mercoledì 26 novembre 2014

ASSICURAZIONI: I CLIENTI SONO DELL’AGENTE O DELLA COMPAGNIA?


Paolo D. mi ha scritto sottoponendomi proprio la domanda che segue: può un agente plurimandatario di una compagnia trasferire il proprio portafoglio clienti ad altra compagnia senza correre il pericolo di un contenzioso? Per coloro che hanno dimestichezza con la materia assicurativa è facile comprendere la portata dell’argomento e l’importanza della questione che ha sollevato e solleva ancora non pochi dibattiti. Tuttavia, è necessario, per i lettori che al contrario non conoscono il linguaggio delle assicurazioni, chiarire con parole semplici il senso del quesito. Accade spesso, di recente più che in passato, che un agente assicurativo, vale a dire il soggetto cui solitamente ci si rivolge quando sorge la necessità di stipulare un contratto assicurativo, una volta sciolto il rapporto che lo lega con la sua mandante, ovvero l’impresa di assicurazioni con la quale ha siglato il contratto di agenzia, tenti in tutti i modi di traghettare verso la nuova o le nuove compagnie assicurative, con cui ha intrapreso il rapporto di collaborazione, tutti i propri vecchi clienti offrendo loro condizioni più vantaggiose. Nessun agente, infatti, accetta di buon grado di perdere il complesso tessuto di relazioni che ha creato nel corso del tempo con fatica e impegno. Tale pratica, ahimè, è però decisamente pericolosa e considerata dalla più recente giurisprudenza anche illegittima perché … 

lunedì 24 novembre 2014

DANNATO PAVÉ! SE CADI PERCHÉ DISSESTATO IL COMUNE TI RISARCISCE


Qualche tempo fa, ad una nostra cliente è capitato di imbattersi in una brutta avventura. A causa della pavimentazione stradale dissestata, e in particolare dopo aver appoggiato il piede su un massetto di pavé apparentemente in ordine ma risultato poi traballante, è rovinosamente scivolata e caduta a terra. A seguito di tale evento la signora ha riportato lesioni sia alle gambe, sia al volto di un certo rilievo, particolarmente fastidiose anche in ragione dell’età, non più giovanissima e dunque con una capacità di recupero delle funzioni motorie assai più lenta rispetto ad un individuo di giovane età. Questo episodio, purtroppo, si aggiunge ad una lunga, anzi lunghissima, serie di accadimenti simili, tale per cui, ormai, nel corso degli anni si è consolidato un orientamento giurisprudenziale costante volto a sensibilizzare gli Enti locali alla corretta e periodica manutenzione del manto stradale, pena la condanna al risarcimento dei danni patiti dagli utenti della strada, specie quando tali circostanze risultano occulte anche ai più avveduti. In tal senso, la Corte di Cassazione ha recentemente confermato il principio per il quale spetta al Comune l’onere di adoperarsi affinché il manto stradale sia manutenuto in condizioni di sicurezza per i cittadini. Ma vediamo ora nel dettaglio i risvolti giuridici della questione… 

venerdì 21 novembre 2014

SICUREZZA ALIMENTARE: NUOVE ETICHETTE IN VISTA DI EXPO 2015


Il prossimo 13 dicembre entreranno in vigore nuove norme comunitarie che disciplineranno l’etichettatura dei prodotti agroalimentari. L’introduzione di queste regole porterà indubbi vantaggi al consumatore ma non attuerà ancora in pieno quell’obiettivo di sicurezza, giusto e doveroso, che a gran voce viene declamato tra le finalità di Expo 2015. Per tutti coloro che ancora non lo sapessero ricordo che tale manifestazione si pone come obiettivo primario quello di stimolare il dibattito sull’alimentazione e sul cibo e tra tutti gli argomenti che verranno affrontati spicca indubbiamente quello sulla sicurezza alimentare. Un tema che riguarda naturalmente tutti gli individui poiché è interesse di ognuno di noi consumare cibo sano e ben conservato avendo la possibilità di scegliere gli alimenti anche con riguardo ai loro valori nutrizionali, alla loro provenienza, produzione e distribuzione. In questi giorni, peraltro, il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha messo a disposizione, sul proprio sito, un questionario per esprimere pareri e fornire suggerimenti appunto con riguardo alle etichette alimentari. L’auspicio è che i risultati di tale pregevole iniziativa vengano poi effettivamente presi in considerazione per la formulazione della Legge di attuazione del Regolamento comunitario che a breve entrerà in vigore. In che modo, dunque, cambieranno le etichette?

