velocità, aveva provocato un incidente stradale. Gli agenti informavano, inoltre, la signora che il conducente di quest’ultima auto, successivamente al sinistro, si era dato alla fuga senza lasciare tracce. E se il veicolo risultasse rubato? Chi pagherà i danni?

mercoledì 9 ottobre 2013

INFILTRAZIONI D’AUTUNNO: SE CAUSATE DA GRAVI DIFETTI OK AL RISARCIMENTO, MA CON CAUTELA



Con l’autunno arrivano le prime piogge intense e molti sono i casi di infiltrazione di acque meteoriche dai tetti e dai lastrici solari. Quando le infiltrazioni non dipendono da una normale usura dello strato di impermeabilizzazione, usura determinata dal decorso del tempo, ma da deficienze costruttive od opere non eseguite a regola d’arte ci si pone il problema se e come sia possibile avvalersi della garanzia decennale prevista dal codice civile per le opere non eseguite correttamente. E’ bene ricordare che il costruttore è responsabile dei “gravi difetti” dell’immobile che si presentano nel corso di dieci anni dal suo compimento (art. 1669 codice civile). Ma quali sono i difetti che possono essere considerati gravi? Come ci si comporta e quali sono le valutazioni che occorre effettuare a priori?

lunedì 7 ottobre 2013

SE LA FIRMA SULLA PROPOSTA IRREVOCABILE DI ACQUISTO DI UN IMMOBILE VIENE PRIMA DELLA CONCESSIONE DEL MUTUO…



Un lettore sottopone alla nostra attenzione il caso relativo alla sottoscrizione di una proposta d’acquisto irrevocabile di un immobile con l’indicazione, oltre che del prezzo pattuito, anche delle date relative alla stipula del contratto preliminare e del successivo rogito notarile. L’occasione è buona per procedere con alcune brevi considerazioni sul tema della responsabilità del mediatore immobiliare, alla luce dei più recenti orientamenti giurisprudenziali sulla questione. Soprattutto ci sembra interessante fornire alcune indicazioni utili in caso ci si trovi di fronte a un contratto d’acquisto siglato prima di ottenere un mutuo dalla banca. E se la banca dice no?

mercoledì 2 ottobre 2013

ILLECITI BANCARI #4: BANCHE VS CORRENTISTI, COME TUTELARSI


Le Iene puntata del 1° ottobre 2013

Oggi desidero affrontare la quarta parte della panoramica sugli illeciti bancari prendendo spunto dal servizio di Luigi Pelazza, andato in onda ieri sera durante la puntata de “Le Iene”, elencandovi gli strumenti di tutela a disposizione dei correntisti (privati o imprenditori), che la legge e la prassi hanno elaborato, affinché questi ultimi siano in grado di far valere compiutamente le proprie ragioni. L’argomento è indubbiamente tecnico, ma cercherò comunque di tracciare un quadro generale e comprensibile delle principali modalità di risoluzione delle controversie che possono insorgere con gli istituti di credito con i quali intercorrono o sono intercorsi rapporti commerciali. Vediamole nel dettaglio…

lunedì 30 settembre 2013

ILLECITI BANCARI #3: ACCERTA, VERIFICA E RICHIEDI IL MALTOLTO



Terzo capitolo riguardante uno degli aspetti più importanti in materia di illeciti commessi da banche e finanziarie: l’accertamento e la verifica della sussistenza di condotte scorrette, quali anatocismo, usura, addebito non dovuto di commissioni di massimo scoperto e interessi ultra legali. Questo rappresenta, infatti, l’imprescindibile presupposto per procedere con una richiesta di restituzione di somme che la banca non aveva il diritto di trattenere e richiedere. Inoltre, rappresenta lo strumento fondamentale da utilizzare nel caso in cui sia lo stesso istituto di credito o di finanziamento a intraprendere un’azione giudiziaria contro il correntista (privato o azienda) che risulterebbe, a loro parere, debitore di somme. Quali sono, dunque, le strade per procedere all’accertamento e alla verifica? 

mercoledì 25 settembre 2013

MENO CAUSE IN TRIBUNALE, MENO LITI TRA LE PARTI: E’ TORNATO IL MEDIATORE.




