sabato 30 novembre 2013

INFORMARE SEMPRE: SOPRATTUTTO SE LA STRUTTURA SANITARIA E’ CARENTE E UN BIMBO STA PER NASCERE



Un’amica mi raccontava che quando scopri di essere in attesa di un bimbo sai già che la vita che c’è dentro di te è l’unica cosa che conta e che conterà in futuro. Sai già che farai di tutto affinché nessuno e niente possa nuocergli o ancor peggio mettere in pericolo la sua esistenza. Insomma per la creatura che cresce ogni giorno dentro di te desideri le cose migliori e ti auspichi che anche il resto del mondo condivida questo sentimento e gli riservi pensieri gentili e azioni generose o, per lo meno, che gli dedichi il rispetto che merita come essere umano. Peraltro, aggiungeva che emozioni analoghe e medesime aspettative, contrariamente al pensiero di alcuni, le prova anche il papà; forse con modalità di espressione diverse ma resta comunque il fatto indubitabile che il senso di paternità si sviluppa di pari passo con quello di noi mamme. Ebbene, ciò che mi ha indotta a ricordare tale episodio è una recente sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna, da parte dei giudici di primo e secondo grado, del primario di un reparto di ostetricia unitamente alla struttura ospedaliera in cui prestava la propria attività. Vediamo insieme su quali presupposti.

mercoledì 27 novembre 2013

IL PROCESSO E’ TROPPO LUNGO? EQUO INDENNIZZO ANCHE SE PRESCRITTO



Traggo spunto da una questione strettamente giuridica, sottoposta alla mia attenzione da un nostro lettore, per svolgere alcune brevi considerazioni in materia di prescrizione e decadenza dall’azione giudiziale per ottenere l’equo indennizzo per i danni subiti a causa dell’irragionevole durata del processo, tratte dall’esame dell’art. 4 della Legge del 24 marzo 2001, n. 89, più nota come legge Pinto. Un testo decisamente “tecnico” ma preludio utile a evidenziare nei prossimi post le criticità della legge sotto il profilo degli insufficienti fondi messi a disposizione dal Governo e che rendono pressoché vane le eventuali richieste promosse dal cittadino nei confronti dello Stato...

lunedì 25 novembre 2013

E SE L'ERRORE LO COMMETTE LA PROF?



Sono sempre stata molto vicina alle vicende degli studenti-adolescenti, per simpatia per affetto, forse perché il pensiero corre ad uno dei momenti più belli della vita, periodo in cui gli individui che hanno la fortuna di vivere quest’esperienza, maturano le emozioni più forti, i sentimenti più veri, di amore o di odio che siano. E’, tuttavia, anche il periodo dell’esistenza in cui si è più vulnerabili. L’incontro-scontro con il mondo adulto, la lotta interiore quotidiana tra la sfida e il rispetto di un ruolo, quello dell’insegnante, anch’esso persona, che rappresenta in uno la guida e l’aspettativa di ricevere conoscenza, risposte, comprensione e disponibilità all’ascolto. Di recente mi è successo di raccogliere un racconto, quello di una madre che mi chiedeva consiglio sull’opportunità di denunciare una docente, forse più per dare un segnale di accoglienza del disagio vissuto dalla propria figlia, appunto studentessa di seconda liceo, che per volontà di perseguire una condotta illegittima...

venerdì 22 novembre 2013

BUONGIORNO AVVOCATO! MIA MOGLIE VUOLE IL DIVORZIO MA IO…



Buongiorno avvocato! Mia moglie vuole il divorzio ma io non glielo concederò mai e per questo ho bisogno della sua assistenza. Per di più dopo la separazione, avvenuta circa dieci anni fa quando nostro figlio aveva appena due anni, abbiamo vissuto insieme sotto lo stesso tetto e dormendo persino nello stesso letto”. E’ così che ha esordito un uomo, che si è rivolto a me qualche giorno fa, disperato e allo stesso tempo arrabbiato, aggiungendo “non ho fatto mancare nulla né a lei né a nostro figlio e pensavo che il mio errore, dopo tanto tempo, fosse ormai una questione superata. Insomma, voglio bene a mia moglie, anche se tra noi non ci sono particolari slanci affettivi e non voglio vivere lontano da mio figlio. In questi anni ho voluto credere che la separazione, davanti al giudice, fosse solo un brutto sogno. La prego mi aiuti”. Potrei andare avanti nel racconto, sofferto e sincero, ma ciò che mi preme ora è chiarire, da tecnico, quali siano le indicazioni corrette da fornire a tutti coloro che in qualche modo si sentono vicini alla storia, ai sentimenti e alle richieste del signor D...

