lunedì 23 settembre 2013

CASSAZIONE A FAVORE DEL PAZIENTE: PIU’ SEMPLICE FORNIRE LA PROVA DELL’ERRORE MEDICO

Scott W. Atlas "Power to the patient" (2005)

Giusto per non dimenticarci uno dei temi di maggiore interesse, ovvero quello della responsabilità dei camici bianchi che, nello svolgimento del loro lavoro, commettono errori colpevoli, ritengo doveroso portare all’attenzione dei miei lettori, una recentissima sentenza della Corte di Cassazione la quale ha riconfermato, con apprezzabile procedimento logico, le regole che i pazienti danneggiati o, nei casi più sventurati, i loro familiari devono conoscere relativamente agli obblighi processuali che gravano su di loro al fine di supportare adeguatamente le loro richiesta di risarcimento. In primo luogo credo sia utile chiarire un aspetto che spesso non viene considerato. Nel momento in cui un paziente si reca o viene trasferito in un pronto soccorso stabilisce un “contatto sociale” con l’ente o l’azienda ospedaliera, che deve essere considerato un vero e proprio “contratto di spedalità” tra paziente e medico. Veniamo dunque alla citata sentenza la quale, in sintesi, ha ribadito che…