mercoledì 26 settembre 2018

ASSEGNO DI MANTENIMENTO: AI FIGLI SEMPRE DOVUTO, ANCHE SE NON IN STATO DI BISOGNO


Sono numerosi i casi in cui il genitore obbligato dalla sentenza di separazione o di divorzio a versare all’ex coniuge l'assegno di mantenimento per i figli si sottragga a tale dovere o lo compia solo in parte o, ancora, in ritardo. Le ragioni del mancato pagamento possono essere svariate e non sempre c’è alla base una vera e propria negligenza del genitore inadempiente (ad esempio la perdita di lavoro o più in generale un mutamento della situazione personale e patrimoniale). Tuttavia, occorre tenere presente che, in taluni casi, il genitore inadempiente può andare incontro a conseguenze rilevanti sotto il profilo penale. A tal proposito è bene precisare che il mancato mantenimento del figlio minore è punibile anche se lo stesso non versa in stato di bisogno! E il non corrispondere l’assegno è reato anche per il nuovo articolo 570-bis del codice penale. Cerchiamo di capire meglio …

lunedì 3 settembre 2018

STUPRO: C’È, ANCHE SE LA VITTIMA SI ERA VOLONTARIAMENTE UBRIACATA


Qualche settimana fa, ancora la notizia di uno stupro in danno di una donna, una manager francese di circa trentatre anni, turista in Italia a Capri, che ha riferito alle autorità di essere stata violentata dopo essere stata drogata, a sua insaputa, da un coetaneo americano, anch’esso turista. Pochi giorni dopo, un’altra denuncia per violenza sessuale su una quindicenne da parte di un ventiduenne, straniero, che aveva chiesto asilo nel nostro paese. Anche in questo caso la vittima non è stata in grado di reagire a causa dell’abuso di sostanze alcoliche. Notizie analoghe si susseguono e riportano alla mente l’ultima eclatante sentenza della Suprema Corte che tanto scalpore e clamore mediatico ha destato. Una decisione che ha scatenato polemiche e critiche e che è stata tacciata di non essere sufficientemente tutelante nei riguardi delle vittime, anacronistica e addirittura sprezzante dell’evoluzione giurisprudenziale e legislativa relativa al tema dello stupro. Raramente, a mio avviso, e non solo mio fortunatamente, critiche a una decisione sono state tanto ingiustificate e gratuite. Mi permetto, quindi, nonostante sia passata qualche settimana, di tornare sull’argomento. Se non altro per le drammatiche notizie che continuano a ripetersi…

giovedì 21 giugno 2018

SALUTE: L’INVIOLABILE DIRITTO DI MORIRE



Il 6 aprile scorso il dottor Giovanni Spinnato, medico primario, è stato condannato a un mese di reclusione per violenza privata dal giudice monocratico del Tribunale di Termini Imerese, per aver praticato un trattamento sanitario contro l’espressa volontà di una paziente. Il deposito delle motivazioni della recente sentenza, che aveva anche disposto una provvisionale risarcitoria di diecimila euro, oltre al rimborso delle spese di lite pari a cinquemila euro, ha riportato il caso all’attenzione della cronaca giudiziaria e riaperto il dibattito sulla questione del diritto all’autodeterminazione dell’individuo. Diritto, garantito dal nostro ordinamento giuridico e da principi sovranazionali e che consiste nella facoltà di ognuno di rifiutare la prestazione sanitaria, sia essa diagnostica, terapeutica e salva vita o di revocare il consenso già prestato. Ma come si concilia questo inviolabile diritto con il dovere del medico di salvare la vita di un ammalato quando questa è in pericolo? Una riflessione pare doverosa…

mercoledì 11 aprile 2018

SEPARAZIONE: SE L’EX PERCEPISCE IL TFR?



Ecco quanto ci scrive Laura: “Ventisei anni di matrimonio dedicati alla famiglia, ho 58 anni, appena sposata ho rinunciato alla mia attività lavorativa di impiegata per dedicarmi a casa e figli, forse un giorno avrò diritto alla pensione sociale e da separata il mio “ex” mi passa un mantenimento di 500 euro mensili. Ho diritto ad avere una quota della sua liquidazione di fine rapporto lavorativo, da lui percepita mentre ci stavamo separando?” I temi sono dunque i seguenti: Cosa accade se uno dei due coniugi percepisce il TFR durante il periodo di separazione? Il, non ancora, ex coniuge ha diritto ad una parte di tale somma? I quesiti sono interessanti e piuttosto frequenti. Vediamo di dare risposta …

lunedì 19 febbraio 2018

BANCA: CONTO CORRENTE COINTESTATO, PRASSI DIFFUSA E DUBBI DA CHIARIRE



Solitamente ogni conto corrente ha un solo intestatario il quale ha la disponibilità dell’intera somma depositata dall’apertura del conto stesso alla sua estinzione. Tuttavia, una pratica assai comune è quella di avere un conto corrente cointestato, che può essere a firma congiunta (per ogni operazione è necessaria la firma di tutti i cointestatari) oppure disgiunta (ogni titolare può disporre liberamente delle somme depositate). Svariati i motivi della scelta: il marito con la moglie per garantire i necessari e frequenti prelievi per tutto quello che riguarda le spese domestiche, allo stesso modo l’anziano, ormai non più autosufficiente, con una badante convivente, oppure la zia con il nipote per anticipare un lascito successorio. Al di là delle ragioni e della comodità di gestione, la cointestazione dà però luogo a qualche dubbio. Si tratta solo di un atto formale oppure può essere considerata una donazione a tutti gli effetti? Sul tema, di recente, si è espressa la Corte di Cassazione chiarendo con maggior precisione quali siano i confini, gli effetti legali e le conseguenze di questa scelta. Guardiamo quali…

mercoledì 14 febbraio 2018

CONDOMINIO: SE IL CUSTODE FA IL FURBETTO SCATTA IL LICENZIAMENTO!



