lunedì 16 giugno 2014

L’ASSICURAZIONE CHE RITARDA A RISARCIRE, PAGA OLTRE IL MASSIMALE



Leggendo qua e là mi sono imbattuta nella notizia della recente pubblicazione (9 giugno 2014), da parte della Corte di Cassazione, dell’ennesima sentenza che ha confermato la condanna di una compagnia di assicurazione per aver colposamente ritardato il risarcimento nei confronti del danneggiato, gravemente leso, pur avendo a disposizione elementi tali da giustificarne l’immediata corresponsione. Premetto che non ho ancora avuto modo di esaminare con attenzione il contenuto della pronuncia e, quindi, mi riservo di tornare sull’argomento, l’annuncio è comunque un’opportunità per sottolineare che la cattiva e negligente gestione dell’iter risarcitorio, conseguente ad un sinistro stradale, che pregiudica o rende difficoltosa l’acquisizione del risarcimento, nella sfera del danneggiato e dei propri familiari, comporta per l’impresa di assicurazione un esborso maggiore per responsabilità aggravata anche oltre il massimale indicato nel contratto assicurativo obbligatoriamente stipulato per la responsabilità civile auto e ciò sia nei riguardi di chi ha subito i danni (mala gestio impropria) sia nei riguardi dell’assicurato danneggiante (mala gestio propria) per quanto quest’ultimo avrebbe potuto versare, oltre al massimale, se l’impresa assicuratrice avesse agito diligentemente. Cosa significa e cosa comporta l’enunciazione di tale principio? Vediamolo insieme …