A partire dal 20 settembre scorso è diventato obbligatorio ricorrere, in via anticipata rispetto al contenzioso giudiziale, alla mediazione in tutte le materie elencate dalla Legge (Decreto Legislativo 28/2010 così come modificato dall’art. 84 della Legge 98/2013) e che esaminerò nel dettaglio in questo nuovo post. Certo gli obblighi sono sempre difficili da “metabolizzare” ma in questo caso potrebbero essere funzionali alla diffusione di una cultura che privilegi tecniche alternative al conflitto, peraltro, già molto ben radicate in altri paesi europei. Ma quali sono le novità rispetto al passato? 

lunedì 23 settembre 2013

CASSAZIONE A FAVORE DEL PAZIENTE: PIU’ SEMPLICE FORNIRE LA PROVA DELL’ERRORE MEDICO

Scott W. Atlas "Power to the patient" (2005)

Giusto per non dimenticarci uno dei temi di maggiore interesse, ovvero quello della responsabilità dei camici bianchi che, nello svolgimento del loro lavoro, commettono errori colpevoli, ritengo doveroso portare all’attenzione dei miei lettori, una recentissima sentenza della Corte di Cassazione la quale ha riconfermato, con apprezzabile procedimento logico, le regole che i pazienti danneggiati o, nei casi più sventurati, i loro familiari devono conoscere relativamente agli obblighi processuali che gravano su di loro al fine di supportare adeguatamente le loro richiesta di risarcimento. In primo luogo credo sia utile chiarire un aspetto che spesso non viene considerato. Nel momento in cui un paziente si reca o viene trasferito in un pronto soccorso stabilisce un “contatto sociale” con l’ente o l’azienda ospedaliera, che deve essere considerato un vero e proprio “contratto di spedalità” tra paziente e medico. Veniamo dunque alla citata sentenza la quale, in sintesi, ha ribadito che…

giovedì 19 settembre 2013

LUOGO TRANQUILLO, AMBIENTE PULITO, SENZA CUSTODE, CITOFONARE… AFFITTARE ALLA SQUILLO E’ REATO, MA ANCHE NO!



Il tema che tratto oggi riguarda una questione che, sebbene sottopostami da un gentile lettore, coinvolge ormai molti proprietari di casa. Accade infatti che talvolta un appartamento venga affittato a una o più persone che esercitano il mestiere più antico del mondo. Se le lamentele degli altri proprietari, una volta scoperta l’attività di meretricio della nuova inquilina, possono ingenerare, da un lato, dissapori e incomprensioni nei rapporti tra condomini (e con l’amministratore), dall’altro vi è il concreto rischio che il padrone di casa possa essere indagato per favoreggiamento della prostituzione allorché venga provato che l’unità immobiliare concessa in locazione sia stata trasformata in una casa di appuntamenti anche, come talvolta accade, all’insaputa dello stesso. Il rischio di subire un processo penale per tale titolo di reato certo esiste ma l’orientamento prevalente della più recente giurisprudenza ha ben circoscritto l’ambito di applicazione della norma di riferimento contenuta nella L. 20/02/1958 n. 75 (la famosa “legge Merlin”, per intenderci) rassicurando, purché siano rispettate alcune condizioni, gli sventurati locatori. Infatti…

lunedì 16 settembre 2013

ILLECITI BANCARI #2: USURA, COMMISSIONI DI MASSIMO SCOPERTO, INTERESSI ULTRA LEGALI...ZERO IN CONDOTTA!


Come anticipato nel precedente post in tema di anatocismo, continuiamo il nostro percorso tra quelle condotte bancarie che risultano essere dei veri e propri illeciti a danno degli ignari correntisti. Qui di seguito troverete, in sintesi, la definizione delle altre azioni scorrette, più ricorrenti.

venerdì 13 settembre 2013

ILLECITI BANCARI #1: ANATOCISMO QUESTO SCONOSCIUTO?



Probabilmente il significato di questa parola è poco noto ai più, non sono certo sconosciuti gli effetti conseguenti che sempre più frequentemente disegnano le sorti di imprenditori, aziende in difficoltà e di coloro i quali richiedono fidi e finanziamenti per fare impresa o più semplicemente per realizzare i propri sogni. In poche parole stiamo parlando di una pratica oramai consueta e diffusa che in questa sede vogliamo definire, forse con troppo garbo, "furbetta" e che prevede il calcolo degli interessi sugli interessi. Pratica che, neanche troppo alla lunga, finisce per strozzare e rovinare intere esistenze. Di tutto ciò la cronaca riporta quotidianamente storie drammatiche intrecciate di fallimenti professionali e personali sulle quali però non ci soffermeremo. Preferiamo dare il via ad una serie di post che aiutino a capire in quale modo si può evitare di essere schiacciati dalla condotta illecita di banche e finanziarie.

mercoledì 11 settembre 2013

SE RIPARARE IL VEICOLO DANNEGGIATO COSTA DI PIU' DEL VALORE COMMERCIALE DEL MEZZO, QUALE RISARCIMENTO SI PUO' OTTENERE?



