lunedì 29 settembre 2014

ARTICOLO 18: LAVORATORE ILLEGITTIMAMENTE LICENZIATO, NELLA STESSA SEDE VA REINTEGRATO

I Vitelloni di Federico Fellini (1953)

Traggo spunto dalle discussioni di questi giorni, in tema di riforma dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori e dell’ormai noto Jobs Act (o Piano per il Lavoro), per affrontare la questione relativa all’obbligo di reintegrazione del lavoratore, che il governo, in linea con le aspettative degli Stati membri dell’Unione Europea e con le legislazioni interne degli stessi, vorrebbe sopprimere, ritenendolo anticostituzionale. Vorrei, in particolare, soffermarmi sul caso in cui questa venga attuata ma in una sede lavorativa diversa da quella originaria. Sulla legittimità di tale modalità di reintegra è tornata, infatti, recentemente la Suprema Corte, che ha, di fatto, confermato diverse precedenti pronunce anche di giudici di merito. Ma non perdiamo tempo e occupiamoci subito del caso analizzato dalla Cassazione…

mercoledì 24 settembre 2014

CONTRATTO DI ASSICURAZIONE, CHE DISDETTA!


"Avvocato, ma secondo lei, è valida la disdetta del contratto di assicurazione fatta tramite fax oppure via e-mail, nel termine pattuito o in quello diverso stabilito dalla legge?" È una domanda, quasi quotidiana, che mi viene rivolta non solo dagli assicurati ma anche dagli assicuratori, sia da parte di quelli che vorrebbero accaparrarsi un nuovo cliente, sia da quelli che, invece, subiscono la disdetta effettuata nei termini previsti dal contratto o dalla legge. La questione non è di poco conto e cercare di fare un po’ di chiarezza indubbiamente aiuta. A mio avviso, tuttavia, non si può fornire una risposta soddisfacente se non si rammentano alcune diposizioni legislative che regolamentano aspetti particolari del contratto di assicurazione. Va poi ricordato che la disdetta è una modalità attraverso cui il contratto assicurativo viene a cessare, che può essere esercitata a ridosso della scadenza dello stesso per evitare il rinnovo tacito, laddove previsto. Ciò significa, innanzitutto, che quando nella polizza non è prevista la clausola del rinnovo tacito il problema non si pone poiché alla scadenza gli effetti del contratto cessano a prescindere dall’invio o meno della comunicazione di disdetta. Anche tale principio, tuttavia, subisce una deroga nell’ipotesi di assicurazione contro i danni. Andiamo, allora, con ordine e cerchiamo di capire… 

lunedì 22 settembre 2014

CONDOMINIO: ACQUA, SORGENTE DI VITA E FONTE DI LITIGI (...QUANDO TOCCA DIVIDERE LE SPESE)


Il problema di come ripartire le spese dell’acqua potabile all’interno di un condominio è annoso e spesso genera dissidi e contrasti tra i proprietari in sede di approvazione del consuntivo. Molti amministratori, dal canto loro, adottano criteri “personalizzati” di ripartizione di questa spesa che non sempre soddisfano i condòmini lasciando aperte diatribe e contestazioni. Il problema diventa ancor più sentito quando nello stabile sono presenti attività commerciali che, per la loro natura, utilizzano l’acqua con maggior frequenza generando, quindi, rilevanti consumi. Si pensi per esempio a tutti gli esercizi commerciali, quali bar, tintorie, ristoranti e pescherie, per i quali l’acqua è un elemento indispensabile. I consumi allora crescono in maniera esponenziale e stabilire in quale modo i relativi costi debbano essere suddivisi tra i partecipanti al condominio diventa un vero dilemma...

