Una giovane amministratrice di condominio, mi ha fatto partecipe di una questione piuttosto spinosa che sta interessando gli edifici condominiali milanesi ubicati nella zona expo e in quelle limitrofe. Mi ha contattato giovedì 11 settembre e mi ha informata di essere stata invitata, per così dire, a un incontro, che si è svolto nella mattinata di ieri, unitamente ad altri amministratori, con l’assessore ai lavori pubblici e arredo urbano, Maria Carmela Rozza, per discutere della delicata questione della manutenzione delle facciate interessate da scritte e disegni che ledono l’immagine e il decoro della città, in vista del prossimo evento internazionale e, soprattutto, in vista dell’entrata in vigore del “Nuovo regolamento edilizio” del Comune di Milano. Alcune delle disposizioni contenute nella normativa comunale prevedono, infatti, l’obbligo, ingiusto e ingiustificato, a carico dei partecipanti al condominio, di provvedere a proprie spese alla ripulitura dei muri imbrattati, da ignoti “writer”, con graffiti ingiuriosi e indecorosi. Insomma, la giovane amica, giustamente ancorata al concreto, mi evidenziava come i condòmini fossero decisamente infuriati, considerato che, di questi tempi, non si riesce a metter mano al portafogli neppure per spese necessarie e urgenti. Per farla breve, la questione mi è entrata dentro e ha cominciato a divorarmi. Vorrei, dunque, condividere con voi, giuridicamente parlando s’intende, i motivi che mi inducono a esprimere il mio disappunto …