Le imminenti festività mi inducono a qualche riflessione. So che il Natale porta tutti a essere buoni e avere pensieri gentili e generosi. La magia di questo periodo in cui tutti vorrebbero pace e serenità per se stessi e per gli altri ci porta, infatti, solitamente, almeno per qualche giorno, a mettere da parte i problemi e le difficoltà del vivere quotidiano. Per dirvela tutta avevo anch’io nell’animo il buon proposito di salutarvi amabilmente e augurarvi un Buon Natale e un 2014 che realizzi tutti i vostri sogni, lasciando da parte tutto il resto, ma la vena polemica, che ultimamente mi contraddistingue, e la voglia di urlare, quella che mi prende dentro qualche volta, ha prevalso. E allora lasciatemi dire...
LA CINTA SI E' STRETTA La cinta si è stretta parecchio in questi ultimi tempi e per tanti, troppi bravi italiani. Quindi non sono molto propensa a sentirmi in pace con il mondo. Mi sento generosa e propensa a capire i lavoratori che hanno perso il lavoro e a comprendere tutte quelle brave mamme e quei bravi papà che hanno dovuto sacrificare il sorriso dei propri figli per un tocco di pane da portare in tavola e, credetemi, sono proprio tanti. Mi sento vicina a tanti imprenditori e imprenditrici, padri e madri a loro volta ma di famiglie più allargate che rinunciano a molto per se stessi, proprio come i genitori più virtuosi, per dare ai propri dipendenti e ai figli di questi ultimi la possibilità di avere ancora un tetto sopra la testa. Mi sento vicina a tutti coloro che onestamente lavorano, qualunque sia la categoria di appartenenza, e che a causa della compressione del mercato annaspano ma non mollano e tengono duro perché hanno nel cuore la speranza vera di un futuro migliore.
LOTTA QUOTIDIANA Mi sento comprensiva verso tutti i colleghi avvocati che ogni giorno con coscienza hanno lottato e lottano nelle aule di tribunale per difendere i diritti di tanti poveretti che subiscono danni macroscopici contro i soliti colossi. Lunghe e difficili battaglie per l’affermazione di un principio che poi, meravigliosamente, diventa orientamento. Combattute buttando sangue e notti perse a studiare i precedenti e le leggi, per convincere il giudice che le ragioni del nostro assistito sono fondate e degne di essere riconosciute. Certo per fare questo veniamo anche pagati, di quel vile denaro che ci permette di sopravvivere. Anche noi come tutti gli altri; quel tanto che basta. Molti colleghi hanno rinunciato: troppa fatica senza più un reale e concreto vantaggio in termini di benessere. Hanno chiuso lo studio e sono andati a lavorare per loro: quelli che hanno combattuto fino a qualche tempo fa. Ma per lo meno riescono a star dentro ai costi e a non farsi ammazzare dal debito con il fisco. Che tristezza! Non mi sento, tuttavia, di criticare la loro scelta. Per molti, per tanti, era davvero una questione di sopravvivenza. E allora va bene così!
E' DOMENICA E MI SQUILLA IL CELLULARE Ieri mattina, domenica, una cliente mi ha chiamata sul telefono cellulare e mi ha detto: “Mi scusi avvocato se mi permetto di disturbarla la domenica mattina ma non potevo non farle i miei auguri di Buon Natale e, soprattutto, la ringrazio per la sua pazienza. A gennaio spero di riuscire a pagarle quanto le devo. Intanto auguro a lei e famiglia ogni bene e felice ricorrenza della natività”. La signora è buddista! Ho voluto raccontarvi questo episodio non per la meravigliosa gentilezza della signora, sebbene degnissima di nota, ma perché, purtroppo, non è il solo. Come lei tanti altri. E allora anche noi, come tutti, stringiamo la cinta per non lasciare alla porta i nostri fedeli collaboratori, l’efficiente segretaria e il piccolo mondo che ci ruota intorno.
COMPRENSIONE SI, TRANNE... Non mi sento, invece, per niente comprensiva con il nostro legislatore ovvero con chi tenta quotidianamente di annientarci, vessarci e uccidere la nostra voglia di difendere i diritti e il diritto, contro coloro che con qualche pagina di calamaio ed una sonora pernacchia vogliono spazzare via decenni di cause vinte, ma anche perse (perché nulla si ottiene se non si azzarda), di conquiste importanti a tutela di quegli “appestati” che sono diventati i danneggiati, per compiacere gli “amici” (quelli che magari hanno finanziato la campagna elettorale e che, come la storia insegna, ora son venuti a batter cassa) che rappresentano i poteri forti travestendo le leggi sotto le mentite spoglie del risparmio per il consumatore. Badate bene non è una questione di colore o di credo politico. Quello non conta più nulla di fronte a tanta sfrontatezza! Mi rendo conto che solo gli addetti ai lavori possono comprendere quanto una legge sia davvero tutelante per le parti deboli, quanto effettivamente può essere vantaggiosa per il portafoglio e quanto veramente può produrre benefici in termini reali e concreti e non solo potenziali.
