L’estate sta finendo e molti di noi stanno lasciando, o hanno già lasciato, i luoghi prescelti per l’agognata pausa agostana. Non tutti però rientrano soddisfatti e riposati poiché talvolta le aspettative di riposo e benessere vengono drammaticamente tradite. Non è per nulla scontato quindi riaprire con una pagina dedicata alle sorprese (… ahimè sgradite) in cui purtroppo spesso ci si imbatte presso le strutture alberghiere che ci ospitano. Capita, infatti, che hotel, villaggi, residence turistici, ostelli e case vacanza non rispettino le caratteristiche declamate nella descrizione e nelle immagini che appaiono sul web o sui cataloghi sfogliati presso le agenzie di viaggio o i tour operator cui ci si rivolge per godere di tutele e garanzie maggiori. Che fare allora quando la vacanza si trasforma in un vero e proprio incubo, accompagnata magari da coinquilini indesiderati come blatte e scarafaggi, naturalmente non citati tra i servizi messi a disposizione dei turisti? O ancora, come comportarsi quando l’igiene scarseggia e la struttura è decisamente fatiscente e obsoleta perché carente della necessaria manutenzione? Quando si verificano tali sgradite circostanze si ha diritto ad un risarcimento? Credo dunque che, di questi tempi, due righe di memorandum giuridico su tali questioni possano essere oltremodo utili …