mercoledì 29 ottobre 2014

FAMIGLIE IN DEFAULT? SI PUÒ PRESENTARE UN PIANO DI RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO IN TRIBUNALE


Il tempo passa e i dati sono sempre più allarmanti. La crisi economica cresce e anche l’indebitamento delle famiglie italiane ha ormai raggiunto la soglia critica della non onorabilità del debito. Da quando è iniziata la recessione si è parlato a lungo di debito, default, fallimento controllato con riferimento soprattutto agli Stati in crisi, alle banche e alle imprese, dimenticando, tuttavia, che esiste anche l’indebitamento delle persone e delle famiglie che, per taluni aspetti, è grave al pari di quello degli altri soggetti. Quale il rischio per le famiglie? Ovviamente il fallimento, con la differenza che rispetto alle grandi aziende non si ha il “privilegio” di portare i libri in Tribunale e il privato cittadino viene letteralmente spogliato di tutti i suoi beni essenziali, a partire dalla casa. Una soluzione però c’è … 

lunedì 27 ottobre 2014

RATA DEL MUTUO: CARO EX CONIUGE SE NON LA PAGHI COMMETTI REATO


Come anticipato qualche tempo fa, rieccomi ad affrontare il delicato tema del mantenimento in sede di separazione dei coniugi, motivo principe di aspre liti spesso senza esclusione di colpi. L’occasione mi viene servita su un piatto d’argento da una recentissima pronuncia della Cassazione secondo la quale il marito che omette di pagare le rate del mutuo della casa familiare, assegnata alla moglie in seguito al procedimento di separazione, commette il reato di cui all’articolo 570 del codice penale, e quindi, viola gli obblighi di assistenza familiare. I giudici della Suprema Corte sanciscono, dunque, l’importante principio in base al quale tra i mezzi di sussistenza deve essere ricompreso anche l’alloggio familiare. Per capire meglio occorre, però, dare una ripassata alla legislazione in materia ed esaminare più nel dettaglio la vicenda affrontata dai magistrati… 

venerdì 24 ottobre 2014

PIGNORAMENTO DELLA CASA: LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA METTE I FRENI A BANCHE E FINANZIARIE


Probabilmente molti di voi si ricorderanno quando, tempo fa, mi sono occupato del “Decreto del fare”, analizzando il tema relativo all’impignorabilità della prima casa da parte di Equitalia evidenziando, in particolare, le “nascoste” tutele e clausole di salvaguardia che lo stesso decreto ha previsto e mantenuto in favore dell’Agente della riscossione. Vi ricorderete inoltre che, in un successivo articolo, mi sono anche soffermato sulle conseguenze delle ipoteche iscritte da Equitalia sulle prime case, antecedenti al decreto, e sulle modifiche intervenute per effetto dell’entrata in vigore della normativa. Mi tocca ora ritornare sull’argomento, ahimè spinoso, del pignoramento delle case da parte di banche e finanziarie superando però i confini nazionali: questa volta, infatti, mi soffermerò su una recente e significativa sentenza della Corte di Giustizia Europea che pare, finalmente, voler mettere un freno ai pignoramenti di banche e finanziarie.

lunedì 20 ottobre 2014

SEPARAZIONE GIUDIZIALE: DA QUANDO DEVO PAGARE L’ASSEGNO?


Qualche giorno fa la signora Lucia mi ha contattata telefonicamente per un breve parere riguardante il procedimento di separazione giudiziale che stava affrontando nei confronti del marito Carlo. In sintesi, la lettrice mi ha spiegato che l’avvocato che rappresenta e assiste il signor Carlo sostiene che gli effetti dei provvedimenti provvisori e urgenti, assunti dal giudice alla prima udienza di comparizione personale delle parti, vale a dire nella fase presidenziale del procedimento, non decorrano dalla data della domanda, ovvero del deposito del ricorso, ma dalla data di tale udienza o, al più, dalla diversa data indicata in tali provvedimenti; in altre parole l’avvocato di Carlo ritiene che quest’ultimo debba versare il mantenimento a moglie e figli dal giorno in cui il giudice ha assunto questo provvedimento e non prima. Il difensore della signora Lucia, invece, insiste con il sostenere e conseguentemente richiedere, anche formalmente, che il contributo al mantenimento per moglie e figli, posto a carico del marito, seppur stabilito all’udienza presidenziale, decorra dalla data di proposizione del ricorso contenente le domande connesse appunto alla richiesta di separazione e che, pertanto, gli effetti di tali provvedimenti retroagiscano a tale momento. La signora Lucia mi racconta, dunque, di essere confortata dal proprio legale il quale è certo della sua presa di posizione e vorrebbe agire per il recupero forzoso delle mensilità (ben cinque) che il marito si rifiuta di versare. Un’amica, tuttavia, anch’essa separata, le ha sconsigliato tale azione esecutiva poiché il legale del signor Carlo potrebbe avere ragione. Mi domanda, quindi, se il proprio avvocato abbia colto nel segno o se, invece, rischia di porre in essere un’azione esecutiva ingiustificata e dispendiosa. Vediamo chi ha ragione …

mercoledì 15 ottobre 2014

FUGA DAL RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO: È POSSIBILE E CONVENIENTE?


