Dopo l’uscita da scuola,
la ricreazione rappresenta sicuramente il momento più atteso dagli studenti di
tutti gli istituti scolastici, di qualunque grado e di ogni tempo. Quei dieci
minuti sottratti ad un’ora di lezione rappresentano, infatti, un momento non
solo per rilassare le menti e recuperare la concentrazione, ma anche per
socializzare, fare merenda, andare ai servizi. Ma, proprio perché atteso, il
momento della ricreazione viene spesso utilizzato, da insegnanti e dirigenti
scolastici soprattutto delle scuole secondarie, come uno strumento per
sanzionare comportamenti giudicati troppo indisciplinati di alunni o di intere
classi, arrivando addirittura a negarlo. Tuttavia, la circostanza che tale
forma di sanzione disciplinare venga adottata normalmente e anche con una certa
naturalezza, non significa però che essa sia sempre legittima e non debba
tenere conto dei diritti degli
studenti. Vediamo in che modo…