Quando si rivolge a me qualcuno che reclama tutela in relazione ad un errore medico uno dei primi quesiti che pongo riguarda la circostanza dell’informazione. Chiedo, dunque, se il medico ha fornito, prima dell’esecuzione dell’intervento, un’informativa dettagliata e completa sia con riguardo alle modalità di esecuzione sia in relazione alle possibili conseguenze e agli esiti della stessa operazione. Ciò accade in particolare se l’intervento non è considerato, da un punto di vista medico, come necessario. La riflessione è piuttosto attuale e mi è stata sollecitata dalla lettura di un’interessante sentenza della Cassazione che ha posto in evidenza in modo chiaro e analitico alcuni criteri riguardanti le modalità di una corretta informazione in materia di chirurgia estetica ovvero in relazione a tutti quegli interventi cui il paziente si sottopone senza una vera necessità medica ma per finalità diverse. Un esempio significativo lo fornisce una delle tendenze degli ultimi anni: tutti pazzi per i tattoo, ma se si decide di rimuoverli? Vediamo di che si tratta …