venerdì 16 dicembre 2016

SEPARAZIONE: I FIGLI POSSONO VIVERE ANCHE CON IL PAPÀ!


La separazione è già un evento traumatico di per sé, un vero e proprio lutto, difficile da affrontare, metabolizzare e superare. Devastante sotto molteplici punti di vista. L’economia domestica si sfalda, l’anima si lacera di fronte alla presa di coscienza del fallimento di un progetto di vita comune in cui si credeva, la rabbia, comune a molti, per non essere stati capaci di ricucire le incomprensioni. Talvolta il rammarico per ciò che non è stato. Ma le relazioni diadiche, vale a dire di coppia, formali o di fatto che siano, proprio perché composte da monadi, elementi unici, pensanti, incapaci di organizzarsi e procedere all’unisono, spesso sono destinate a disgregarsi, per i motivi più diversi. Il lutto che ne deriva porta inevitabilmente con sé molte paure. La più grande è quella di perdere la relazione filiale, composta di meravigliosa, seppur complicata, quotidianità. Un sentimento ricorrente soprattutto nella componente maschile della coppia. Oggi più che mai. Il dinamismo sociale ha voluto e preteso padri presenti, collaborativi e compartecipativi della crescita dei figli sulla base del criterio, necessariamente giusto, della condivisione dei compiti di cura. Anche il diritto si è dunque adeguato a questa evoluzione di pensiero recependo l’esigenza di tutelare i minori affinché sia garantita loro parità di relazione con padre e madre. Ma è proprio così?

martedì 6 dicembre 2016

CIRCOLAZIONE STRADALE: SE IL CONDUCENTE NON È IL PROPRIETARIO?


Con il sistema della patente a punti sono state inserite nel Codice della Strada ulteriori e diverse sanzioni per i guidatori. Capita spesso che il proprietario dia in prestito la propria vettura a parenti o amici, non è detto quindi che titolare e conducente siano la stessa persona. E se a commettere l’infrazione è chi guida? Tra le sanzioni infatti troviamo quella secondo la quale colui che viene contravvenzionato per non aver rispettato determinati limiti di velocità, oltre a ricevere una multa con decurtazione dei punti dovrà, altresì, comunicare i dati di chi era alla guida al momento dell’infrazione. Ma che tipo di sanzione è? Autonoma rispetto a quella per eccesso di velocità oppure connessa e collegata ad essa? Le conseguenze, nell’uno o nell’altro caso, sono molto diverse e rilevanti. Vediamole insieme…

lunedì 28 novembre 2016

LAVORO: TRUFFATORI I FURBETTI DEL CARTELLINO!


Sui furbetti del cartellino si è detto ogni genere di commento negativo. Condannati dall’opinione pubblica, malvisti dai colleghi onesti, stanati dai datori di lavoro anche con l’utilizzo di investigatori privati, incarnano il dipendente infedele per eccellenza, quello che consapevolmente e intenzionalmente pone in essere condotte di mala fede e slealtà nei confronti del datore di lavoro tali da incidere sul rapporto fiduciario e che, per questo, è meritevole di licenziamento. Ma una recente sentenza della Corte di Cassazione ha evidenziato la rilevanza anche penale di una tale condotta, che, ove si traduca in un danno economicamente apprezzabile per il datore di lavoro, configurerebbe il reato di truffa aggravata. Cerchiamo, allora, di capire meglio.

lunedì 21 novembre 2016

LAVORO: LE ASSENZE ECCESSIVE LEGITTIMANO IL LICENZIAMENTO?


Nel nostro ordinamento giuridico, il rapporto di lavoro è caratterizzato da due obbligazioni reciproche principali: quella del datore di lavoro di corrispondere la retribuzione e quella del lavoratore di effettuare la prestazione lavorativa. Risulta, pertanto, evidente lo squilibrio che viene a crearsi nell’ambito del rapporto quando il lavoratore non adempia alla propria obbligazione, determinando così, non solo un danno economico e di immagine al datore di lavoro, ma anche uno svilimento dell’elemento fiduciario alla base del rapporto lavorativo. Basti pensare ai casi di dipendenti infedeli, assenteisti o fannulloni. Ma, anche le troppe assenze effettuate dal dipendente sono state spesso causa di controversie che hanno condotto fino al licenziamento del dipendente, la cui prestazione risultava in tal modo non sufficiente e poco proficua per il datore di lavoro, in quanto inadeguata sotto il profilo produttivo e organizzativo. Ma, non tutti i casi di reiterate assenze possono condurre automaticamente e legittimamente a un licenziamento…

mercoledì 16 novembre 2016

CONDOMINIO: HOME RESTAURANT SOLO SE IL REGOLAMENTO NON LO VIETA!


Avete mai sentito parlare di sharing economy? È un nuovo modello economico basato sul riuso e sulla condivisione di beni, servizi o conoscenze, con effetti positivi sia in termini economici sia in termini di impatto sull’ambiente. Ne sono esempi molto noti il co-working ed il car-pooling, che consistono rispettivamente nella condivisione, tra persone appartenenti a diverse realtà lavorative e tra loro estranee, dell’ambiente di lavoro o di automobili private, allo scopo principale di ridurre le spese di affitto, organizzazione o trasporto. Ma, da qualche anno si è fatto largo anche l’home restaurant, cioè l’utilizzo della propria abitazione privata per svolgere attività di ristorazione. Nato timidamente come un modo per far fronte alla crisi economica, si è rapidamente diffuso tanto da richiedere una disciplina normativa, proprio in questi giorni in discussione in Parlamento. Presto quindi potremo ritrovarci in condominio ristoranti casalinghi, con odori, rumori ed avventori ad animare i pianerottoli. Ma il condominio si potrebbe opporre a tutto ciò?

