mercoledì 6 settembre 2017

ENERGIA ELETTRICA: IL FURTO È REATO ANCHE SE PER NECESSITÀ ECONOMICHE


È quanto ha affermato la Corte di Cassazione con una recentissima sentenza che, sebbene estremamente stringata nel contenuto e non nuova nei principi e nelle conclusioni a cui giunge, ha avuto notevole eco e ampio risalto mediatico. Infatti, il riconoscimento e la consapevolezza dell’esistenza anche nel nostro Paese di fasce sociali che sfiorano la povertà, se da un lato hanno indotto il Legislatore ad avere finalmente maggiore e concreta attenzione nei confronti di chi versa in condizioni economiche disagiate (si veda il reddito di inclusione di recente approvazione), dall’altro lato hanno portato giudici e opinione pubblica in genere a giudicare con un occhio meno severo reati commessi appunto per ragioni di necessità economiche. Un precedente in tal senso è stata la sentenza di assoluzione pronunciata lo scorso anno dalla Corte di Cassazione nei confronti di un giovane senza fissa dimora e senza lavoro che aveva commesso un furto per fame (Cassazione penale, Sezione V, Sentenza del 2 maggio 2016, n. 18248). Con la sentenza in commento, invece, la Cassazione sembra cambiare completamente registro. Vediamo perché.