Luigi, un carissimo amico, mi ha chiamata imbufalito. Nel mese di novembre dell’anno appena passato ha subito un bel tamponamento riportando danni alla carrozzeria della propria autovettura, una fiammante Ford Focus berlina acquistata circa un anno prima, quantificati dal riparatore in oltre euro 2.000,00. Oltre a ciò la messa in pristino della vettura ha comportato, senza considerare il fine settimana ricompreso nel parcheggio forzato, oltre tre giornate di mancato utilizzo del veicolo, pari a 28 ore di manodopera (28 ore di manodopera diviso 8 ore giornaliere lavorative = tre giorni + 4 ore di lavoro) esposte nel documento fiscale che attesta le riparazioni eseguite, senza, fortunatamente, subire attese per il reperimento dei pezzi di ricambio necessari per le sostituzioni. Luigi, mi racconta inoltre che, per raggiungere l’azienda in cui lavora situata in un piccolo paese della provincia di Milano, è stato costretto a noleggiare un’auto, nella specie una Toyota Yaris, poiché gli orari dei mezzi pubblici non coincidevano con quelli di ingresso al lavoro, sostenendo un esborso economico pari a euro 350,00, I.V.A. compresa, per cinque giorni di noleggio. Dopo aver denunciato il sinistro alla propria compagnia, che ha gestito la pratica risarcitoria in regime C.A.R.D. (Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto), qualche giorno fa ha ricevuto un assegno il cui ammontare è pari all’importo esposto in fattura. Luigi mi chiede…