lunedì 30 novembre 2015

SINISTRI STRADALI: MA IL DATORE DI LAVORO CHI LO RISARCISCE?


Quando in occasione di un sinistro stradale viene coinvolto un soggetto che lavora alle dipendenze di un altro, o di un’azienda che fa capo ad una società, ci si domanda se i danni patrimoniali che subisce il datore di lavoro a causa dell’incidente possano essere autonomamente risarciti a prescindere dalle azioni che il danneggiato porta avanti. La questione non è di poco conto poiché talvolta si tratta di danni economici di una certa rilevanza. Inps e Inail, che sono gli enti che intervengono nel caso, appunto, di malattia o infortunio dipendenti anche dal fatto di un terzo (quale è proprio il caso dell’incidente stradale avvenuto per colpa di un soggetto terzo), provvedono, infatti, solo in parte a coprire le retribuzioni comunque dovute al lavoratore. Sul datore di lavoro grava quindi il danno di dover continuare a versare le contribuzioni di legge e retribuire il dipendente per la parte residua non corrisposta da tali enti pur non potendo fruire della prestazione di lavoro, talvolta per periodi molto lunghi come accade nel caso di sinistri cui conseguono lesioni gravi. Oltre a ciò si consideri che le quote di assicurazione che il datore versa per garantire i dipendenti presso Inps e Inail aumentano proprio al verificarsi di tali circostanze. Cosa può fare allora il datore di lavoro che si trovi ad affrontare situazioni come questa?