Qualche settimana fa, guardando il notiziario in televisione, ho sentito parlare per la prima volta del baratto amministrativo. Si trattava dell’iniziativa lodevole adottata da un piccolo Comune del novarese che, per far fronte alla difficoltà dei propri cittadini a pagare i tributi locali, li impiegava in lavori socialmente utili per la comunità locale, in cambio del pagamento di quelle tasse, che questi non erano in grado di onorare. Incuriosita dalla notizia, ho deciso di capire meglio cosa fosse questo baratto amministrativo, come funzionasse e quali fossero realmente i benefici per i cittadini, che, utilizzati in lavori di manutenzione e pulizia di beni pubblici, mi sembravano esposti quasi ad una gogna, ad un pubblico riconoscimento della loro condizione di debitore, con il rischio di una scarsa risposta all’iniziativa comunale. Ciò ancor più nelle piccole realtà dove tutti si conoscono e la reputazione personale è un valore fondamentale. Così, approfondendo l’argomento, sono venuta a sapere che …