Con la stagione fredda alle porte molti lettori ci hanno scritto ponendoci i più diversi quesiti su come sia possibile distaccarsi dall’impianto di riscaldamento centralizzato e quali siano gli oneri e gli incombenti che gravano sul proprietario di un appartamento che decida di dotarsi di un impianto autonomo. Considerato l’interesse diffuso riguardo a tale tematica e la non facile comprensione, nonostante l’apparenza, di tutti gli aspetti sia tecnici sia giuridici che occorre tenere presenti prima di decidersi ad abbandonare il sistema di riscaldamento centralizzato e dotare il proprio appartamento di un riscaldamento autonomo, ho pensato che un piccolo ripasso e un po’ di chiarezza sull’argomento sicuramente avrebbe aiutato con l’obiettivo di sgombrare il campo da equivoci e da interpretazioni errate della vigente disciplina…

lunedì 13 ottobre 2014

INCIDENTE STRADALE ALL’ESTERO: A CHI E COME CHIEDO IL RISARCIMENTO?


Successivamente alle ferie estive mi capita talvolta di dovermi occupare della complessa questione dei sinistri stradali avvenuti all’estero e tutte le volte, ahimè, il caso che mi si presenta è differente da quello precedente. Districarsi nella materia, decisamente complessa, anche per noi tecnici, non è per nulla facile. Senza alcuna pretesa di esaustività, quindi, vorrei rivedere con voi i principi fondamentali che regolano l’argomento. La difficoltà di gestione delle pratiche risarcitorie in questo caso risiede nel fatto che necessariamente occorre tenere presenti al contempo la nostra legislazione, quella europea sovranazionale oltre che la normativa, regolatrice della materia, del Paese ove il sinistro si è verificato, in un sistema di diritto internazionale e privatistico, dunque, a volte decisamente complesso. Vediamo allora di fornire qualche utile indicazione sulla pluralità di strumenti a disposizione del danneggiato e, perché no, qualche spunto di riflessione …

venerdì 10 ottobre 2014

LASCIARE “FIDO” IN AUTO È REATO DI ABBANDONO


Il nostro blog ha sempre avuto una particolare attenzione verso agli animali, la tutela dei quali è alla base di tutte le disposizioni attualmente vigenti che disciplinano il rapporto uomo-animale, sia per ciò che concerne il loro benessere, sia per la protezione riservata agli stessi. A tal proposito, una recentissima pronuncia della Suprema Corte ci offre la possibilità di approfondire ulteriormente la tematica in parola, dal momento che è stata ribadita, ancora una volta, la rilevanza penale dell’abbandono di un animale in una autovettura, tanto da costituire reato. Ma vediamo meglio nel dettaglio sia la sentenza sia la fattispecie di reato a cui fa riferimento….

lunedì 6 ottobre 2014

FERMO AMMINISTRATIVO: SE ILLEGITTIMO È POSSIBILE CHIEDERE IL RISARCIMENTO?


È noto che il fermo amministrativo è un atto con il quale le pubbliche amministrazioni o gli enti pubblici statali dotati di tale potere (Comuni, INPS, Regioni, Stato, ecc.), tramite i concessionari della riscossione, “bloccano” un bene mobile del debitore, iscritto in pubblici registri (per esempio autoveicoli), o dei coobbligati, al fine di riscuotere i crediti non pagati che possono riferirsi a tributi o tasse (può trattarsi di un credito di varia natura, ad esempio, un mancato pagamento IVA, IRPEF, Bollo auto, ICI, ecc.) oppure a multe relative ad infrazioni al Codice della Strada. Il fermo amministrativo, adottato dalle Pubbliche Amministrazioni sin dal lontano 1973, è certo considerato uno dei modi più odiosi per rivalersi sul contribuente moroso (vero o presunto) perché incide pesantemente sul soggetto impedendogli l’uso di un mezzo di locomozione (auto, moto, furgone etc.) il più delle volte indispensabile all’attività lavorativa e alla vita di relazione.

mercoledì 1 ottobre 2014

ARTICOLO 18: LICENZIO PER ASSUMERE, UN ALTRO ATTACCO ALLO STATUTO DEI LAVORATORI


Gli ultimi dati ci dicono che in Italia il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni è salito al 44,2% (dato più alto dal 1977 ad oggi) e che la disoccupazione generale si attesta al 12,3%. I dati sono a dir poco allarmanti! Cosa fare? Tutti sembrano d’accordo con l’affermare che è assolutamente necessario adottare misure urgenti tese a favorire investimenti in Italia, che bisogna far ripartire la domanda interna e così via. È invece sul “come” che vi sono notevoli divergenze…