Si avvicina la stagione
invernale e molti condomìni stanno già facendo i conti con l’accensione degli
impianti di riscaldamento centralizzati, una delle cause più frequenti di
discussione e discordia tra i condòmini, per i costi di esercizio e
manutenzione e per gli orari di accensione, da essi percepiti come imposti
dalla volontà condominiale piuttosto che decisi autonomamente, pur nel rispetto
dei limiti fissati dalla regolamentazione (nazionale e locale). Per tali
motivi, pertanto, non è raro che alcuni condòmini decidano di rinunciare al
riscaldamento centralizzato, distaccandosi dall’impianto termico comune. Ma, a
quali condizioni e con quali limiti è consentito tale distacco? E l’assemblea
condominiale può opporsi o non ha alcuna voce in capitolo?