giovedì 21 giugno 2018

SALUTE: L’INVIOLABILE DIRITTO DI MORIRE



Il 6 aprile scorso il dottor Giovanni Spinnato, medico primario, è stato condannato a un mese di reclusione per violenza privata dal giudice monocratico del Tribunale di Termini Imerese, per aver praticato un trattamento sanitario contro l’espressa volontà di una paziente. Il deposito delle motivazioni della recente sentenza, che aveva anche disposto una provvisionale risarcitoria di diecimila euro, oltre al rimborso delle spese di lite pari a cinquemila euro, ha riportato il caso all’attenzione della cronaca giudiziaria e riaperto il dibattito sulla questione del diritto all’autodeterminazione dell’individuo. Diritto, garantito dal nostro ordinamento giuridico e da principi sovranazionali e che consiste nella facoltà di ognuno di rifiutare la prestazione sanitaria, sia essa diagnostica, terapeutica e salva vita o di revocare il consenso già prestato. Ma come si concilia questo inviolabile diritto con il dovere del medico di salvare la vita di un ammalato quando questa è in pericolo? Una riflessione pare doverosa…