Mentre in Parlamento si
sta lavorando per disciplinare l’uso eccessivo degli autovelox, spesso
utilizzati dai Comuni più come mezzo per fare cassa che per garantire la
sicurezza stradale, il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha
affermato la legittimità dei verbali elevati con lo Street Control. Un sistema
che, consentendo di elevare fino a sei multe al minuto, è considerato una
macchina sparamulte, proprio come gli odiati autovelox. Si parla, infatti, di
multe a strascico. Ma, come funziona? Mentre l’auto dei vigili cammina, una
telecamera posta sopra riprende le targhe delle auto parcheggiate in divieto
nel raggio di 20 metri. I dati rilevati vengono inviati a un tablet nell’auto
ed analizzati da un vigile, che li trasmette alla centrale. Da qui, i dati sono
incrociati con quelli delle banche dati della Motorizzazione e delle imprese
assicuratrici: in tempo reale, si verifica se la macchina ha violato il Codice
della Strada, non è assicurata, non è revisionata o è stata rubata. In caso di
irregolarità, il vigile col tablet verifica che il verbale sia corretto e fa
partire la procedura fino alla notifica di contestazione.