“Buongiorno avvocato! Mia moglie vuole il divorzio ma io non glielo concederò mai e per questo ho bisogno della sua assistenza. Per di più dopo la separazione, avvenuta circa dieci anni fa quando nostro figlio aveva appena due anni, abbiamo vissuto insieme sotto lo stesso tetto e dormendo persino nello stesso letto”. E’ così che ha esordito un uomo, che si è rivolto a me qualche giorno fa, disperato e allo stesso tempo arrabbiato, aggiungendo “non ho fatto mancare nulla né a lei né a nostro figlio e pensavo che il mio errore, dopo tanto tempo, fosse ormai una questione superata. Insomma, voglio bene a mia moglie, anche se tra noi non ci sono particolari slanci affettivi e non voglio vivere lontano da mio figlio. In questi anni ho voluto credere che la separazione, davanti al giudice, fosse solo un brutto sogno. La prego mi aiuti”. Potrei andare avanti nel racconto, sofferto e sincero, ma ciò che mi preme ora è chiarire, da tecnico, quali siano le indicazioni corrette da fornire a tutti coloro che in qualche modo si sentono vicini alla storia, ai sentimenti e alle richieste del signor D...