venerdì 12 febbraio 2016

TELEMARKETING: CALL CENTER INVADENTI ARRIVA IL CODICE ETICO


A quanti di noi è capitato che, dopo una lunga giornata di lavoro, seduti al tavolo e con la forchetta in mano pronti a gustare il primo boccone di una desiderata cena, sentiamo il telefono di casa squillare? Immagino a molti. Così abbassiamo la posata, ci alziamo da tavola e ci dirigiamo verso la postazione del telefono: chissà, magari è qualcosa di importante! E invece no, messa la cornetta vicino all’orecchio la prima cosa che sentiamo sono dei rumori di ufficio di sottofondo che ci fanno subito capire quale sarà il tenore della telefonata. Tra un “Mannaggia a me che ho risposto!” e un “Ma hanno i superpoteri? Perché mi beccano sempre durante la cena?”, decidiamo di essere educati e di rispondere con un semplice “Pronto”. Da lì inizia un flusso di parole difficile da capire ma, soprattutto, da interrompere. Chi con gentilezza, chi con modi un po’ più rudi, si cerca sempre di dire che non si è interessati a nessuna promozione, affare o abbonamento e di terminare nel minor tempo possibile quella telefonata. Una volta messa giù la cornetta, il pensiero di molti di noi è se esistono degli strumenti per tutelarci da queste chiamate aggressive, così da non riceverle più. Ebbene, esistono! Vediamo insieme quali sono…