La notizia dell’applicazione della misura cautelare degli
arresti domiciliari per un cospicuo numero di dipendenti del Comune di Sanremo
ha destato un certo clamore mediatico. Il fatto è, per la verità, noto e
arcinoto, e non si tratta di una condotta isolata ma, anzi, di una modalità
comportamentale che, a mio sommesso avviso, riguarda l’intera Pubblica
Amministrazione e alla quale bisognerebbe riservare maggiore attenzione. Certo,
generalizzare è sbagliato e non è rispettoso per tutti coloro che, invece, il
lavoro lo svolgono bene, con puntualità e rispetto delle regole. In ogni caso,
com’era ovvio aspettarsi, l’opinione pubblica è veramente indignata, talmente
offesa dal comportamento di questi fannulloni che è sorta la necessità morale
di indire delle vere e proprie petizioni popolari per stabilire quale sia il
pensiero comune con riguardo all’immediato licenziamento dei dipendenti furbetti.
E allora, mi sono chiesta anch’io, come tutti, perché ancora i responsabili
degli illeciti non siano stati licenziati in tronco, considerata la giusta
causa che sorreggerebbe tale provvedimento. La questione occorre, come sempre,
affrontarla da un punto di vista giuridico…
venerdì 30 ottobre 2015
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: QUANDO IL CARTELLINO SI TIMBRA IN MUTANDE
mercoledì 28 ottobre 2015
SINISTRI STRADALI: NEGOZIAZIONE ASSISTITA, MA CHI TI CONOSCE?
La negoziazione è la new entry delle procedure ADR, è quindi
presto, in assenza anche di dati statistici ufficiali, esprimere un giudizio in
merito all’impatto che tale nuova procedura ha e potrà avere nel medio periodo
nel contenere il numero di cause civili. I precedenti in materia sono poco
incoraggianti in quanto in Italia si è fatto scarso ricorso a tali procedure
che, non accompagnate da buona pubblicità ed ampia divulgazione, non vengono
percepite come uno snellimento ma come un ulteriore intralcio e perdita di
tempo; basti pensare che all’epoca dell’introduzione dell’obbligo della
mediazione obbligatoria le imprese di assicurazioni disertarono completamente
la procedura. Ritengo in ogni caso interessante fornire un cenno in merito alla
prassi che si è sviluppata, in questi mesi, nei rapporti fra danneggiati e
imprese assicurative in materia di risarcimento danni da circolazione stradale…
lunedì 26 ottobre 2015
SINISTRI STRADALI: CON LE PROCEDURE ALTERNATIVE SI PUÒ EVITARE IL GIUDICE
Pochi giorni fa, al ritorno dal lavoro, ho avuto modo di assistere a un banale incidente: un veicolo accodatosi a una colonna di auto improvvisamente immobilizzate nel traffico, veniva tamponato centralmente da un altro il cui conducente, pur frenando, non è riuscito ad arrestarsi in tempo. Quest’ultimo, come purtroppo spesso accade, ha iniziato a inveire contro quello alla guida dell’auto ferma in coda, la cui sola colpa è verosimilmente quella di essersi trovato a transitare lì in quel momento. In Italia, si sa, siamo 60 milioni di allenatori della nazionale di calcio ed altrettanti provetti piloti di formula uno; abbiamo serie difficoltà ad ammettere le nostre responsabilità quando la nostra disattenzione alla guida è evidente. Siamo altresì affetti da animo di rivalsa nei confronti dell’assicurazione dalla quale, a torto o a ragione, riteniamo di aver subito in passato dei soprusi. Il tasso di conflittualità nell’ambito dei sinistri stradali in Italia è quindi veramente alto e tutto ciò si ripercuote sull’effettiva possibilità di trovare un accordo fra danneggiato ed impresa assicurativa. Le parti ritengono così opportuno rimandare al giudice la risoluzione della controversia. Oggi, tuttavia, si aprono nuovi scenari e tecniche di risoluzione alternative al processo. Vediamo insieme quali sono…
venerdì 23 ottobre 2015
SEPARAZIONE: L’ASSEGNO DI MANTENIMENTO SI ABBASSA SE FACCIO UN FIGLIO CON UN’ALTRA?
Eccomi qui ancora una volta a raccontarvi una situazione
piuttosto ricorrente, alla quale tuttavia non è facile dare risposta univoca.
