Nella mia esperienza di amministratore, non posso negarlo, ci sono
anche aspetti spiacevoli e, tra questi, il meno simpatico è indubbiamente quello
di fronteggiare situazioni di morosità condominiale anche gravi che mi
obbligano ad agire in via legale contro i singoli proprietari per il recupero
dei ratei di spesa scaduti. Vale la pena, infatti, sottolineare che non sempre
il mancato adempimento da parte di un condomino ai propri obblighi è imputabile
a cattiva volontà o menefreghismo ma, al contrario, è sempre più spesso il
sintomo tangibile di serie difficoltà economiche che attualmente stanno
interessando un gran numero di famiglie italiane le quali, purtroppo, non ce la
fanno più a far tornare i conti di casa. Di fronte a tali particolari situazioni
non è raro allora che l’amministratore si trovi in serio imbarazzo morale perché
da un lato, come professionista, deve tutelare al meglio gli interessi del suo
mandante, ovvero il condominio, recuperando anche in via forzosa quanto dovuto
dal proprietario inadempiente e, dall’altro, comprende il peso del suo agire
nei confronti di chi non ce la fa a tirare avanti. L’obiettivo di questo post è
appunto quello di fornire informazioni e indicazioni utili sulle procedure di
recupero delle spese condominiali non pagate senza, tuttavia, tralasciare
l’aspetto umano della vicenda facendo così in modo che tutto non si riduca
all’attenzione per il vile denaro.