Negli ultimi anni, si è
assistito ad un preoccupante calo delle vaccinazioni, anche obbligatorie, a
causa dei timori circa un possibile nesso causale tra esse ed alcune malattie,
quali l’autismo. I casi di obiezioni di coscienza, sia di genitori sia di
medici, infatti, sono aumentati sempre più, provocando un crollo della
copertura vaccinale nel nostro paese al limite della soglia di sicurezza. Da
qualche tempo, però, o perché sembrano aumentati i casi di meningite o perché
premono gli interessi economici delle case farmaceutiche, l’importanza delle
vaccinazioni è ritornata al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e
dello stesso Servizio Sanitario Nazionale. Nei nuovi LEA 2017, i livelli essenziali
di assistenza sanitaria di recente approvati dal Presidente del Consiglio,
infatti, sono state inserite anche le vaccinazioni e presto sarà attivato il
Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017- 2019. Ma, anche la
giurisprudenza ha contribuito in tal senso, valutando legittima la delibera
comunale, che pone quale requisito per l’accesso alle scuole materne comunali e
ai servizi per la prima infanzia l’assolvimento dell’obbligo vaccinale. Vediamo
meglio.