venerdì 11 novembre 2016

LOCALI PUBBLICI: RUMORI NOTTURNI E MOLESTI, IL REATO C’È


Capita spesso, ad alcuni di noi, di non riuscire a riposare la notte a causa dell’eccessivo rumore proveniente dai locali pubblici sotto la nostra abitazione o per via dei suoi frequentatori. Le forze dell’ordine, chiamate per risolvere la situazione, sono spesso con le mani legate, avendo i gestori delle attività commerciali tutti i permessi per restare aperti fino a tarda ora. Sembrerebbe che non ci sia alcuna via di scampo. Ma è realmente così? Il famoso meritato riposo è un’utopia per chi abita nelle vicinanze di un locale della movida notturna? La Corte di Cassazione Penale, di recente, ha tuttavia dato una speranza...

lunedì 17 ottobre 2016

SCUOLA: SE MI SBATTI FUORI DALLA CLASSE, MI RISARCISCI


Oggi, si parla tanto di buona scuola, di scuola che finalmente stimola e dà risalto al merito ed alla preparazione degli insegnanti, che offre agli studenti progetti formativi sempre più ricchi, che con l’autonomia scolastica può liberamente gestire le risorse economiche disponibili, la didattica, la progettualità. Insomma, di una scuola sempre più svecchiata ed efficace per l’educazione, l’istruzione e la crescita dei ragazzi, e sempre meno regimentata. Eppure, sono ancora molti, troppi, gli episodi che vedono insegnanti, di ogni ordine e grado, applicare metodi educativi inadeguati, talvolta repressivi, forse frutto di vecchi retaggi culturali ed educativi, che vogliono ancora il maestro con la bacchetta in mano. Episodi che hanno spinto il Parlamento a vagliare l’opportunità di installare telecamere e sottoporre a test psicoattitudinali gli insegnanti, almeno nelle scuole dei più piccini. Ma, al di là di quei comportamenti che possono rivestire rilevanza penale, l’insegnante può cacciare fuori dalla classe l’alunno indisciplinato e fastidioso o contravviene a precisi obblighi impostigli dal suo ruolo?

mercoledì 12 ottobre 2016

CONDOMINIO: RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO SÌ O NO?


Si avvicina la stagione invernale e molti condomìni stanno già facendo i conti con l’accensione degli impianti di riscaldamento centralizzati, una delle cause più frequenti di discussione e discordia tra i condòmini, per i costi di esercizio e manutenzione e per gli orari di accensione, da essi percepiti come imposti dalla volontà condominiale piuttosto che decisi autonomamente, pur nel rispetto dei limiti fissati dalla regolamentazione (nazionale e locale). Per tali motivi, pertanto, non è raro che alcuni condòmini decidano di rinunciare al riscaldamento centralizzato, distaccandosi dall’impianto termico comune. Ma, a quali condizioni e con quali limiti è consentito tale distacco? E l’assemblea condominiale può opporsi o non ha alcuna voce in capitolo? 

venerdì 7 ottobre 2016

SOVRAINDEBITAMENTO: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE


Dopo aver esaminato le strade che l’ordinamento mette a disposizione del debitore, porrò ora l’attenzione su quello che è il perno della procedura di composizione della crisi, cioè l’Organismo di Conciliazione della Crisi (O.C.C.). Molteplici sono i compiti che questo ente è chiamato a svolgere in fase di composizione al fine di poter raggiungere un compromesso con i creditori e soddisfare così quelle che sono le esigenze, ridimensionate, del debitore e di questi ultimi. In questo post troverete tutte le informazioni utili e necessarie per sfruttare questa opportunità, vediamo quali sono…

lunedì 3 ottobre 2016

CONSUMATORI: CIBO GENUINO O SCADUTO, LA DIFFERENZA CHE FA IL REATO


Vendere un bene comporta una serie di responsabilità per il venditore e, di conseguenza, molteplici garanzie per il consumatore. Ciò è ancor più vero quando l’oggetto della vendita ha caratteristiche particolari, come ad esempio il cibo. Esistono infatti, una serie di regole che servono a tutelare la correttezza e lealtà contrattuale, oltre che la necessità di immettere nel commercio un bene che presenti le caratteristiche prescritte dalla legge. Tra queste troviamo anche una norma penale che sanziona con la reclusione o la multa, la vendita di sostanze alimentari alterate come invece genuine. Di tale condotta si sono occupati recentemente i giudici della Corte di Cassazione che hanno confermato l’orientamento finora vigente. Vediamo, quindi, di capire insieme qualcosa in più sul significato di questa disposizione normativa…

mercoledì 28 settembre 2016

LAVORO: SE I PERMESSI PER LA CURA DEI DISABILI SONO USATI PER ALTRI SCOPI?


In queste ultime settimane, il tema della disabilità è stato spesso al centro della cronaca, che se ne è occupata sia in termini positivi, per raccontarci i successi dei nostri atleti alle Paralimpiadi, sia purtroppo in termini negativi, per raccontarci i tanti episodi di discriminazione ed emarginazione legati ad essa, tanto da indurre anche il Governo ad avviare in questi giorni una campagna di sensibilizzazione per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema dei diritti delle persone con disabilità. Anche la Corte di Cassazione si è occupata dell’argomento, sebbene solo indirettamente, emettendo diverse sentenze nelle quali ha riconosciuto e ribadito la piena legittimità del licenziamento del lavoratore per aver abusato dei permessi retribuiti previsti dall’art. 33 della Legge n. 104/1992, quali misure a tutela dei disabili. Che si intende per abuso e quando si configura?

mercoledì 21 settembre 2016

SOVRAINDEBITAMENTO: TRE MODI PER USCIRNE


Nello scorso post abbiamo visto chi sono i soggetti che possono accedere alla procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento. Ora credo sia opportuno fornire un’indicazione su quali siano in concreto le tre strade che l’ordinamento giuridico mette a disposizione del soggetto in difficoltà economica affinché non si trovi esposto alle azioni esecutive dei suoi creditori e a trovi un accordo con questi ultimi. Presupposto comune a tutte e tre le procedure è, naturalmente, lo stato di sovraindebitamento, che, come visto, è rappresentato da una situazione di continuo squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio liquidabile per farvi fronte. Vediamo allora insieme in cosa consistono gli strumenti che il legislatore ci ha messo a disposizione.

lunedì 19 settembre 2016

SCUOLA: STUDENTI MINORENNI RITIRATI E ACCOMPAGNATI DAI GENITORI?