Le considerazioni che seguono hanno tratto spunto da un recente quesito sottopostomi da una lettrice la quale, vittima di sinistro stradale, mi chiedeva quale risarcimento potesse pretendere dalla compagnia di assicurazione, a fronte di un danno alla propria auto per la cui riparazione veniva preventivato un costo, con pezzi di ricambio nuovi, che superava il valore commerciale del mezzo di circa il 30% e, invece, un costo di poco inferiore al valore del veicolo per una riparazione con pezzi di ricambio usati. In sintesi mi chiedeva: posso riparare con pezzi di ricambio nuovi anche se il preventivo supera il valore del bene di circa il 30% o devo riparare in economia, con pezzi di ricambio usati, e contenere il costo in modo che non superi detto valore, per non incappare in un rifiuto da parte dell’obbligato al pagamento?

lunedì 9 settembre 2013

NIENTE VIZI ALL'ASSEMBLEA CONDOMINIALE: STOP ALL’INCETTA DI DELEGHE



Tra le novità introdotte dalla Riforma del Condominio (Legge 220/2013), vi è quella che prevede il divieto di “accaparrarsi” deleghe oltre un certo limite. La riforma pone fine, infatti, ad un uso (che talvolta diveniva abuso) ormai consolidato secondo cui alcuni condomini, solerti, si facevano conferire da altri proprietari la delega a partecipare all’assemblea condominiale. In alcuni casi (specie se le deleghe risultavano “non dichiarate” ovvero senza indicazione di voto per i punti posti all’ordine del giorno), succedeva quindi che il condomino con molte deleghe esercitasse un potere rilevante, capace di influenzare, da solo, con l’insieme dei millesimi raggranellati, le decisioni più importanti per la vita e la gestione del condominio. Prima della “novella” solo il regolamento poteva contenere una norma che limitasse il numero di deleghe conferibili a ciascun soggetto (fosse esso condomino o estraneo). In assenza di una specifica norma regolamentare non vi era, infatti, limite al conferimento di molte deleghe ad uno stesso soggetto. Cosa cambia?

giovedì 5 settembre 2013

QUEGLI STRANI COMPORTAMENTI SONO GRIDA D’AIUTO. LA SCUOLA HA IL DOVERE DI PROTEGGERE GLI ADOLESCENTI



Recenti fatti di cronaca hanno riportato alla mia memoria una questione spinosa, che per la verità non riguarda solo aspetti giuridici ma anche di altra natura. I fatti cui mi riferisco sono la recente iscrizione nel registro degli indagati del professore di italiano e storia di Saluzzo, Valter Giordano, per “istigazione al suicidio” di una studentessa di quindici anni, sua allieva, nonché il suicidio di un ragazzino quindicenne, avvenuto alla fine dell’anno passato a Roma, e ancora quello dei due tredicenni ragusani che si sono tolti la vita, a distanza di pochi mesi uno dall’altro e che frequentavano lo stesso istituto scolastico. Ebbene al di là della particolarità dei casi in cui è possibile ravvisare addirittura il dolo ovvero la volontarietà dell’atto, (come in quelli di dileggio continuo degli allievi o come nell’ipotesi del professore di Saluzzo, laddove la responsabilità di quest’ultimo risultasse effettivamente acclarata), oltre allo sgomento e alla tristezza che sempre accompagnano tali notizie ci si domanda: in quale misura l’insegnante e la scuola rispondono per tali eventi?

lunedì 2 settembre 2013

NON SOLO BELLUCCI VS CASSEL: LA COPPIA D'ESTATE SCOPPIA



C’eravamo tanto amati…poi arrivò l’estate. E’ proprio così: il periodo fra settembre e dicembre è quello in cui l’avvocato matrimonialista riceve la maggior parte degli incarichi a richiedere la separazione da moglie, o marito, di cui si è scoperto l’adulterio. L’occasione, si sa, fa l’uomo ladro e allora, quando l’uno resta e l’altra soggiorna al mare o in montagna, con o senza pargoli al seguito, complice la solitudine, il caldo che induce allo scoperto e l’inclinazione a profittare della situazione, capita che a prevalere sia la tentazione per la scappatella piuttosto che l’amore per il compagno o la compagna di sempre. Basta il perdono?

