Il tema del diritto al risarcimento per coloro che, trasportati su un veicolo, subiscano lesioni più o meno gravi o danni alle cose a causa del verificarsi di un sinistro stradale può sembrare semplice da affrontare. In realtà sono diversi gli aspetti ed i casi che nella pratica si verificano e che, volta a volta, necessitano di trattazione particolare. Tra gli argomenti che indubbiamente meritano approfondimento vi è per esempio la questione relativa alle norme di legge cui far riferimento per l’individuazione della tutela più appropriata. Non solo: cosa accade se la persona trasportata sull’autovettura o sul ciclomotore contribuisce a procurarsi i danni che lamenta? E se i danni sono di entità tale da superare il massimale cui la legge fa riferimento? Qualora, poi, il povero trasportato perdesse la vita o subisse lesioni gravissime a seguito dell’incidente stradale, in che modo otterrebbero tutela i prossimi congiunti? Le norme di legge cui far riferimento sarebbero le medesime? Cosa accade, infine, se il responsabile del sinistro rimane ignoto o se la circolazione del veicolo, sul quale il soggetto in questione era trasportato, avviene contro la volontà del proprietario? Ognuno di questi temi richiederebbe un esame approfondito e molta pazienza da parte del lettore. Vediamo, allora, di fornire delle indicazioni sintetiche per affrontare in termini pratici tali questioni, magari a più riprese …