Non c’è anno scolastico che inizi senza polemiche, dibattiti, discussioni. Genitori contro insegnanti, insegnanti contro insegnanti, insegnanti e genitori contro istituzioni. Gli argomenti di discussione sono quasi sempre gli stessi: l’eccessivo costo dei libri di testo, lo stato di manutenzione degli edifici scolastici, le offerte formative, la mancanza di risorse economiche. Anche quest’anno scolastico non ha tradito la tradizione. Il recente, drammatico, terremoto che ha colpito il centro Italia, da un lato, e la riforma della scuola con le sue modalità di assegnazione in ruolo, dall’altro, hanno infatti riacceso l’attenzione e la polemica sulla conformità edilizia e la sicurezza delle strutture scolastiche e sui ritardi e gli errori nei trasferimenti dei docenti. Ma, la Circolare con cui un Istituto Comprensivo Statale di Bergamo ha imposto agli alunni della scuola secondaria di primo grado l’obbligo di essere ritirati alla fine delle lezioni dai genitori o da un incaricato maggiorenne, ha suscitato insieme ilarità e sconcerto. Qual è e cosa dice la normativa, che la Circolare richiama, in materia di responsabilità per la vigilanza, la sorveglianza e l’assistenza dei minori?

mercoledì 7 settembre 2016

FORNITURE LUCE E GAS NON RICHIESTE? ECCO COSA FARE!


Non sono infrequenti, anzi. Tanto che l’AGCM, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha sanzionato con multe salatissime importanti società energetiche per aver utilizzato procedure di contrattualizzazione in violazione delle norme a tutela dei consumatori, limitandoli, se non addirittura aggirandoli, nella libertà di scelta. È lo scotto da pagare per la liberalizzazione del mercato energetico, come già per quello telefonico. Infatti se, da un lato, la sua liberalizzazione ha portato l’indubbio beneficio di eliminare condizioni di monopolio, creare concorrenza e dare ai consumatori la possibilità di scegliere un diverso e più conveniente gestore, dall’altro, ha determinato anche effetti negativi, quali il cosiddetto “turismo energetico” (non si pagano le bollette e, prima che sia sospeso il servizio, si cambia fornitore) nonchè pratiche commerciali molto aggressive, al limite della molestia e, in taluni casi, addirittura ingannevoli e scorrette. È questo il caso delle cosiddette forniture non richieste, ossia contratti non voluti o a cui si è inconsapevolmente aderito. Come può accadere e cosa può fare in questi casi il consumatore?

venerdì 2 settembre 2016

SOVRAINDEBITAMENTO: OSSIGENO PER I DEBITORI


Uniformandosi ad altri Paesi europei, il legislatore italiano ha introdotto nel nostro ordinamento la possibilità di composizione della crisi da sovraindebitamento. In questo modo viene data una chance alle persone che si trovano in una situazione finanziaria precaria, e a tutti i soggetti non inclusi nella Legge Fallimentare, di ristrutturare e ripianare i propri debiti in modo da evitare il dissesto finanziario ed azioni esecutive da parte dei creditori. In questo post vedremo chi può accedere alle tre procedure previste dalla legge e quali requisiti deve possedere il soggetto sovraindebitato per fruire di tale possibilità …

mercoledì 31 agosto 2016

LAVORO: INVESTIGATORI PRIVATI SULLE TRACCE DEI FURBETTI?


La cronaca di questi ultimi tempi ci ha raccontato spesso di lavoratori fannulloni, infedeli ed assenteisti, che, ora fingendosi malati, ora abusando dei permessi previsti dalla legge, ora assentandosi ingiustificatamente dal luogo di lavoro, violano gli obblighi di diligenza e di fedeltà sanciti dagli articoli del codice civile, arrecando anche un danno, economico e di immagine, al datore di lavoro. Sebbene gli episodi più eclatanti riguardino dipendenti pubblici, non è immune a tale fenomeno anche il settore privato, dove infatti gli imprenditori sempre più spesso ricorrono ad investigatori privati, per far pedinare i dipendenti sospettati di tali comportamenti ed accertarne la violazione degli obblighi. Ma, è legittima una tale forma di controllo o costituisce una lesione della privacy, una violazione dei principi sanciti dallo Statuto dei lavoratori? Vediamo cosa stabilisce una recentissima sentenza della Corte di Cassazione…

mercoledì 3 agosto 2016

ANIMALI DOMESTICI: SE FIDO SOFFRE, IL GIUDICE CONDANNA


Le tanto agognate vacanze stanno arrivando per molti di noi; per altri sono già terminate. Sole, mare o montagna, divertimento e relax sono ciò che accomunano questi ultimi caldi mesi. Eppure c’è un altro elemento che, da qualche anno, purtroppo, sembra essere una costante del periodo estivo: l’abbandono dei nostri amici animali. Avere animali domestici comporta una serie di responsabilità, non mi riferisco solo al dovergli dare da mangiare o al doverlo portare fuori la mattina presto. Anche gli animali hanno una loro dignità e sensibilità e, pertanto, comportamenti tali da provocargli sofferenze sono penalmente rilevanti. È ciò che ha ribadito recentemente una pronuncia del Tribunale di Campobasso. Esaminiamo, allora, insieme questa bella sentenza…

lunedì 25 luglio 2016

MOLESTIE, NEL NOME DEL FIGLIO!


Avere un coniuge assillante, che ti tempesta di telefonate a qualunque ora della giornata, non è certamente una cosa piacevole. Ancor più, quindi, se lo fa l’ex coniuge. Anzi, in certi casi, si rischia di imbattersi nel reato di molestia. È quanto è accaduto a una donna condannata dal Tribunale per molestie e disturbo a seguito della denuncia presentata dall’ex marito, che lamentava di aver ricevuto per più di un mese ripetute telefonate e messaggi disturbanti da parte della moglie separata, nonostante avesse cambiato più volte il numero di telefono. La frequenza e la continuità delle telefonate dimostravano, infatti, che il mezzo telefonico era stato utilizzato non per uno scopo normale di comunicazione, ma per esercitare un indebito disturbo al destinatario. Posto che il suo fine non era quello di arrecare disturbo, quanto piuttosto di ricercare un contatto con l’ex nell’interesse dei figli, la donna ha fatto ricorso alla Corte di Cassazione. Scopriamo come è finita…

giovedì 21 luglio 2016

CRITICA GIUDIZIARA: DIRITTO RICONOSCIUTO, MA OCCHIO AI LIMITI


Negli ultimi tempi, i magistrati e l’intero potere giudiziario sono stati spesso al centro di attacchi e critiche da parte non solo di comuni cittadini, ma anche di politici o, comunque, esponenti degli altri poteri dello Stato, che hanno rivolto all’indirizzo di sentenze e magistratura parole e commenti duri ed eccessivi, tali da mettere finanche in dubbio la stessa indipendenza, imparzialità e terzietà dei giudici. Tali critiche sono lecite o diffamatorie? Oltre a ledere potenzialmente la dignità personale e la professionalità degli stessi magistrati criticati, non potrebbe astrattamente incidere, influenzandole, sull’indipendenza e autonomia della magistratura? È importante capire con quali modalità e soprattutto i limiti che occorre tenere d’occhio per il corretto esercizio del diritto di critica…

venerdì 8 luglio 2016

FURTO: IN STATO DI NECESSITÀ NON È REATO


La vicenda di cui si è occupata recentemente la Corte di Cassazione, può ben dirsi rivoluzionaria agli occhi di un giurista e dotata di giustizia sostanziale per un comune cittadino. I giudici di legittimità sono stati chiamati a decidere sul se deve essere sanzionato penalmente un soggetto che si è impossessato, all’interno di un supermercato, di due pezzi di formaggio e una confezione di wurstel, per un valore complessivo di circa quattro euro. Si trattava, in particolare, di un ragazzo straniero, senza fissa dimora né lavoro che, non appena scoperto, prontamente restituiva la merce rubata, pagando solo per ciò che si poteva permettere ossia una confezione di grissini. La Sezione V della Corte di Cassazione, per la prima volta, ha ritenuto di poter assolvere l’imputato per aver commesso il fatto in stato di necessità. Scopriamo insieme i dettagli di questa vicenda…

lunedì 20 giugno 2016

LAVORO: QUANDO IL LICENZIAMENTO DEL DIPENDENTE CHE RUBA AL DATORE È ILLEGITTIMO



In un’epoca, come la nostra, in cui studi e statistiche ci confermano che purtroppo la disoccupazione rappresenta ancora una realtà molto attuale che riguarda indiscriminatamente ogni categoria ed ogni settore professionale, è naturale che i frequenti fatti di cronaca che ci raccontano di assenteismi e infedeltà lavorative ci tocchino profondamente. La prima reazione che tali avvenimenti ci suscitano, infatti, è quella di sperare che tali lavoratori subiscano la sanzione massima, cioè la perdita del posto di lavoro, che evidentemente non meritano, senza se e senza ma. Ecco perché ha fatto notizia nelle cronache giornalistiche di questi giorni una sentenza della Corte di Cassazione con cui si è disposta la reintegrazione di un lavoratore licenziato per aver sottratto merce sul posto di lavoro. Cerchiamo allora di capire meglio …

mercoledì 18 maggio 2016

EQUITALIA: SE SBAGLIA RISARCISCE IL DANNO


Ricevere una cartella esattoriale da parte di Equitalia è sicuramente uno degli incubi di noi italiani. Ciò perché può essere l’inizio di una vicenda molto lunga, costosa e moralmente impegnativa che potrebbe anche finire con il pignoramento dei nostri sudatissimi beni. Tuttavia non bisogna mai scoraggiarsi: la cartella, infatti, può essere annullata per errore e quindi, sulla base di una recente sentenza del Giudice di Pace di Taranto, oggi è possibile chiedere e ottenere la condanna dell’ente impositore a risarcire il danno subito. Tale opportunità non è di poco conto e dunque mi pare giusto che alla questione vada data la giusta luce e la notorietà che merita. Cerchiamo, allora, di capire insieme come fare…

lunedì 2 maggio 2016

IDENTIFICARE UNA PERSONA CON UN ESCREMENTO PUÒ ESSERE SATIRA


A poche settimane dal post in cui mi soffermavo sul delicato e sottile confine tra diritto di cronaca o critica e diffamazione a mezzo stampa, ecco che una sentenza della Corte di Cassazione mi dà l’occasione di ritornare sull’argomento, seppure sotto un diverso profilo, quello della satira. Questa volta, peraltro, entrambi i protagonisti della vicenda esaminata dai giudici di legittimità appartengono al mondo del giornalismo. Da un lato, infatti, c’è un giornalista (poi dimessosi dall’Albo), di cui si era scoperto il coinvolgimento con i servizi segreti. E, dall’altro, c’è un giornalista appartenente ad un famoso gruppo editoriale italiano che, nel commentare la vicenda del primo (somigliante per un lettore all’analoga vicenda di Hemingway spia per il Dipartimento di Stato), aveva utilizzato una battuta del comico milanese Gino Bramieri che invitava, in uno dei suoi sketch, a non “confondere il risotto con la merda”. Da qui, la vicenda processuale tra i due, risolta in maniera diametralmente opposta in primo e in secondo grado, fino ad arrivare alla Cassazione che ha visto, nella pur colorita espressione, solo esercizio del diritto di satira. Vediamo in che modo…

mercoledì 20 aprile 2016

GUIDA IN STATO DI EBBREZZA: SI PUÒ NON RISPONDERE QUANDO IL FATTO È “TENUE”?


Tutti noi sappiamo che guidare sotto l’effetto di sostanza alcoliche o stupefacenti è vietato dalla legge: le nostre capacità di reagire alle insidie stradali diminuiscono ed è possibile arrecare un serio danno a persone e cose. Pertanto se veniamo “beccati” rischiamo di essere condannati, secondo quanto disciplinato dall’art 186 del Codice della Strada, ad una sanzione amministrativa o, ancor peggio, ad una sanzione penale, a seconda del tasso alcolemico che viene accertato essere presente nel nostro organismo. Molti di noi, tuttavia, sono a conoscenza del contenuto dell’art 131 bis del codice penale denominato “Esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto”. Tale disposizione, introdotta con il Decreto Legislativo n. 28 del 16 marzo 2015, consente al giudice di emettere sentenza di assoluzione in tutti quei casi in cui l’offesa al bene giuridico tutelato dalla norma incriminatrice sia di particolare tenuità. Che relazione esiste allora tra l’art 186 del Codice della Strada e l’art 131 bis del codice penale? Può quest’ultimo applicarsi al reato di guida in stato di ebbrezza? Il tema è stato recentemente oggetto di una sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Vediamo insieme come i giudici hanno risolto il problema…

lunedì 4 aprile 2016

LAVORO: QUANDO LO STRESS DÀ DIRITTO AL RISARCIMENTO


L’ambiente lavorativo, si sa, provoca normalmente ansia, agitazione, frustrazione, stress. La colpa è delle scadenze da rispettare, dei contrasti e delle competizioni tra colleghi, delle pressioni dei capi, ma anche della cattiva organizzazione del lavoro (scarsa partecipazione ai processi decisionali e organizzativi, poca chiarezza nei ruoli e nelle mansioni). In questi casi, infatti, il lavoratore si sente incapace e inadeguato di fronte alle richieste provenienti dal contesto lavorativo con conseguenti effetti negativi sulla sua sfera psico-fisica, e spesso sulla qualità del suo lavoro. È lo stress da lavoro, appunto. Il compito di mantenere un ambiente di lavoro sereno sia per l’integrità fisica e la personalità morale dei lavoratori sia per una piena ed efficiente produttività aziendale è del datore di lavoro che ha l’obbligo giuridico di adottare un sistema di gestione idoneo a individuare, valutare ed eliminare i fattori di rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Ma, che succede se a creare una situazione di stress e malessere lavorativo è proprio il datore di lavoro?

sabato 2 aprile 2016

MINORI: IL SELFIE PORNO, NON È REATO SE DIFFUSO DAL MINORE CHE RITRAE SÉ STESSO


Fino a pochi anni fa, la parola selfie non esisteva neppure, così come la mania di farsi autoscatti. Oggi, invece, questo termine è entrato nella quotidianità e non possiamo fare a meno di immortalare e condividere ogni istante della nostra giornata, anche quelli più intimi e privati. Il fenomeno ha ormai raggiunto dimensioni tali da indurci a riflessioni non solo etiche e morali, ma anche giuridiche, sotto il profilo della privacy (nel nostro ordinamento anche la sola immagine della persona costituisce dato personale), sotto il profilo del diritto d’autore (come negli Stati Uniti) e sotto il profilo penale. Proprio a quest’ultimo riguardo, ha suscitato opinioni contrastanti una recentissima sentenza della Corte di Cassazione che, chiamata a pronunciarsi su un caso di diffusione di un selfie di un minore a contenuto pornografico, ha escluso la configurabilità dei reati di pornografia minorile in quanto l’autore del selfie era stato lo stesso minore che poi lo aveva liberamente condiviso. Cerchiamo di capire meglio…

venerdì 25 marzo 2016

STEPCHILD ADOPTION: PER LA LEGGE È NO MA I GIUDICI TUTELANO I MINORI!


La Stepchild adoption è indubbiamente uno degli argomenti più dibattuti degli ultimi tempi. Crociata persa in sede legislativa, combattuta in occasione della discussione sul Disegno di Legge riguardante le unioni civili, pare tuttavia destinata ancora ad accendere gli animi specie dopo la recente sentenza emessa dai giudici capitolini ed ormai definitiva. Eh sì, perché se è vero che la questione relativa alla possibilità di adozione tra coppie gay del figliastro è stata elegantemente stralciata, con il solito artistico colpo di pennello (leggasi maxi emendamento), con il pretesto di tornare sull’argomento attraverso un apposito progetto di legge, i giudici minorili hanno invece ritenuto di ammettere tale possibilità in quanto rispettosa dell’interesse del bambino. Il caso, com’era ovvio che fosse, oltre a scatenare la solita querelle imperniata su questioni morali, etiche e religiose (non dimentichiamoci che tutto ciò avviene in Italia …), ha destato un certo clamore mediatico perché, pur non essendo l’unico sottoposto al vaglio dei giudici romani, è il primo che ha portato ad una decisione che la procura minorile non ha ritenuto di impugnare, ovvero di portare davanti alla corte d’appello. L’adozione del papà gay è, pertanto, in concreto, diventata granitica! Ma cerchiamo di capire meglio … 

martedì 22 marzo 2016

ITALIA LAICA O CATTOLICA? DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA


Si sente spesso discutere sulla laicità del nostro paese, dibattito che ha coinvolto sia la nostra giurisprudenza, sia quella europea ma che non si è ancora definitivamente risolto. Si registra, infatti, un orientamento che adotta soluzioni differenti a seconda della singola questione e del singolo organo giudicante. Molteplici i casi da citare. In primo luogo, la nota vicenda del crocifisso intorno a cui si è discusso se sia corretto togliere tale simbolo dalle aule scolastiche e da tutti gli edifici pubblici. A novembre dello scorso anno, poi, la Corte EDU si è pronunciata su un ricorso presentato da una cittadina francese licenziata per aver rifiutato di non indossare il velo durante l’orario di lavoro. In ultimo, il T.A.R. emiliano si è occupato del caso di una scuola che aveva aperto le proprie porte per le benedizioni pasquali, ossia un rito cattolico. Questi sono solo alcuni esempi di una questione che ingloba diversi aspetti del nostro ordinamento, giuridici ed etici e a cui è difficile fornire una netta soluzione. L’obiettivo di questo post è solo quello di darvi qualche spunto giuridico, così da poter meglio rappresentarvi le due facce della stessa medaglia. Vediamo insieme…

venerdì 18 marzo 2016

LAVORO: SUONANO I FISCHIETTI, ARRIVANO LE TUTELE


La cronaca giudiziaria ci insegna purtroppo che nel nostro Paese la corruzione è un fenomeno sempre attuale ed in alcuni casi persino in aumento, configurandosi talvolta come un vero e proprio sistema, che muove interi settori della nostra società, ad ogni livello. Il contrasto alla corruzione, pertanto, è diventato una priorità, quasi un’emergenza su cui l’Autorità Nazionale Anticorruzione di Cantone richiama l’attenzione quasi quotidianamente. Per poterlo fare efficacemente, il tradizionale approccio repressivo evidentemente non basta più, ma va integrato con strumenti di prevenzione che devono promuovere un cambiamento culturale in grado di stimolare il senso civico individuale, il rispetto delle regole e l’impegno di tutti a favore del bene comune. Quindi, non più una accettazione passiva della corruzione, quasi fosse un fenomeno inevitabile, ma un contrasto attivo e dall’interno degli stessi ambienti in cui esso attecchisce. E poiché, quando si parla di corruzione, si pensa quasi automaticamente alla Pubblica Amministrazione, è qui che è stato sperimentato con le suddette finalità lo strumento della segnalazione dei cosiddetti suonatori di fischietto.

lunedì 14 marzo 2016

PRODOTTO DIFETTOSO, SÌ AL RISARCIMENTO DANNI SOLO SE SI DIMOSTRA IL DIFETTO


Ognuno di noi, nella propria quotidianità, potrebbe entrare in contatto con beni che a causa di un difetto di fabbricazione causano un danno, patrimoniale e non patrimoniale. Esempi possono essere il caso di una bottiglia contenente una bevanda gassata che scoppia e cagiona una lesione al consumatore; il caso di un’altalena difettosa che causa un danno al bambino che ci sta giocando; il caso, piuttosto emblematico, deciso recentemente dalla Corte di Cassazione, riguardante un fustino di candeggina che esplode durante il suo normale utilizzo. Con quest’ultima sentenza, tra l’altro, i giudici di legittimità hanno colto l’occasione per precisare che cosa debba provare il danneggiato per ottenere il risarcimento danni. Non ogni danno è infatti risarcibile ma devono sussistere alcuni requisiti affinché i giudici possano accogliere una richiesta di risarcimento. Cerchiamo, allora, di comprendere un po’ meglio cosa si intenda, da un punto di vista giuridico, per responsabilità del produttore. 

lunedì 7 marzo 2016

GIORNALISMO E INFORMAZIONE: DIRITTO DI CRITICA SENZA LIMITI?




Viviamo in un’epoca in cui l’informazione è sempre più spettacolarizzata, punta all’emotività del pubblico e viene controllata o influenzata da poteri economici e politici, perdendo così spesso di vista la sua funzione di stimolo e formazione di una corretta opinione e cultura pubblica. Perciò, ritengo sia quasi didattica una recentissima sentenza della Corte di Cassazione, che ricorda i principi e le autentiche finalità che devono sorreggere l’informazione e che appare, dunque, molto interessante non solo dal punto di vista giuridico. L’occasione è data da una sentenza della Corte di Appello di Milano che, ribaltando la pronuncia del giudice di primo grado, aveva assolto un redattore e il direttore del quotidiano Libero, notoriamente provocatorio e sensazionalistico, escludendone la portata diffamatoria di un articolo sull’assunto che con esso si fosse esercitato solo il diritto di critica. Interpretazione totalmente respinta dalla Suprema Corte, che, cogliendo nella notizia contenuta nell’articolo una intenzionale alterazione della verità, non vi ha affatto visto quell’attività di critica che invece avevano ravvisato i giudici dell’appello, in quanto questa presuppone comunque sempre la rispondenza al vero del fatto criticato. Cerchiamo di capire meglio

lunedì 29 febbraio 2016

SCUOLA: SCHIAFFEGGIARE L’ALUNNO È MALTRATTAMENTO, NON ABUSO DI MEZZI DI CORREZIONE


Se la questione è finita nuovamente nelle aule di Tribunale, al vaglio dei giudici, è perché purtroppo si è drammaticamente ripetuta e ha coinvolto soggetti indifesi che avrebbero dovuto, invece, essere protetti. L’ambiente scolastico, infatti, al pari di quello familiare, dovrebbe garantire lo sviluppo psico-fisico equilibrato dei bambini e dei giovani che ne fanno parte. Al di là, quindi, dello sgomento che si prova di fronte all’apprendimento del verificarsi di certi eventi, ciò che mi pare interessante segnalare, è l’approccio autorevole della magistratura di legittimità che ha stabilito, in sintesi, che gli schiaffi del docente non vanno inquadrati nel reato di abuso dei mezzi di correzione ma in quello diverso, e più severamente punito, dei maltrattamenti. La questione non è di poco conto poiché, a differenza di quanto avevano ritenuto i giudici del merito, la Suprema Corte ha non solo stabilito tale principio ma ha colto l’occasione per precisare che i due reati sono nettamente distinti tra loro. Ma vediamo nel dettaglio… 

mercoledì 17 febbraio 2016

PUBBLICI ESERCIZI: SI PUÒ VIETARE L’INGRESSO AI BAMBINI NEI RISTORANTI?


Lo ammetto, posta così, la domanda può sembrare strana e incomprensibile. Eppure è quello che è accaduto qualche giorno fa in un noto ristorante romano, il cui titolare con un cartello affisso alla porta del locale ha vietato l’ingresso ai bambini al di sotto dei 5 anni oltre che ai passeggini e ai seggioloni. Il motivo? La generale maleducazione dei bambini e la mancanza di spazio per ospitare gli ingombranti trasportini. La notizia mi ha molto incuriosita non solo in quanto mamma e, quindi, potenziale persona indirettamente non gradita in locali del genere, ma anche in quanto giurista, chiedendomi se simili divieti siano legittimi. Così, approfondendo l’argomento, mi sono resa conto che questo non è il primo caso, ma che anzi anche in Italia si sta diffondendo la moda nata negli USA dei locali cosiddetti No Kids, cioè ristoranti, hotel, persino pasticcerie, vietati ai bambini al di sotto di una certa età. Una moda che ha diviso l’opinione pubblica, tra chi, ritenendo che i gestori abbiano tutto il diritto di selezionare i loro ospiti, l’ha accolta favorevolmente, e chi, scandalizzandosi per gli effetti tendenzialmente discriminatori, la respinge.

lunedì 15 febbraio 2016

STREET CONTROL: LA PESCA MIRACOLOSA DELLE MULTE A STRASCICO


Mentre in Parlamento si sta lavorando per disciplinare l’uso eccessivo degli autovelox, spesso utilizzati dai Comuni più come mezzo per fare cassa che per garantire la sicurezza stradale, il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha affermato la legittimità dei verbali elevati con lo Street Control. Un sistema che, consentendo di elevare fino a sei multe al minuto, è considerato una macchina sparamulte, proprio come gli odiati autovelox. Si parla, infatti, di multe a strascico. Ma, come funziona? Mentre l’auto dei vigili cammina, una telecamera posta sopra riprende le targhe delle auto parcheggiate in divieto nel raggio di 20 metri. I dati rilevati vengono inviati a un tablet nell’auto ed analizzati da un vigile, che li trasmette alla centrale. Da qui, i dati sono incrociati con quelli delle banche dati della Motorizzazione e delle imprese assicuratrici: in tempo reale, si verifica se la macchina ha violato il Codice della Strada, non è assicurata, non è revisionata o è stata rubata. In caso di irregolarità, il vigile col tablet verifica che il verbale sia corretto e fa partire la procedura fino alla notifica di contestazione.

venerdì 12 febbraio 2016

TELEMARKETING: CALL CENTER INVADENTI ARRIVA IL CODICE ETICO


A quanti di noi è capitato che, dopo una lunga giornata di lavoro, seduti al tavolo e con la forchetta in mano pronti a gustare il primo boccone di una desiderata cena, sentiamo il telefono di casa squillare? Immagino a molti. Così abbassiamo la posata, ci alziamo da tavola e ci dirigiamo verso la postazione del telefono: chissà, magari è qualcosa di importante! E invece no, messa la cornetta vicino all’orecchio la prima cosa che sentiamo sono dei rumori di ufficio di sottofondo che ci fanno subito capire quale sarà il tenore della telefonata. Tra un “Mannaggia a me che ho risposto!” e un “Ma hanno i superpoteri? Perché mi beccano sempre durante la cena?”, decidiamo di essere educati e di rispondere con un semplice “Pronto”. Da lì inizia un flusso di parole difficile da capire ma, soprattutto, da interrompere. Chi con gentilezza, chi con modi un po’ più rudi, si cerca sempre di dire che non si è interessati a nessuna promozione, affare o abbonamento e di terminare nel minor tempo possibile quella telefonata. Una volta messa giù la cornetta, il pensiero di molti di noi è se esistono degli strumenti per tutelarci da queste chiamate aggressive, così da non riceverle più. Ebbene, esistono! Vediamo insieme quali sono…

mercoledì 10 febbraio 2016

GUIDA IN STATO DI EBBREZZA, QUESTIONE DI CENTESIMI


Nella nostra quotidianità, ai centesimi non diamo poi così tanta importanza. Sia che ci troviamo al supermercato sia che prendiamo alcune misure, l’occhio ci cade soprattutto sul numero che si trova prima della virgola. In realtà, anche i centesimi hanno una loro importanza. È quello che sembra dire la Corte di Cassazione penale con sentenza del 5 gennaio 2016. I giudici di legittimità, infatti, hanno ritenuto colpevole del reato di guida in stato di ebbrezza un soggetto che aveva superato il valore soglia, di 0,8 g/l, di ben 0,07 centesimi. Vediamo insieme questa simpatica, non di sicuro per il protagonista, vicenda…

lunedì 8 febbraio 2016

ANCHE LA MANO MORTA È VIOLENZA SESSUALE


Lo sapevate che la mano morta non è considerata dai giudici molestia bensì violenza sessuale? Ebbene sì, al di là del significato storico dell’espressione, da cui indubbiamente deriva, tale condotta si manifesta sia nella sopraffazione fisica della vittima sia nell’insidia dell’azione criminosa che si traduce appunto in una sorta di invasione nella sfera di libertà sessuale altrui. Quindi attenzione a fare gli spiritosi spingendovi alla palpatina mordi e fuggi o ad allungare semplicemente la manina mentre siete sul tram facendo finta di essere narcolettici, perché la condanna è certa. La palpata resta, infatti, sempre un toccamento qualunque sia la zona erogena interessata. Che sia dunque il seno, il fondoschiena o la coscia poco importa: se il palpeggio è indesiderato si consuma il reato di violenza sessuale e la condanna può essere decisamente pesante. Tutto chiaro? Vediamo però di capire insieme perché tanto rigore…

venerdì 5 febbraio 2016

DEPENALIZZAZIONE: IL 7 E L’8 (PARTE SECONDA)


