lunedì 29 febbraio 2016

SCUOLA: SCHIAFFEGGIARE L’ALUNNO È MALTRATTAMENTO, NON ABUSO DI MEZZI DI CORREZIONE


Se la questione è finita nuovamente nelle aule di Tribunale, al vaglio dei giudici, è perché purtroppo si è drammaticamente ripetuta e ha coinvolto soggetti indifesi che avrebbero dovuto, invece, essere protetti. L’ambiente scolastico, infatti, al pari di quello familiare, dovrebbe garantire lo sviluppo psico-fisico equilibrato dei bambini e dei giovani che ne fanno parte. Al di là, quindi, dello sgomento che si prova di fronte all’apprendimento del verificarsi di certi eventi, ciò che mi pare interessante segnalare, è l’approccio autorevole della magistratura di legittimità che ha stabilito, in sintesi, che gli schiaffi del docente non vanno inquadrati nel reato di abuso dei mezzi di correzione ma in quello diverso, e più severamente punito, dei maltrattamenti. La questione non è di poco conto poiché, a differenza di quanto avevano ritenuto i giudici del merito, la Suprema Corte ha non solo stabilito tale principio ma ha colto l’occasione per precisare che i due reati sono nettamente distinti tra loro. Ma vediamo nel dettaglio…