mercoledì 17 settembre 2014

MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA: PRONUNCIA SHOCK, NIENTE CARCERE PER L’AGGRESSORE SE…


Soprattutto negli ultimi anni, si registra una vera e propria esplosione del fenomeno della violenza sulle donne, quasi come se si fosse radicata una perversa moda nell’odierna società a rigor della quale un uomo (sempre se di uomo possiamo parlare..) pare si senta autorizzato non solo a perpetrare violenze fisiche nei confronti della propria compagna, piuttosto che madre, sorella o figlia, ma anche psicologiche, atte a creare un clima di paura e sudditanza nelle proprie vittime, sfocianti in un circolo vizioso di sofferenza ed alienazione infinito. Ovviamente essendo donna questa tematica non può non starmi particolarmente a cuore, soprattutto in ragione del fatto che le vittime di questi abusi, nella maggior parte dei casi, non solo si autoconvincono di meritarsi simili inqualificabili trattamenti, ma addirittura si annullano come persone giustificando i propri aguzzini, dimenticandosi che un uomo che alza le mani su una donna altro non è che una bestia, se non peggio. A tal proposito, infatti, una sconcertante recentissima pronuncia della Corte di Cassazione, mi da lo spunto per approfondire questo delicato argomento, soprattutto dal momento che non ne condivido in alcun modo né il contenuto né la ragione ispiratrice. La sentenza in parola, a mio modesto avviso, rappresenta senza dubbio una sconfitta, in quanto annulla l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un soggetto indagato per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 del codice penale) per mero formalismo. 

martedì 16 settembre 2014

EXPO2015 GRAFFITI, GUAI IN VISTA PER I MILANESI PROPRIETARI DI CASE E GRATTACAPI PER GLI AMMINISTRATORI CONDOMINIALI


Una giovane amministratrice di condominio, mi ha fatto partecipe di una questione piuttosto spinosa che sta interessando gli edifici condominiali milanesi ubicati nella zona expo e in quelle limitrofe. Mi ha contattato giovedì 11 settembre e mi ha informata di essere stata invitata, per così dire, a un incontro, che si è svolto nella mattinata di ieri, unitamente ad altri amministratori, con l’assessore ai lavori pubblici e arredo urbano, Maria Carmela Rozza, per discutere della delicata questione della manutenzione delle facciate interessate da scritte e disegni che ledono l’immagine e il decoro della città, in vista del prossimo evento internazionale e, soprattutto, in vista dell’entrata in vigore del “Nuovo regolamento edilizio” del Comune di Milano. Alcune delle disposizioni contenute nella normativa comunale prevedono, infatti, l’obbligo, ingiusto e ingiustificato, a carico dei partecipanti al condominio, di provvedere a proprie spese alla ripulitura dei muri imbrattati, da ignoti “writer”, con graffiti ingiuriosi e indecorosi. Insomma, la giovane amica, giustamente ancorata al concreto, mi evidenziava come i condòmini fossero decisamente infuriati, considerato che, di questi tempi, non si riesce a metter mano al portafogli neppure per spese necessarie e urgenti. Per farla breve, la questione mi è entrata dentro e ha cominciato a divorarmi. Vorrei, dunque, condividere con voi, giuridicamente parlando s’intende, i motivi che mi inducono a esprimere il mio disappunto … 

mercoledì 10 settembre 2014

SINISTRO STRADALE: SE UNO STUDENTE RIPORTA GRAVI LESIONI E LA CAPACITÀ LAVORATIVA FUTURA SI RIDUCE, IL RISARCIMENTO È DOVUTO?


I colleghi avvocati che si occupano di responsabilità civile, e in particolare di assistere le vittime da sinistro stradale, sanno molto bene quanto sia difficile, direi quasi impossibile, ottenere in via bonaria, e al di fuori del contenzioso giudiziario, il risarcimento del danno patrimoniale da perdita o ridotta capacità lavorativa futura. Ciò è particolarmente vero laddove il soggetto danneggiato sia un minorenne, studente all’epoca del sinistro. Le compagnie di assicurazione, in tali circostanze, si limitano a respingere ogni richiesta risarcitoria adducendo laconicamente la mancanza di ogni prova sul punto. La realtà è, invece, che qualunque elemento di prova, a supporto della richiesta, venga allegato non viene in alcun modo preso in considerazione! Oggi cercherò, dunque, di spiegarvi il motivo di tale atteggiamento e, soprattutto, quanto sia importante per i nostri assistiti insistere con ogni strumento giuridico a disposizione per ottenere il ristoro che merita una partita di danno tanto importante e, a volte, decisamente cospicua.

lunedì 8 settembre 2014

PROROGA DEL RILASCIO E FONDO PER DISAGIATI: STOP AGLI SFRATTI!


