giovedì 21 luglio 2016

CRITICA GIUDIZIARA: DIRITTO RICONOSCIUTO, MA OCCHIO AI LIMITI


Negli ultimi tempi, i magistrati e l’intero potere giudiziario sono stati spesso al centro di attacchi e critiche da parte non solo di comuni cittadini, ma anche di politici o, comunque, esponenti degli altri poteri dello Stato, che hanno rivolto all’indirizzo di sentenze e magistratura parole e commenti duri ed eccessivi, tali da mettere finanche in dubbio la stessa indipendenza, imparzialità e terzietà dei giudici. Tali critiche sono lecite o diffamatorie? Oltre a ledere potenzialmente la dignità personale e la professionalità degli stessi magistrati criticati, non potrebbe astrattamente incidere, influenzandole, sull’indipendenza e autonomia della magistratura? È importante capire con quali modalità e soprattutto i limiti che occorre tenere d’occhio per il corretto esercizio del diritto di critica…