Il freddo straordinario
che, dal periodo natalizio, sta sferzando anche regioni d’Italia in cui
normalmente gli inverni sono ben più miti e temperati, sta creando non pochi
disagi anche in quelle che sono le normali attività quotidiane: nei trasporti,
nella circolazione stradale, nelle erogazioni energetiche, finanche nelle
scuole. Queste ultime, infatti, a causa di malfunzionamenti degli impianti di
riscaldamento (alcuni provocati proprio dalle proibitive temperature di queste
ultime settimane), non hanno ancora ripreso a funzionare pienamente, nonostante
siano ormai finite le vacanze natalizie. Aperte e poi richiuse ovvero non
riaperte affatto, nelle scuole è come se si fosse ancora in vacanza, per alunni
e personale, docente e non. Ma, ove non vi fosse un espresso provvedimento di
sospensione delle attività lavorative da parte del datore di lavoro, i
lavoratori potrebbero legittimamente astenersi dal lavoro a causa del freddo
per il malfunzionamento dell’impianto? E, più in generale, l’assenza di un idoneo
ed attivo impianto di riscaldamento può far insorgere una qualche responsabilità
in capo al datore?