giovedì 29 agosto 2013

PAURA DELL'UOMO RAGNO? SE POI AGEVOLATO DAL PONTEGGIO IL FURTO E' ASSICURATO (PT. 2)



Come anticipato nel post precedente, in caso di furto nell’appartamento, non è da escludere che la responsabilità sia da attribuire allo stesso condomino derubato. Per questo credo sia opportuno approfondire l’argomento prendendo come riferimento una recente sentenza della Cassazione. 

lunedì 26 agosto 2013

PAURA DELL'UOMO RAGNO? SE POI AGEVOLATO DAL PONTEGGIO IL FURTO E' ASSICURATO (PT. 1)



La stagione estiva amplifica le paure per i furti negli appartamenti lasciati incustoditi durante le ferie. I reati vengono agevolati sia dalla minore presenza dei proprietari, sia dall’abitudine, di tenere aperte o socchiuse finestre, portefinestre e lucernai. Alcuni di questi furti, tuttavia, sono resi possibili dalla presenza di ponteggi eretti in occasione di lavori alla facciata o ad altre parti comuni dell’edificio. Quella dei furti “agevolati” dai ponteggi è circostanza assai meno rara di quello che si pensi rimanendo, purtroppo spesso, ignoto l’autore (o gli autori) del reato. Quando questa ipotesi si verifica assume un’importanza rilevante, sotto il profilo giuridico, conoscere gli aspetti relativi alla responsabilità civile onde individuare il soggetto a cui richiedere il risarcimento dei danni subiti. E’ opinione comune ritenere che, qualora un furto in appartamento venga perpetrato mediante l’utilizzo del ponteggio, sia tout court responsabile l'impresa che lo ha installato. Ma le cose stanno realmente così?

giovedì 8 agosto 2013

BUONE VACANZE A TUTTI! (MA I DIRITTI NON CHIUDONO PER FERIE)



Carissimi lettori e lettrici, immagino che anche voi siate ormai in procinto di partire per le tanto agognate e meritate vacanze estive. Ebbene, nell’augurare a tutti voi delle buone ferie all’insegna del riposo e della scoperta di luoghi sconosciuti, mi preme, giusto per non perdere il vizio, rammentarvi di non lasciare a casa i vostri sacrosanti diritti di viaggiatori e turisti. Infilateli in un angolino della valigia, possibilmente a portata di mano, da tirar fuori e utilizzare all’occorrenza. Questo non significa che dobbiate sguainare spade e intraprendere battaglie sanguinose in nome del rispetto delle leggi ma, semplicemente, che dar modo ai vostri interlocutori di comprendere che siete viaggiatori informati vi porrà al riparo da conseguenze più spiacevoli. Avrete così maggiori possibilità che nessuno intacchi il vostro diritto a godere ciò che avete scelto sulla base delle informazioni che vi hanno fornito e sarà più semplice tutelarvi al rientro dai vostri viaggi. E allora ricordate queste semplici, esemplificative regole:

mercoledì 31 luglio 2013

SINISTRO STRADALE: L'ONORARIO DEL LEGALE NON LO PAGA IL DANNEGGIATO (ANCHE IN CASO DI RISARCIMENTO DIRETTO)



A seguito della riforma del codice delle assicurazioni private (D.Lgs. 7 settembre 2005, n. 209), è stata introdotta una nuova procedura di liquidazione che consente al soggetto danneggiato di richiedere direttamente alla propria compagnia assicuratrice il riconoscimento dei danni subiti. Tale procedura prevede da un lato la semplificazione delle incombenze del soggetto nella fase di richiesta e dall’altro garantisce la corresponsione dell’indennizzo in tempi più rapidi rispetto a quelli previsti dalle altre procedure. La procedura di risarcimento diretto così come prevista ai sensi dell’art. 149 del C.d.S., è tuttavia facoltativa e si applica tendenzialmente a tutti i sinistri stradali occorsi tra due veicoli ad eccezione di quelli che coinvolgono: