Nonostante l’argomento sia già stato trattato in altre occasioni, torno sulla questione sia per le frequenti richieste di chiarimenti sia per una recente sentenza della Suprema Corte che, per la verità, pur affermando un condivisibile principio, ormai consolidato, in tema di responsabilità della Pubblica Amministrazione per i danni provocati dalle cose che ha in custodia, si discosta da precedenti pronunce che hanno analizzato il medesimo oggetto, ovvero: le macchie d’olio sull’asfalto. La decisione in parola ha, infatti, confermato le sentenze emesse sia in primo sia in secondo grado ritenendo responsabile la Pubblica Amministrazione per i danni subiti dall’automobilista che, a causa della presenza di materiale oleoso sull’asfalto, aveva perso il controllo della guida rovinando contro il guard rail. Nonostante la linearità delle decisioni esaminate, il tema delle macchie d’olio sull’asfalto, ha sollevato non pochi dibattiti aprendo la via a pronunce di legittimità, e di merito, anche molto diverse tra loro scatenando, così, dubbi e perplessità tra gli operatori del diritto con riguardo alle probabilità di accoglimento delle richieste risarcitorie. Insomma, per farla breve, pare che le cause che abbiano ad oggetto le macchie d’olio siano caratterizzate da ampi margini di rischio, più o meno elevato a seconda dell’orientamento scelto dal tribunale o dal giudice cui viene sottoposta la domanda. Ma è proprio così? Vediamolo insieme…