Il botta e risposta tra il ministro Lorenzin e Davide Vannoni, fondatore della onlus “Stamina Foundation”, va avanti a colpi di scure. L’uno accusa l’altra di incompetenza e quest’ultima, a sua volta, parla di Vannoni come di quel “signore” appena “rinviato a giudizio per truffa” all’esito di un procedimento penale avviato dalla procura di Torino già nell’anno 2010. Sta di fatto che il ministro della salute ha appena ricevuto un duro colpo da parte del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio che, con ordinanza n. 8730 del 4 dicembre scorso, accogliendo il ricorso dell’associazione presieduta dal prof. Vannoni, ha sospeso l’efficacia di nomina del comitato scientifico che ha valutato il metodo stamina, bloccando, dunque, anche il parere negativo espresso dallo stesso comitato riguardo alla sperimentazione del trattamento terapeutico a base di cellule staminali mesenchimali, promosso dallo stesso professore, docente universitario di scienze cognitive. Da un lato il professore schierato a favore della cura di malattie neurodegenerative per le quali attualmente non è prevista alcuna terapia dall’altro il ministro che nega la sperimentazione del metodo stamina poiché non rispetta i protocolli sanitari previsti. Vediamo come è andata dall'inizio...