lunedì 30 dicembre 2013

BUON ANNO SI, MA SENZA IL BOTTO!



Ancora qualche ora e via al solito rito propiziatorio, praticato in quasi tutto il mondo, dei fuochi d’artificio e dei botti di fine d’anno. L’uso del fuoco per bruciare il male legato alla stagione passata si perde nella notte dei tempi, pare addirittura in epoca precristiana, e si è accompagnato poi, in tempi più recenti, con la scoperta della polvere da sparo, al rumore, ovvero al botto, che simbolicamente dovrebbe scacciare gli spiriti maligni, il diavolo. Il fuoco acquista, invece, il significato nuovo di rischiarare il cammino che ci si accinge a intraprendere nel nuovo anno. Questo dovrebbe essere il senso del rito che per molti è divenuto un passaggio irrinunciabile, anche a dispetto dei rischi e dei pericoli che si corrono nel maneggiare materiali che dovrebbero essere di esclusivo uso di esperti e professionisti. Ma non sempre è così…

venerdì 27 dicembre 2013

CONTA FINO A 10 PRIMA DI FAR PARTIRE IL "VAFFA"


"Il sorpasso" Dino Risi, 1962

Siamo ormai alla fine di questo 2013 che purtroppo per molti, dal punto di vista lavorativo, non ha riservato grandi novità in positivo. Cerchiamo allora di salutarlo concedendoci almeno qualche sorriso con questo post. Proprio in questi giorni di caos e traffico frenetico alla ricerca del regalo “last minute”, a chi non sarà capitato di trovarsi di fronte al classico automobilista che si crede “padrone della strada”? Episodi che possono essere molto diversi tra loro: si va dalla frequente precedenza non concessa, al conducente che ritiene le frecce del proprio veicolo un optional da utilizzare quando meglio crede, a situazioni ben più gravi dove si verificano anche incidenti a causa delle più diverse negligenze. Vediamo, allora, qualche caso concreto portato davanti ai giudici, evidenziando in quali circostanze dobbiamo trattenerci da eventuali epiteti e in quali invece possiamo “lasciarci andare” rappresentando, a chi abbiamo di fronte, cosa pensiamo realmente di lui e delle sue capacità al volante…

lunedì 23 dicembre 2013

GRAZIE A TUTTI E AUGURI DI BUONE FESTE!



Le imminenti festività mi inducono a qualche riflessione. So che il Natale porta tutti a essere buoni e avere pensieri gentili e generosi. La magia di questo periodo in cui tutti vorrebbero pace e serenità per se stessi e per gli altri ci porta, infatti, solitamente, almeno per qualche giorno, a mettere da parte i problemi e le difficoltà del vivere quotidiano. Per dirvela tutta avevo anch’io nell’animo il buon proposito di salutarvi amabilmente e augurarvi un Buon Natale e un 2014 che realizzi tutti i vostri sogni, lasciando da parte tutto il resto, ma la vena polemica, che ultimamente mi contraddistingue, e la voglia di urlare, quella che mi prende dentro qualche volta, ha prevalso. E allora lasciatemi dire...

venerdì 20 dicembre 2013

QUANDO IL “PORCO” NON E’ INGIURIOSO



Cambiamo decisamente argomento, prendendo spunto da un caso abbastanza singolare affrontato recentemente dalla Sezione Quinta della Corte di Cassazione con la sentenza n. 49512 del 09 dicembre 2013. Il caso è curioso. L’imputata, dopo essersi separata legalmente dal marito, aveva continuato a vivere con lui sotto lo stesso tetto: la casa familiare era stata divisa in due unità abitative, e tra gli ex coniugi era stato stabilito l’accordo di non ospitare nelle rispettive abitazioni estranei con cui si intrattenevano relazioni. Ma vediamo come sono andati i fatti…

mercoledì 18 dicembre 2013

RITARDATARI ALLA GOGNA CONDOMINIALE? L’AMMINISTRATORE RISCHIA IL PENALE



Un nostro lettore ci ha segnalato un caso interessante avvenuto nel condominio in cui abita. L’amministratore, esasperato dai continui solleciti dei fornitori per le fatture non pagate e dalle pressanti esortazioni dei condomini a “fare qualcosa” per costringere i morosi ad essere puntuali nei pagamenti delle rate, ha pensato bene di affiggere nella bacheca dell’androne dello stabile l’elenco dei “ritardatari” unitamente all’importo di cui ognuno risulta debitore nei confronti del condominio. Il lettore, che pur non compare nella “lista nera”, ci chiede se tale comportamento dell’amministratore sia lecito. Nel rispondere osserviamo, innanzitutto, che l’amministrazione, in ragione del suo mandato e della sua attività entra in contatto con una molteplicità di dati personali che possono spaziare dalle generalità di condomini e fornitori fino a dati di natura contabile. Il trattamento dei dati personali (come sono quelli che traggono origine dal rapporto di debito/credito), è questione assai delicata che non può prescindere dal rispetto della normativa contenuta nel T.U. 196/2003...