mercoledì 20 novembre 2013

VIAGGI “ALL INCLUSIVE”: TUTTO COMPRESO, ANCHE IL RISARCIMENTO



Quando si decide di regalarsi un po’ di relax, la tendenza è quella di acquistare pacchetti turistici “tutto compreso”, proprio per non avere difficoltà nell’organizzazione dell’intera vacanza e impazzire dietro ai numerosi dettagli. Ritengo, dunque, utile aiutare i nostri lettori a districarsi nel mondo delle agenzie di viaggio e soprattutto tracciare una breve panoramica sui contratti di vendita di pacchetti turistici, evidenziando le recenti novità intervenute in tema di eventuale inadempimento dell’obbligazione che assume il tour operator e quindi di risarcimento dei danni a carico di quest’ultimo. Ma cosa si intende quando si parla di pacchetto turistico?

lunedì 18 novembre 2013

L’ASSASSINO FINISCE IN CARCERE MA SE NON HA SOLDI IL RISARCIMENTO LO PAGA LO STATO ITALIANO



La notizia della condanna a trent’anni di reclusione per Lucio Niero, piccolo imprenditore, sposato con moglie e figli, ritenuto colpevole dell’omicidio della ventiduenne Jennifer Zacconi con cui aveva avuto una breve relazione dalla quale era seguito il concepimento di un bimbo, sepolta in una buca quando era ancora viva e al nono mese di gravidanza, ha fatto un certo clamore sia per l’efferatezza dell’assassinio sia per la statuizione relativa al risarcimento contenuta nella sentenza dei giudici romani. Il Tribunale capitolino ha, infatti, stabilito che il risarcimento del danno, pari a ottantamila euro, dovuto ad Anna Maria Giannone, madre della vittima, dovrà essere versato da Palazzo Chigi in virtù dell’inadempimento dello Stato italiano a quanto stabilito nella direttiva europea 2004/80/CE la quale prevede l’obbligo per lo Stato italiano di approntare un sistema di indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti qualora il colpevole non sia in grado di risarcire il danno. E’ interessante capire nel dettaglio cosa prevede questa direttiva…

venerdì 15 novembre 2013

FIGLI CONTESI: ANCHE SE L'HA DECISO IL GIUDICE NON TE LI FACCIO NE' SENTIRE NE' VEDERE

Kramer contro Kramer (1979)

Mi capita piuttosto di frequente di rappresentare papà separati che lamentano la violazione del diritto dei propri figli a godere pienamente della presenza del genitore che non coabita stabilmente con loro. Mi raccontano, che la violazione si manifesta il più delle volte attraverso una condotta finalizzata ad impedire che i piccoli li frequentino regolarmente o che li sentano telefonicamente con assiduità e, ancora, rendendo loro difficile, se non impossibile, la partecipazione alla vita scolastica e alle attività ludiche e sportive dei bambini. Le modalità sono le più svariate: c’è chi decide arbitrariamente di trasferirsi in altra città inventandosi le storie più fantasiose per tentare di dare ragionevolezza alla propria scelta; chi invece…

mercoledì 13 novembre 2013

EQUITALIA E LE IPOTECHE SULLA PRIMA CASA: TUTELE “APPARENTI”



Nell’articolo pubblicato lo scorso 21 ottobre, abbiamo analizzato le novità principali introdotte dal “Decreto del fare” in tema di impignorabilità della prima casa da parte di Equitalia, soffermandoci nell’evidenziare le “apparenti” tutele previste dallo stesso in favore del contribuente. Ci eravamo lasciati promettendoci di tornare sullo spinoso argomento, illustrando le conseguenze delle ipoteche iscritte dall’Agente della riscossione sulle prime case prima del suddetto decreto. Ora, prima di entrare nel merito, ritengo doveroso fornire ai lettori alcune nozioni su che cos’è l’ipoteca?

