"Abbey Road" The Beatles (1969) |
Di recente mi sono occupata del caso di un giovane studente universitario che aveva riportato, in qualità di pedone, importanti lesioni a seguito di un investimento da parte del conducente di un’autovettura. Appare opportuno evidenziare le circostanze del sinistro: il ragazzo attraversava al buio, su strada scarsamente illuminata, con pioggia in corso, indossava abiti scuri e, pur non avendo passaggi pedonali nelle vicinanze, aveva a disposizione un sottopasso a meno di trenta metri dal luogo dell’investimento. Come se ciò non bastasse aveva impegnato la carreggiata sbucando tra una macchina e l’altra in sosta e correndo per non perdere il bus che stava sopraggiungendo dal lato opposto. Il ragazzo si era rivolto a me per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali che seguirono a tale evento. A prima vista sarebbe sembrato un caso di difficile tutela. Chiunque direbbe, infatti, considerate le circostanze, che il giovane ha posto in essere una condotta pericolosa e imprudente violando per di più un’importante norma del codice della strada. Non è proprio così, vediamo perché...