lunedì 16 gennaio 2017

LAVORO: SE LA TEMPERATURA DEI LUOGHI DI LAVORO NON È ADEGUATA


Il freddo straordinario che, dal periodo natalizio, sta sferzando anche regioni d’Italia in cui normalmente gli inverni sono ben più miti e temperati, sta creando non pochi disagi anche in quelle che sono le normali attività quotidiane: nei trasporti, nella circolazione stradale, nelle erogazioni energetiche, finanche nelle scuole. Queste ultime, infatti, a causa di malfunzionamenti degli impianti di riscaldamento (alcuni provocati proprio dalle proibitive temperature di queste ultime settimane), non hanno ancora ripreso a funzionare pienamente, nonostante siano ormai finite le vacanze natalizie. Aperte e poi richiuse ovvero non riaperte affatto, nelle scuole è come se si fosse ancora in vacanza, per alunni e personale, docente e non. Ma, ove non vi fosse un espresso provvedimento di sospensione delle attività lavorative da parte del datore di lavoro, i lavoratori potrebbero legittimamente astenersi dal lavoro a causa del freddo per il malfunzionamento dell’impianto? E, più in generale, l’assenza di un idoneo ed attivo impianto di riscaldamento può far insorgere una qualche responsabilità in capo al datore?