Pochi giorni fa, al ritorno dal lavoro, ho avuto modo di assistere a un banale incidente: un veicolo accodatosi a una colonna di auto improvvisamente immobilizzate nel traffico, veniva tamponato centralmente da un altro il cui conducente, pur frenando, non è riuscito ad arrestarsi in tempo. Quest’ultimo, come purtroppo spesso accade, ha iniziato a inveire contro quello alla guida dell’auto ferma in coda, la cui sola colpa è verosimilmente quella di essersi trovato a transitare lì in quel momento. In Italia, si sa, siamo 60 milioni di allenatori della nazionale di calcio ed altrettanti provetti piloti di formula uno; abbiamo serie difficoltà ad ammettere le nostre responsabilità quando la nostra disattenzione alla guida è evidente. Siamo altresì affetti da animo di rivalsa nei confronti dell’assicurazione dalla quale, a torto o a ragione, riteniamo di aver subito in passato dei soprusi. Il tasso di conflittualità nell’ambito dei sinistri stradali in Italia è quindi veramente alto e tutto ciò si ripercuote sull’effettiva possibilità di trovare un accordo fra danneggiato ed impresa assicurativa. Le parti ritengono così opportuno rimandare al giudice la risoluzione della controversia. Oggi, tuttavia, si aprono nuovi scenari e tecniche di risoluzione alternative al processo. Vediamo insieme quali sono…