In tempi di crisi in molti hanno iniziato a guardare alla
professione di amministratore di condominio come valida possibilità offerta
dall’attuale e complicato mondo del lavoro. Che oggi, a differenza del passato,
si tratti di una vera e propria professione è fuori di ogni dubbio, posto che
richiede sempre una maggiore specializzazione e conoscenze trasversali in
settori come il diritto, la contabilità, l’economia gestionale e, perché no,
anche la psicologia relazionale. Infatti, per svolgere bene questo mestiere risulta necessario, se non fondamentale, saper gestire e risolvere diverse
controversie e problematiche che all’interno di un condominio non sono affatto
così rare. La riforma del condominio, giustamente a mio avviso, riconoscendo
l’importanza e la rilevanza sociale di questa professione, ha stabilito, introducendo
l’art. 71 bis delle disposizioni di attuazione del codice civile, una serie di
requisiti che qui voglio ricordare…