LA MIA MISSION E' ANCHE IL MIO MANTRA E allora mi sono rammentata della mission che mi sono riproposta con “giuridicamenteparlando”. Cari lettori e lettrici nei prossimi post che leggerete ci soffermeremo a lungo sugli ultimi provvedimenti legislativi nominati strategicamente “Decreto del fare”, “Piano Destinazione Italia”, “Decreto Sviluppo” e “Legge di stabilità”. Cercheremo di farvi comprendere al di là dell’informazione giornalistica, ahimè troppo spesso pilotata e per così dire “di Stato”, la vera portata delle norme contenute in cotanta saggezza legislativa. Mai come negli ultimi tempi ho visto disprezzare i principi contenuti nella nostra costituzione, perpetrare sperequazioni e ignorare la portata di migliaia di sentenze che hanno faticosamente interpretato, ribadito e sancito quei diritti che per alcuni potenti sono diventati scomodi perché minano le loro già pingui casse. Ho la sensazione, beninteso la sottoscritta come altri, che l’obiettivo sia quello di demolire la categoria dell’avvocatura, scomoda, forse troppo costosa per alcuni (parlo sempre dei poteri forti) e decisamente fastidiosa.
PER NOI MA ANCHE PER VOI E’ un lavoro faticoso, specie di questi tempi in cui le risorse e tutte le energie psico-fisiche devono essere canalizzate e indirizzate verso ciò che può concretamente produrre reddito. Sono convinta, tuttavia, che divulgare, diffondere e far conoscere abbia un senso per tutti. Per voi ma anche per noi. Un impegno quotidiano, e condiviso con un bel gruppo di specialisti, che sono certa saprà essere apprezzato.
GRAZIE DAVVERO Ringrazio dunque tutti coloro che rendono possibile la realizzazione di questo meraviglioso e nobile obiettivo. Un grazie, dunque, a Riccardo Chiozzotto, il nostro web content editor che rende possibile tutto quello che vedete in termini di immagine e impaginazione nel blog attraverso il suo professionale ma anche simpatico contributo. Grazie per l’amicizia trentennale, per le tue quotidiane sollecitazioni, per i confronti settimanali e per condividere questo progetto di divulgazione. Grazie per accompagnarmi con pazienza nel magico mondo del web e farmi conoscere le sue potenzialità ma anche i pericoli. Grazie per tradurre linguaggi a me incomprensibili e soprattutto grazie per essere così empatico e viscerale, così coinvolto ed entusiasta!
Grazie a Roberto Carniel, giovane e brillante avvocato, valido e affidabile collaboratore, studioso della materia, arguto pensatore ma anche pratico veloce e preciso. Insomma grazie per il tuo lavoro, per esserci e per i tuoi silenziosi e pacati suggerimenti, per il tempo che dedichi oltre che al lavoro in studio alla stesura degli articoli. Grazie per la dignità e l’onestà d’animo che ti contraddistinguono ma anche per la voglia di battagliare nelle aule e raggiungere il risultato. Grazie, infine, per aiutarmi a trasmettere l’amore per il diritto ai giovani praticanti che si affacciano alla professione, per allungare loro la mano e pazientemente accompagnarli nel percorso di formazione e apprendimento.
Grazie a Paola Airaghi, amica oltre che collega di studio, preparata, studiosa e tenace. Una vera “tosta” del diritto. Avvocato per convinzione, puntigliosa. Grazie per accogliere i miei sfoghi, e per gioire insieme a me delle vittorie, per saper leggere negli occhi e nel cuore di tutti quelli che ti circondano, per essere la lente di tutto ciò che non riesco a vedere. Grazie per la tua disponibilità al confronto e alla discussione sui temi del diritto. Anche a te grazie semplicemente per esserci e per la tua meravigliosa voglia di conoscere.
Grazie a Roberta Bonazzoli, new entry dello studio, giovane e volenterosa praticante. Grazie per il tuo entusiasmo e per la tua buona volontà. Grazie per il tuo impegno, per la tua voglia di studiare e imparare. Per l’essere sempre presente e puntuale nonostante la distanza dallo studio. Grazie anche per la tua simpatia e la disponibilità a ricevere gli insegnamenti e a porli in pratica. La ragazza promette veramente bene!
Grazie a Laura D’Adamo, fidata e affidabile segretaria, amica, vera coordinatrice dell’attività di studio. Lei non dimentica nulla! Come si suole dire “sempre sul pezzo”. Grazie per l’ordine che impartisci, non solo a me, per la capacità di segnare il tempo, per la tua capacità di saper organizzare, gestire, incasellare e soprattutto, anche a te, grazie per non arrenderti mai. Per la tua semplicità e per la tua concretezza senza fronzoli e senza giri di parole. Grazie per il tuo saper tenere i conti, archiviare, conservare, classificare. Grazie per sentire tuo tutto quello che fai e per farlo senza mai essere irrispettosa, talvolta buttando giù i rospi dell’ingiustizia e altre volte spronandomi a vedere positivo.
Grazie a Massimo, compagno di vita, che ringrazio per aver voglia di starmi accanto ogni giorno, nonostante gli scoramenti e il poco tempo che gli dedico. Il suo contributo nella materia condominiale è davvero prezioso e apprezzato. Le tue idee dirompenti e a volte azzardate mi hanno consentito di osare e spesso di vincere. Grazie per dimostrarmi che cadere e sapersi rialzare è molto più importante che saper camminare sempre diritti senza scivoloni. Grazie anche per la tua sfrontatezza, quella che talvolta ancora mi manca e per aver contribuito a tirar fuori la grinta e la voglia di combattere. Grazie soprattutto per avermi insegnato a non aver paura.
Concludo augurando a tutti, e nonostante le premesse, un Buon Natale con il significato che ognuno gli vorrà dare, con l’auspicio che tutti possano percepire un po’ di calore che doni speranza per un futuro migliore. Un 2014 speciale che possa aiutare tutti a realizzare i propri progetti e i propri desideri.
Un caro e affettuoso saluto!