Riprendiamo il discorso da dove eravamo rimasti, e precisamente dal secondo dei due decreti, che mi ero posto l’obiettivo di analizzare, per meglio comprendere l’evoluzione legislativa in relazione alla depenalizzazione dei reati di minore gravità, per i quali il nostro legislatore ritiene opportuno siano sottratti all’accertamento del giudice più severo, il giudice penale. 

lunedì 1 febbraio 2016

DEPENALIZZAZIONE: IL 7 E L’8 (PARTE PRIMA)


Anche se questi due numeri pronunciati in sequenza sono evocativi di un divertente film comico italiano di Ficarra e Picone, questa volta riguardano due nuovi decreti legislativi, per l’appunto il n. 7 e il n. 8, i quali hanno portato una ventata di novità, che certo non passerà inosservata ai più attenti lettori e amanti del diritto. I due nuovi provvedimenti non si limitano ad apportare piccole modifiche, bensì stravolgono completamente il codice penale soprattutto in relazione ai reati di minori gravità, oltre ad averne eliminati un certo numero e averli ricondotti nelle più mitigate categorie dell’illecito amministrativo e civile. Come a noi giuristi è ben noto infatti, lo strumento della sanzione penale viene utilizzato dal legislatore solo quale extrema ratio, potendo essere impiegata quando nessun altro strumento legislativo è in grado di poter tutelare il bene giuridico contenuto e protetto in ciascuna delle norme ricomprese dal codice penale. Ciò è ancora più comprensibile se si osserva come le tipologie di reato vadano via via modificandosi nel tempo, in virtù di un sentire popolare in costante evoluzione, così come a diversi livelli si pongono le soglie di tolleranza e di percezione di alcuni comportamenti ritenuti dallo stato illegittimi o di specifici beni giuridici meritevoli di una tutela.

mercoledì 27 gennaio 2016

CONDOMINIO: I DISPETTI TRA VICINI DI CASA NON SONO PIÙ REATO!


Se fino a oggi lo spauracchio del processo penale e della relativa condanna ha tenuto tranquilli i condomini più rissosi, dispettosi e aggressivi tra qualche giorno non sarà più così. Tra le norme introdotte da uno dei decreti sulla depenalizzazione dei reati vi è, infatti, anche quella che stabilisce che il danneggiamento semplice sarà soltanto un illecito civile e non più penale. Colui che subisce un danneggiamento, quindi, potrà unicamente chiedere, davanti al giudice civile, che il responsabile venga condannato al risarcimento dei danni ma non potrà più sporgere una denuncia all’autorità giudiziaria a tale titolo. Ma, al di là di ciò che si legge nei comunicati stampa che hanno accompagnato la pubblicazione in Gazzetta dei due decreti, temo che l’eliminazione di questo reato provocherà conseguenze che la magistratura civile non potrà arginare tanto facilmente. Vediamo in concreto cosa significa tutto ciò… 

mercoledì 20 gennaio 2016

SALUTE: NON ESISTE UN DIRITTO A NON NASCERE SE NON SANO


È questo il succo di un’articolata e raffinatissima sentenza emessa poco prima di Natale dalle Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione, che, chiamate a pronunciarsi su un caso di responsabilità medica per nascita indesiderata, hanno negato ai genitori di una bimba affetta da sindrome di Down non rilevata dal medico ginecologo durante la gravidanza, il risarcimento del danno, affermando che il nato con disabilità non è legittimato ad agire per il danno da vita ingiusta, in quanto il nostro ordinamento ignora il diritto a non nascere se non sano. È una sentenza, in contrapposizione a precedenti orientamenti di cui tra l’altro ci eravamo occupati già nel gennaio 2013, che, indubbiamente, lascia il segno non solo per l’egregia esposizione di articolati concetti e principi giuridici, nazionali e sovranazionali, ma anche per la delicatezza e complessità della materia che affronta e che induce a riflessioni giuridiche, ma anche filosofiche, etiche, religiose, intimistiche, di coscienza. Riflessioni che non cesseranno dopo questa sentenza, ma anzi ancor più si soffermeranno sul rapporto, spesso di contrapposizione, tra rispetto e tutela della vita umana, già nata o nascente e dignità e salute della persona. Infatti…

lunedì 18 gennaio 2016

CONDOMINIO: PALAZZINA CROLLA PER UNA FUGA DI GAS, CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA


È proprio di queste ultime ore la notizia, riportata da tutti i quotidiani nazionali e dalla TV, del crollo di una palazzina a causa di una fuga di gas che ha provocato la morte di cinque persone. Il fatto è accaduto a Bezzo, frazione di Arnasco in provincia di Savona. Il crollo è avvenuto poco dopo le 3 di sabato mattina devastando interamente il piccolo edificio di due piani. Fortunatamente il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco forse riuscirà a salvare la vita a uno dei feriti, una donna di 50 anni di origine sudamericana che però attualmente lotta contro la morte al centro grandi ustionati dell’ospedale Villa Scassi di Genova. La Procura di Savona ha aperto un’inchiesta per accertare le circostanze e le responsabilità della tragedia. Già, una tragedia, l’ennesima, eh sì perché in questo paese di fatti analoghi ne sono successi tanti e questo post serve anche a rinfrescare la memoria a chi non presta la dovuta attenzione a questi fatti che spesso passano in secondo piano come notizie di cronaca ordinaria come se il richiamo alla sicurezza fosse meno importante del risultato della squadra di calcio del cuore. Eppure queste tragedie non distruggono solo cose, ma uccidono persone e devastano la vita di chi sopravvive. A me, invece, che svolgo la professione di amministratore condominiale, questi fatti mettono angoscia e apprensione forse perché una tragedia simile l’abbiamo scampata in un condominio che amministro e ancora ringrazio la buona sorte. Ma questo è un blog che parla di diritto e quando scriviamo lo facciamo con l’auspicio che i nostri lettori ne traggano un piccolo vantaggio di conoscenza anche solo riflettendo su alcune questioni che, come in questo caso, sfuggono ai più. Allora lasciamo la cronaca e parliamo di diritto.