Qualche tempo fa un caro amico mi raccontava che il portiere
dello stabile in cui vive pone in essere nei suoi riguardi condotte
irrispettose e denigratorie. Mi diceva che, dopo aver più volte trovato
sguarnita la guardiola per periodi di tempo molto lunghi, si era permesso di
richiamare lo stesso ad un comportamento aderente alle mansioni per le quali
era stato assunto invitandolo ad una maggiore attenzione nelle pulizie dello
stabile e ad una presenza costante all’ingresso dell’edificio in considerazione
della sua funzione appunto di custode. Mi precisava inoltre di aver effettuato
delle piccole indagini e di aver scoperto che, durante le prolungate assenze
dalla portineria, il furbetto si occupava delle pulizie di alcuni appartamenti
e di altre piccole incombenze quali, ad esempio, il pagamento di bollette
presso il vicino ufficio postale e piccole spese per taluni condomini di cui
godeva simpatia e fiducia. In risposta ai legittimi richiami effettuati da uno
dei suoi datori di lavoro, il signore in questione, anziché scusarsi e
rassicurare il suo interlocutore aveva, per giunta, proferito parole ingiuriose
ed offensive evidenziando che godeva della stima di molti altri proprietari e
che non sarebbe mai riuscito a licenziarlo. E voi, cari lettori, vi siete mai
trovati in questa sgradevole situazione? È proprio vero che il custode che
assume questo atteggiamento possa farla franca? Vediamolo insieme …