Sono sempre stata molto vicina alle vicende degli studenti-adolescenti, per simpatia per affetto, forse perché il pensiero corre ad uno dei momenti più belli della vita, periodo in cui gli individui che hanno la fortuna di vivere quest’esperienza, maturano le emozioni più forti, i sentimenti più veri, di amore o di odio che siano. E’, tuttavia, anche il periodo dell’esistenza in cui si è più vulnerabili. L’incontro-scontro con il mondo adulto, la lotta interiore quotidiana tra la sfida e il rispetto di un ruolo, quello dell’insegnante, anch’esso persona, che rappresenta in uno la guida e l’aspettativa di ricevere conoscenza, risposte, comprensione e disponibilità all’ascolto. Di recente mi è successo di raccogliere un racconto, quello di una madre che mi chiedeva consiglio sull’opportunità di denunciare una docente, forse più per dare un segnale di accoglienza del disagio vissuto dalla propria figlia, appunto studentessa di seconda liceo, che per volontà di perseguire una condotta illegittima...