Telefoni, fissi o mobili che siano, sono diventati un
accessorio indispensabile nella vita di tutti noi. Qualcuno ne è diventato
schiavo, altri hanno sviluppato una vera e propria dipendenza patologica dallo
squillo o dal messaggino e altri ancora lo utilizzano come strumento di lavoro.
In ogni caso non è possibile immaginare la propria esistenza senza questo meraviglioso
e al contempo dannato apparecchietto. Per non parlare del fatto che quelli
portatili sono ormai diventati la modalità più usata per essere connessi con il
mondo. A trarne giovamento, naturalmente, sono i gestori telefonici che fanno a
gara per offrire ai propri clienti, privati professionisti o aziende, il
prodotto più competitivo. Una vera e propria giungla di offerte in cui è
difficile districarsi, scegliere e, soprattutto, affidarsi. Eh sì, perché il
settore della telefonia è in assoluto quello che riserva le più grosse
sorprese, spesso decisamente sgradevoli. La normativa che regola il mercato
delle telecomunicazioni per la verità sembra agevolare e tutelare i consumatori
sia nel trasloco da un’impresa all’altra sia nell’ipotesi di disservizi. In
realtà, nonostante l’apparenza di una legislazione garantista, le controversie
in materia sono davvero numerose. Insomma, per farla breve non passa giorno che
non ci sia qualcuno che mi contatti fuori di sé per lamentare che a distanza di
settimane, dopo aver cambiato gestore, è ancora in attesa che gli venga rimessa
a disposizione la linea o che i servizi promessi erano una sonora bufala e via
dicendo. Subito dopo la lamentela, mi viene posta la solita domanda: “avvocato posso fargliela pagare,
possibilmente cara”? Direi di sì …