lunedì 17 novembre 2014

MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA: MARITO ALLONTANATO ANCHE SE SUL PROFILO FACEBOOK DELLA MOGLIE SEMBRA ESSERE TUTTO TRANQUILLO


Traggo spunto da una recente sentenza della Corte di Cassazione penale, per affrontare ancora una volta il delicato argomento dei maltrattamenti in famiglia, già trattato di recente dalla dott.ssa Roberta Bonazzoli in relazione, tuttavia, a una questione processuale diversa. Purtroppo il tema è sempre attuale e spesso preponderante nelle notizie di cronaca nera. A onore del vero e spezzando una lancia in favore delle forze dell’ordine e dei giudici meneghini posso dire che nell’ipotesi di denunce di maltrattamenti fisici o psicologici, posti in essere all’interno della famiglia, e ancor più in presenza di minori, la reazione delle Autorità milanesi è quasi sempre tempestiva. Ciò, sia nell’applicazione di misure finalizzate alla protezione immediata delle persone maltrattate e, quindi, di per sé deboli, sia nella punizione del fatto-reato valutato con maggior gravità laddove perpetrato, appunto, all’interno del nucleo familiare. Per la nostra esperienza, quindi, specie nei casi in cui la denuncia sia accompagnata dall’intervento di un avvocato, occorre sottolineare che sia le forze dell’ordine che ricevono le denunce sia le Autorità preposte all’applicazione dei provvedimenti, assumono in genere un atteggiamento serio e veloce ma, soprattutto, teso a non sottostimare certe condotte a prescindere anche dalle apparenze di serenità che emergono ad esempio, da un profilo personale su Facebook. La decisione in questione è, dunque, un’utile occasione per esaminare quali siano i comportamenti puniti e in che modo il nostro ordinamento può intervenire a tutela dei familiari maltrattati…

venerdì 14 novembre 2014

FAVORISCA PATENTE E LIBRETTO! SE IL PROPRIETARIO È DIVERSO DAL CONDUCENTE SCATTA LA MULTA (FORSE)


Nel web impazza la notizia. Non c’è quotidiano giuridico e di informazione che non ne abbia parlato sia prima della data del 3 novembre sia successivamente per rimarcare le conseguenze, vale a dire le sanzioni, in caso di fermo da parte delle Autorità che scatteranno tuttavia a partire dal 4 dicembre prossimo. Il post di oggi è, pertanto, dedicato ai lettori che ci hanno chiamato o ci hanno scritto per chiederci chiarimenti sulla norma che stabilisce l’entrata in vigore dell’obbligo di effettuare tempestiva comunicazione alla Motorizzazione in caso di affidamento dell’auto ad un soggetto diverso da quello indicato appunto sul libretto. Si tratta in sintesi di una sorta di intestazione temporanea, annotata sul libretto, che dovrebbe avere il pregio di fornire certezza con riguardo al soggetto che pone in circolazione un veicolo vale a dire di identificazione del conducente, utile sia in caso di incidente stradale sia in caso di contravvenzione alle norme del codice della strada per punire l’effettivo contravventore. Senza pretesa di esaustività e, soprattutto, senza che ciò possa costituire un incentivo al raggiro della norma, che a mio avviso si ripropone uno scopo assai pregevole, cerchiamo di capire bene se l’obbligo è rivolto anche ai familiari e amici dell’intestatario e con quali modalità andrà esercitato.