Davvero interessante la questione che qualche tempo fa mi ha sottoposto Bice e che ritengo utile condividere con voi! La figlia trentenne, Antonina, sposata e separata, con due figli minori, ha subito, a causa della crisi economica una compressione dello stipendio che non le consentiva, ahimè, di mantenere le spese dell’alloggio preso in affitto. In virtù di tale situazione, e sapendo che la madre possedeva un piccolo appartamento a Milano, oltre a quello in cui viveva, che da diversi anni aveva concesso in locazione, Antonina ha chiesto appunto a Bice di aiutarla permettendole di vivere nella piccola abitazione, messa a rendita da quest’ultima, consentendole di pagare un affitto commisurato alle sue nuove e più ristrette condizioni economiche. Bice, naturalmente, ben lieta di aiutare la figlia in difficoltà senza, peraltro, rinunciare ad una piccola rendita che unita alla pensione le avrebbe consentito comunque di continuare a godere di un’esistenza più che dignitosa, inoltrava immediatamente disdetta all’inquilino poiché, combinazione, la locazione, stipulata secondo le regole della Legge sull’equo canone (Legge 392 del 1978), era giunta ormai, dopo il rituale rinnovo tacito del quarto anno, alla settima annualità e quindi stava ormai per finire (4 + 4). Bice, nonostante il legittimo diritto, ha avuto una fastidiosa sorpresa e un bel po’ di seccature! Cosa è successo?

venerdì 5 settembre 2014

BAGAGLIO IN RITARDO, SMARRITO O DANNEGGIATO? PASSEGGERO RISARCITO E TUTELATO!


Ci ha scritto ieri Francesco P. raccontandoci delle sue ferie estive trascorse a Marsa Alam, posto incantevole sul Mar Rosso. Scrive Francesco: “Avevo prenotato questo viaggio da tempo, attraverso un noto tour operator, su suggerimento di alcuni amici e conoscenti che vi erano stati, descrivendomi paesaggi stupendi e paradisiaci. Ho trascorso due settimane meravigliose, lontane dallo stress e dall’inquinamento della mia città, rigenerandomi al 100%. Tutto secondo programma, sennonché al rientro…”. Vediamo insieme come è andata a finire e cosa fare nel caso malaugurato in cui, giunti all’aeroporto di destinazione, non ci dovesse essere restituito il nostro bagaglio oppure questo ci dovesse essere restituito in ritardo o addirittura danneggiato. Abbiamo diritto a un rimborso? Se si entro quali limiti?

mercoledì 3 settembre 2014

È POSSIBILE PIGNORARE IL CONTO CORRENTE CONDOMINIALE? L’INCERTEZZA REGNA SOVRANA...


Due recenti pronunce della giurisprudenza di merito hanno portato nuovamente alla ribalta una questione “scottante”, ovvero quella riguardante la possibilità di pignorare il conto corrente del condominio da parte dei creditori insoddisfatti. La questione è divenuta ancor più spinosa dopo l’entrata in vigore della Legge di riforma del condominio (L. 220/2012) che, novellando l’art. 63 delle disposizioni di attuazione del codice civile, dispone espressamente che l’amministratore “…è tenuto a comunicare ai creditori insoddisfatti che lo interpellino i dati dei condomini morosi” (primo comma) e che “i creditori non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti se non dopo l’escussione degli altri condomini morosi” (secondo comma). Le due norme generano non pochi dubbi interpretativi: vediamo perché … 

lunedì 1 settembre 2014

VOLO IN RITARDO? SÌ AL RISARCIMENTO SE…



Innanzitutto, un personale saluto ai nostri lettori con l’auspicio che le tanto attese vacanze si siano svolte nel modo migliore permettendovi, soprattutto, di ricaricare le batterie. Non potevo, tuttavia, esimermi dal portare alla vostra attenzione un argomento che, purtroppo, talvolta, interessa i vacanzieri che hanno utilizzato l’aereo come mezzo di trasporto e che, a causa di ritardi o addirittura cancellazioni, hanno subito un danno che ha compromesso parzialmente o totalmente un’esperienza che, di norma, dovrebbe risultare piacevole e svolgersi senza intoppi. Vediamo, allora, quali sono i diritti del passeggero in caso di ritardo del volo, in quali casi si può avere un indennizzo monetario da parte della compagnia aerea e quali sono gli obblighi di quest’ultima nei confronti dei viaggiatori.