lunedì 16 dicembre 2013

LA MOTO SI SCHIANTA MA NON URTA L’AUTO CHE HA CAUSATO L’INCIDENTE: LA C.A.I. NON VALE



Il caso più frequente è quello del sinistro che coinvolge un motoveicolo e un’auto. Questo è proprio ciò che è accaduto a Davide il quale, qualche settimana fa, mentre percorreva, alla guida della sua Suzuki GSX R 750, a velocità commisurata alle condizioni di tempo e luogo, la via che lo conduce al lavoro, si è visto tagliare la strada da un’autovettura che improvvisamente è uscita da un passo carrabile senza accertarsi di poter compiere la manovra in assoluta sicurezza per gli altri conducenti. Davide, motociclista di navigata esperienza, ha frenato, sterzato, ha evitato l’urto che gli avrebbe procurato danni, patrimoniali e non, di entità sicuramente maggiore rispetto a quelli effettivamente patiti, ma non è riuscito a governare il mezzo cadendo, mentre la moto scarrocciava per qualche metro. A parte qualche sbucciatura alla gamba sinistra e il danneggiamento degli indumenti che indossava, il vero danno è stato quello riportato dalla moto. Il conducente dell’auto, per parte sua, resosi conto di quanto accaduto, ha accostato e, bisogna dirlo, diligentemente ha prestato soccorso a Davide rendendosi disponibile ad accompagnarlo presso la più vicina struttura ospedaliera. Una volta medicato l’automobilista ha sottoscritto la denuncia di sinistro riconoscendo la propria esclusiva responsabilità. Davide, appena ristabilito ha, dunque, portato la C.A.I. al proprio assicuratore e ha chiesto che venisse attivata la procedura di risarcimento diretto. L’intermediario assicurativo, risponde, tuttavia, che la C.A.I. non vale. Vediamo perché e se è ragionevole tale presa di posizione...

sabato 14 dicembre 2013

STAMINA, LA QUERELLE CONTINUA: DIRITTO AL TRATTAMENTO O SPERIMENTAZIONE SECONDO IL PROTOCOLLO?



Il botta e risposta tra il ministro Lorenzin e Davide Vannoni, fondatore della onlus “Stamina Foundation”, va avanti a colpi di scure. L’uno accusa l’altra di incompetenza e quest’ultima, a sua volta, parla di Vannoni come di quel “signore” appena “rinviato a giudizio per truffa” all’esito di un procedimento penale avviato dalla procura di Torino già nell’anno 2010. Sta di fatto che il ministro della salute ha appena ricevuto un duro colpo da parte del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio che, con ordinanza n. 8730 del 4 dicembre scorso, accogliendo il ricorso dell’associazione presieduta dal prof. Vannoni, ha sospeso l’efficacia di nomina del comitato scientifico che ha valutato il metodo stamina, bloccando, dunque, anche il parere negativo espresso dallo stesso comitato riguardo alla sperimentazione del trattamento terapeutico a base di cellule staminali mesenchimali, promosso dallo stesso professore, docente universitario di scienze cognitive. Da un lato il professore schierato a favore della cura di malattie neurodegenerative per le quali attualmente non è prevista alcuna terapia dall’altro il ministro che nega la sperimentazione del metodo stamina poiché non rispetta i protocolli sanitari previsti. Vediamo come è andata dall'inizio...

mercoledì 11 dicembre 2013

LEGGE FORNERO: LICENZIARE PER CRESCERE?



Colgo l’occasione per svolgere alcune brevi considerazioni sulle novità introdotte dalla “Legge Fornero” in materia di licenziamento individuale per motivi economici, dopo aver affrontato il caso di Federico, milanese di anni 45. Ad oltre un anno dall’entrata in vigore della riforma del mercato del lavoro effettuata per mano della Legge n. 92 del 2012, i tempi sono infatti maturi per svolgere alcune riflessioni, anche in chiave critica, su tale normativa, rubricata, forse esagerando, come “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”. Ma partiamo proprio da questo caso… 

lunedì 9 dicembre 2013

L’AMMINISTRATORE USCENTE NON CONSEGNA I DOCUMENTI DEL CONDOMINIO AL SUCCESSORE…CHE FARE?