Qualche tempo fa un caro amico mi raccontava che il portiere dello stabile in cui vive pone in essere nei suoi riguardi condotte irrispettose e denigratorie. Mi diceva che, dopo aver più volte trovato sguarnita la guardiola per periodi di tempo molto lunghi, si era permesso di richiamare lo stesso ad un comportamento aderente alle mansioni per le quali era stato assunto invitandolo ad una maggiore attenzione nelle pulizie dello stabile e ad una presenza costante all’ingresso dell’edificio in considerazione della sua funzione appunto di custode. Mi precisava inoltre di aver effettuato delle piccole indagini e di aver scoperto che, durante le prolungate assenze dalla portineria, il furbetto si occupava delle pulizie di alcuni appartamenti e di altre piccole incombenze quali, ad esempio, il pagamento di bollette presso il vicino ufficio postale e piccole spese per taluni condomini di cui godeva simpatia e fiducia. In risposta ai legittimi richiami effettuati da uno dei suoi datori di lavoro, il signore in questione, anziché scusarsi e rassicurare il suo interlocutore aveva, per giunta, proferito parole ingiuriose ed offensive evidenziando che godeva della stima di molti altri proprietari e che non sarebbe mai riuscito a licenziarlo. E voi, cari lettori, vi siete mai trovati in questa sgradevole situazione? È proprio vero che il custode che assume questo atteggiamento possa farla franca? Vediamolo insieme …

lunedì 12 febbraio 2018

RESPONSABILITÀ SANITARIA: A NON ASSICURARSI BENE SI RISCHIA DI PAGARE DI TASCA PROPRIA



Medici e operatori sanitari sono in grado di comprendere a fondo e circoscrivere i rischi connessi alla propria attività lavorativa? Sottovalutare questo aspetto comporta la concreta possibilità di non essere garantiti in caso di errore. 

venerdì 9 febbraio 2018

RESPONSABILITÀ SANITARIA: UN INCONTRO TRA ASPETTI ASSICURATIVI E LA LEGGE GELLI BIANCO


Dal racconto di un caso pratico, vissuto concretamente in aula, vi propongo qualche spunto di riflessione sull'importanza di garantirsi compiutamente contro il rischio di errori professionali. Vi aspetto numerosi!!!

mercoledì 31 gennaio 2018

MARIJUANA: FAI DA TE? ANCHE NO!


Qualche mese fa avevamo già parlato di come il nostro Paese si sia aperto alla coltivazione dalla canapa a scopo industriale, specialmente per quanto riguarda il suo impiego nel ramo tessile, e come una più ampia proposta di legge sulla depenalizzazione della coltivazione e l’uso ricreativo di questa sostanza sia in fase di discussione al Senato. Che fine ha fatto questa legge? È reato coltivare in casa alcune piantine di marijuana? Vediamo cosa è previsto ad oggi…

venerdì 26 gennaio 2018

LAVORO: LICENZIAMENTO VIA WHATSAPP, IL DIRITTO ALLA PROVA DIGITALE


Quante volte ci siamo detti che il diritto è obsoleto, non tiene conto dell’evolversi della società e soprattutto dei nuovi mezzi tecnologici? Eppure, ogni volta che viene apportata una novità, in relazione ai mutati costumi sociali, questa suscita un certo scalpore. Così è stato per una serie di sentenze che hanno aperto la strada alla legittimità del licenziamento intimato via sms. Tema quanto mai attuale ma che genera un insieme di interrogativi e problematiche. Non dimentichiamo che i contenuti che entrano in rete sono, ahimè, esposti a diversi rischi, quali furto, alterazione e addirittura manipolazione. Ciò nonostante i giudici di alcuni Tribunali, a più riprese, hanno uniformemente attribuito valore giuridico al licenziamento effettuato tramite chat o altri media digitali. Vediamo perché …

lunedì 22 gennaio 2018

TESTAMENTO BIOLOGICO: ISTRUZIONI PER L’USO


Nella seduta del 14 dicembre 2017 è stato approvato dal Senato, in via definitiva e senza modifiche, il testo sulle Norme in materia di consenso informato e di Disposizioni Anticipate di Trattamento, mediante il quale è stato affrontato, per la prima volta dopo un’estenuante attesa, il tema del fine-vita, a tutela non solo del diritto alla vita e alla salute ma anche alla dignità e all’autodeterminazione dell’individuo. Ho quindi ritenuto utile chiarire come intendere e come sono intesi nel testo di legge, alcuni importanti e imprescindibili concetti quali consenso informato, terapia del dolore e disposizioni anticipate di trattamento. Entriamo nel merito…