lunedì 10 novembre 2014

PENSIONE DI REVERSIBILITÀ: MOGLIE ED EX AI FERRI CORTI? INTERVIENE IL GIUDICE


Una recentissima pronuncia della Suprema Corte mi offre lo spunto per approfondire un tema tanto delicato quanto gettonato, ossia la ripartizione della pensione di reversibilità tra coniuge ed ex coniuge, vale a dire tra coniuge (di solito moglie) superstite in base al più recente matrimonio ed ex coniuge poiché dichiarato tale da una sentenza di scioglimento del matrimonio (emessa in caso di matrimonio civile) o di cessazione degli effetti civili del matrimonio (emessa, invece, nel caso di matrimonio civile e religioso al contempo). Per farla breve può accadere che a seguito del decesso di un individuo, percettore di pensione di vecchiaia, moglie ed ex mogli si mettano a litigare con riguardo all’ammontare loro spettante della pensione di reversibilità. In particolare, la Corte afferma, uniformandosi in tal modo alla costante giurisprudenza di legittimità sul punto, che tale ripartizione debba essere effettuata sulla base della rispettiva durata del matrimonio, dunque dividendo sulla base di tale criterio, in percentuale, l’importo della pensione in parola. Ma per comprendere esattamente la portata della decisione in questione occorre innanzitutto capire cosa si intende per pensione di reversibilità e ciò che nel tempo ha stabilito la giurisprudenza in materia… 

giovedì 6 novembre 2014

MINORI VITTIME DI INCIDENTE STRADALE: PER L’INCARICO AL PROFESSIONISTA SERVE L’AUTORIZZAZIONE DEL GIUDICE TUTELARE


Qualche tempo fa mi sono occupata del caso di una sedicenne che, in qualità di pedone, era rimasta vittima di un brutto incidente stradale. I genitori, poco dopo il sinistro, si erano affidati ad un professionista (specialista in infortunistica stradale), non avvocato, per l’assistenza necessaria a ottenere il risarcimento di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti dalla ragazza gravemente lesa (investita da un’auto in corsa, condotta da un neo patentato, all’uscita da scuola). L’incarico di patrocinio era stato firmato dalla sola madre e conteneva condizioni piuttosto onerose a carico del patrocinato (minore e genitori) con riguardo al compenso spettante al professionista in questione, alle ipotesi di revoca e all’esonero da responsabilità in caso di errore. Nel corso del rapporto la madre della minore, nei rari momenti in cui non era costretta a occuparsi, insieme al consorte, della cura della minore, si era, peraltro, resa conto che la gestione della vertenza non la soddisfaceva. Si rivolgeva, dunque, alla sottoscritta per verificare che l’operato del professionista fosse corretto e che l’incarico conferito al medesimo, mediante contratto, fosse valido. Senza entrare nel merito dell’operato del professionista, la sottoscritta rilevava una macroscopica causa di invalidità con riguardo proprio all’accordo siglato dalla madre. L’incarico era, pertanto, annullabile perché … 

lunedì 3 novembre 2014

GINECOLOGA SBAGLIA: IL FETO È MALFORMATO MA NON SE NE ACCORGE E ALTERA L’ECOGRAFIA PER MASCHERARE L’ERRORE


Tra le notizie di cronaca di qualche giorno fa, ho letto del caso di una ginecologa vicentina che, nel tentativo di porre rimedio ad un errore professionale, ha alterato un esame diagnostico con l’intento di occultare le prove della propria imperizia. Il bimbo è nato, purtroppo, privo di una mano e di parte dell’avambraccio senza che i genitori ne fossero mai stati informati e, dunque, con un’invalidità grave che si riflette e si rifletterà in modo importante sul suo benessere psicofisico e quindi sulla sua salute e sulla sua vita futura. Si tratta in pratica di un chiaro esempio di lesione del diritto a una genitorialità cosciente e consapevole dovuta alla carenza di informazione per errore medico. Un caso un po’ diverso da quello che ho affrontato, personalmente, qualche tempo fa ma per certi versi affine. Credo, infatti, che ricorderete la vicenda della donna che dopo essersi rivolta al proprio medico curante per la prescrizione di un farmaco anticoncezionale concepì un bimbo poiché il medicinale in questione era in realtà un modulatore ormonale prescritto alle donne in prossimità di menopausa e, quindi, incapace di inibire il concepimento. In entrambi i casi è stato violato il diritto all’autodeterminazione. Vediamo, giuridicamente parlando, quali sono gli aspetti comuni alle due vicende e quali invece i diritti lesi nel caso vicentino…