Un’annosa questione, che “agita” la già turbolenta vita in condominio, sottoposta da una lettrice, mi fornisce alcuni spunti per questo post. Capita spesso che l’amministratore di condominio uscente (revocato o dimissionario poco importa) ritardi o persino ometta di consegnare la documentazione del condominio al nuovo amministratore nominato dall’assemblea. Il ritardo o l’omissione nel “passaggio di consegne” può comportare rilevanti danni e pregiudizi al condominio, basti pensare alle conseguenze che possono derivare dal ritardato pagamento dei fornitori o, ancor peggio, dello stipendio del custode sino all’ipotesi che nelle more venga a scadere la copertura assicurativa del fabbricato. Considerata l’importanza della questione la Legge 220/2012, meglio nota ai più come “Riforma del Condominio”, ha inteso, nel nuovo palinsesto normativo in materia condominiale, dare un giusto rilievo anche a tale aspetto, vediamo come... 

venerdì 6 dicembre 2013

LO STATO CONDANNATO PER IRRAGIONEVOLE DURATA DEL PROCESSO: E SE POI NON PAGA?



Nel post pubblicato lo scorso 27 novembre abbiamo svolto alcune considerazioni in materia di prescrizione e decadenza dall’azione giudiziale per ottenere l’equo indennizzo per i danni subiti a causa dell’irragionevole durata del processo, di cui alla Legge 24 marzo 2001, n. 89, più nota come Legge Pinto. Ci eravamo lasciati promettendoci di tornare sull’argomento, evidenziando le criticità della legge sotto il profilo degli insufficienti fondi messi a disposizione dal Governo tali da rendere vane le eventuali procedure esecutive promosse dal cittadino. Prima di entrare nel merito della questione, colgo l’occasione per soffermarmi brevemente su una novità introdotta dal D.L. 83/2012, in tema di risarcimenti, che ha modificato questa legge...

mercoledì 4 dicembre 2013

“DI FATTO” E’ UNA FAMIGLIA: LA COSTITUZIONE RICONOSCE E LA GIUSTIZIA TUTELA



Paolo e Anna (nomi di fantasia) hanno vissuto insieme per quasi quindici anni scegliendo, tuttavia, consapevolmente di non convolare a nozze. Quando si sono conosciuti, infatti, avevano entrambi un unico desiderio: condividere la quotidianità al pari di una coppia sposata ma con la libertà di scegliersi ogni giorno senza vincoli formali troppo stretti. Hanno deciso, allora, di convivere nella casa che Paolo, ancora in attesa di essere confermato come insegnante di ruolo, aveva ricevuto in dono dai suoi genitori, senza pensare di acquistarne una tutta loro. Un piccolo bilocale, grande quanto bastava per star bene; loro due e soli. Ancora piuttosto giovani non avevano nei loro progetti più immediati quello di avere dei bambini. Il tempo trascorreva e il ménage familiare era tutto sommato tranquillo, finché un giorno… 

lunedì 2 dicembre 2013

L’ASSICURAZIONE NON CI CREDE. STOP ALLA LIQUIDAZIONE DEL DANNO?




Una lettrice mi scrive chiedendomi come sia possibile che quanto dichiarato nel modulo di Constatazione Amichevole di Incidente (C.A.I.), compilato successivamente al verificarsi di un sinistro stradale, non sia ritenuto valido dalla propria compagnia di assicurazione. In particolare mi domanda se il parere del perito incaricato dalla medesima società (fiduciario), che ha stabilito che i danni riportati al proprio veicolo sono incompatibili con la dinamica descritta nel modulo C.A.I., abbia valore superiore rispetto alla dichiarazione confessoria contenuta nel citato documento. Conclude esprimendo perplessità per tutto il sistema C.I.D. (Convenzione Indennizzo Diretto), visto che l’eccezione proviene proprio dalla sua compagnia, quella da cui si aspetta di essere tutelata, e chiedendosi se la modalità di rigetto della sua richiesta non sia l’ennesima trovata delle società assicuratrici per mettere il lucchetto alle casse, in barba ai diritti che discendono dal contratto assicurativo e dalla legge. La domanda arriva giusto a ridosso della pubblicazione dell’ennesima sentenza, sul tema del valore da conferire alle dichiarazioni contenute nel modulo C.A.I. a firma congiunta, che può aiutare la nostra lettrice, e tutti noi, a capire se il comportamento della compagnia è legittimo o semplicemente pretestuoso.