lunedì 11 novembre 2013

TARGHE STRANIERE: FURBETTI IN CIRCOLAZIONE




La circolazione di auto straniere in Italia è in forte aumento e il fenomeno non è solo da imputare a motivi turistici o di lavoro. Per “alcuni”, come evidenziato di recente da diversi mass-media, circolare con l’auto immatricolata all’estero, specie se di grossa cilindrata, si è rivelato un vero e proprio business: l’art 132 del nostro codice della strada dispone, infatti, che “gli autoveicoli, i motoveicoli e i rimorchi immatricolati in uno Stato estero (…) sono ammessi a circolare in Italia per la durata massima di un anno, in base al certificato di immatricolazione dello Stato di origine”. Accade dunque, ormai piuttosto di frequente, che la circolazione con veicoli che abbiano tale caratteristica diventi una sorta di lasciapassare esentasse (in molti paesi europei il bollo non si paga), con licenza di violare il nostro codice stradale e conseguente esonero da contravvenzioni a causa della mancanza di abilitazione dei nostri sistemi di rilevazione (tutor, autovelox e telecamere) alla lettura e identificazione di tali targhe. Peraltro, la sanzione alla violazione del limite di un anno è quasi banale e, quindi, non funge certo da deterrente. Ma non è questo su cui voglio soffermarmi, almeno non oggi. Cosa accade se si viene coinvolti in un incidente della strada, con danni alle cose e alle persone, a causa di veicoli con targa straniera? E, soprattutto, le difficoltà che incontra il sistema a intercettare e neutralizzare questi soggetti sono le stesse che si presentano nella procedura per ottenere il risarcimento del danno patito?

mercoledì 6 novembre 2013

INFORTUNIO A SCUOLA: SENTENZE A CONFRONTO, NESSUNA NOVITA’



Non è raro registrare casi in cui l’alunno subisca un infortunio all’interno dell’edificio scolastico o durante l’orario delle lezioni o della ricreazione. Quando ciò accade il diritto al risarcimento si fonda su un ormai consolidato principio di diritto secondo cui nell’ipotesi di danno cagionato dall’alunno a sé medesimo (autolesionismo), l’accoglimento della domanda di iscrizione, con la conseguente ammissione dell’allievo a scuola, determina l’instaurazione di un vincolo negoziale dal quale sorge a carico della medesima l’obbligazione di vigilare sulla sicurezza e l’incolumità dell’allievo per il tempo in cui questi fruisce della prestazione scolastica, in tutte le sue espressioni. Ma cosa accade se l’infortunio dell’alunno avviene prima che lo stesso faccia materialmente ingresso nell’edificio scolastico, per esempio in un cortile o piazzale, adiacente e pertinenziale, o ancora sui gradini della scuola?

lunedì 4 novembre 2013

LA RABBIA NELLA PANCIA: STORIE DI ORDINARIO FALLIMENTO

Luigi Alfieri, 2011

Quello di oggi, cari lettori, è uno sfogo. Uno di quelli cosiddetti “di pancia”, rabbiosi, istintivi, conseguenza della quotidiana pressione cui noi avvocati siamo sottoposti nello svolgimento della funzione di “problem solver”. Dopo una notte insonne ho deciso di rendervi partecipi di questo sentimento. D’altro canto anche noi “legali” siamo esseri umani, persone che vivono e inevitabilmente entrano in empatia con i soggetti che tutelano. Oggi mi trovo nella condizione di assistere all’inesorabile declino di aziende, piccole e medie, che ho aiutato a nascere, a crescere, a svilupparsi sul territorio nazionale e, qualcuna, anche oltre. Ebbene, mettiamoci la congiuntura sfavorevole che ahimè, dati alla mano, ha ridotto drasticamente i consumi, mettiamoci la depressione psico-fisica degli imprenditori (quella che poi induce a gesti estremi che talvolta leggiamo sui giornali), dettata dalla difficoltà di veder morire le proprie creature e dal fatto di dover assumere scelte drastiche per i lavoratori, che qualche imprenditore illuminato considera quasi come componenti di una famiglia allargata, e poi mettiamoci la mazzata finale, ovvero la condotta degli istituti di credito. Quelli cui ci si rivolge per una boccata di ossigeno e che invece, ad un tasso agevolato, ti erogano dell’insana anidride carbonica che, nella migliore delle ipotesi, ti intossica e, nella peggiore, ti uccide...