Qualche tempo fa, Raffaella e Marco si sono separati consensualmente e tra le
condizioni dell’accordo hanno previsto non solo l’ammontare del contributo di mantenimento per le figlie, entrambe minorenni, ma anche l’obbligo a carico di
Marco di versare un assegno mensile in favore della moglie con un reddito da
lavoro decisamente inferiore rispetto a quello del marito. Le cose sono andate
bene sino a quando Marco non ha conosciuto l’attuale compagna dalla cui
relazione è nata Martina. A questo punto, infatti, mi ha contattata per
chiedermi se fosse possibile ottenere, in occasione del divorzio che aveva
interesse a richiedere, una riduzione del contributo al mantenimento delle
figlie avute da Raffaella e, addirittura, l’annullamento di quello in favore
della ex moglie. Tutto ciò a causa della nuova situazione familiare che si era
creata e alle sopravvenute necessità di mantenimento della nuova compagna e
della piccola Martina. Raffaella, com’era logico e naturale, non ha voluto
sentire ragioni e, quindi, si è fermamente opposta a tali richieste motivando
tale presa di posizione sul presupposto che l’ex marito non poteva e doveva
dimenticarsi di avere obblighi anche nei confronti della famiglia costituita a
seguito delle prime nozze. Raffaella ha aggiunto …
mercoledì 21 ottobre 2015
CIRCOLAZIONE STRADALE: TUTTI CONTRO L’AUTOVELOX E LA CORTE COSTITUZIONALE INTERVIENE
Sono stati concepiti per garantire la sicurezza sulle strade,
rappresentando un deterrente all’eccessiva velocità nei tratti più pericolosi,
ed hanno effettivamente determinato una sensibile diminuzione degli incidenti
mortali. Eppure, gli apparecchi elettronici di misura della velocità, meglio
conosciuti come Autovelox, Tutor, Vergilius, non godono certo delle simpatie e
della riconoscenza degli automobilisti, che spesso li considerano solo un altro
sistema della Pubblica Amministrazione per recuperare soldi dai cittadini,
oltre che un impedimento ad una guida che in alcuni tratti di strada potrebbe
essere più frizzante e spregiudicata. Perciò, sin dalla loro introduzione questi sistemi sono stati sempre oggetto delle insofferenze di
cittadini ed associazioni di consumatori, che ora ne hanno contestato la
funzionalità ora vi hanno colto violazioni della riservatezza degli
automobilisti, e chi più ne ha più ne metta. In rete si trovano addirittura prontuari
per fare ricorsi di ogni genere contro le contravvenzioni al Codice della
Strada rilevate con l’ausilio di queste strumentazioni.
lunedì 19 ottobre 2015
BOLLETTE: MAI PIU’ IMPOSTE SU IMPOSTE PER QUELLE DI LUCE E GAS?
Sebbene si tratti di un banalissimo decreto ingiuntivo,
emesso per il recupero di una somma altrettanto banale e nell’ambito di un
contratto di fornitura gas e luce come tantissimi altri, quello emesso qualche
mese fa dal Giudice di Pace di Venezia ha fatto, e fa ancora, notizia. Il
clamore deriva non tanto dal fatto che il soggetto ingiunto non è un cliente
moroso ma la società, rappresentata dal più grande operatore nazionale, ma dal fatto che con esso si è accolta la richiesta di
rimborso dell’IVA pagata da un cliente sulle accise di alcune fatture luce e
gas. È la famigerata “tassa sulla tassa”, ben nota agli operatori del settore:
la doppia tassazione delle bollette è uno dei motivi di reclamo più frequenti,
a cui gli operatori hanno sempre ed efficacemente risposto evidenziando il loro
ruolo di meri sostituti di imposta (in pratica incamerano imposte che versano
poi all’erario). Almeno finora. Le potenzialità di questo precedente, infatti,
sono state subito colte dalle associazioni di consumatori che, prefigurando
ricorsi massivi evocativi quasi di una class
action, già assaporano la prospettiva di future pronunce analoghe, con
effetti eclatanti. Ma, al di là dell’inevitabile demagogismo, è proprio così?
venerdì 16 ottobre 2015
CONDOMINIO: ASSEMBLEA, COME SI CONVOCA? (PICCOLO VADEMECUM SECONDA PARTE)
Come anticipato ieri, le questioni relative alla convocazione di un'assemblea condominiale sono davvero tante. Con la seconda parte di questo vademecum spero di aver chiarito tutti gli aspetti più importanti e di avervi fornito utili riferimenti.
mercoledì 14 ottobre 2015
CONDOMINIO: COME SI CONVOCA L'ASSEMBLEA (PICCOLO VADEMECUM PRIMA PARTE)
Nelle ultime settimane hanno scritto in redazione alcuni lettori ponendoci i quesiti più diversi sulla validità, legittimità e forma della convocazione dell’assemblea condominiale. Ho pensato, allora, di prendere spunto da queste domande per fare chiarezza su alcuni punti nella speranza di dipanare i dubbi e al contempo offrire, a chi ne abbia la necessità, una piccola e sintetica guida. Le questioni connesse all’argomento sono infatti molteplici e ognuna di loro richiede qualche considerazione giuridica, in questo post la prima parte…
lunedì 12 ottobre 2015
SALUTE: CIBO CONTRAFFATTO IN TAVOLA, CONTINUANO LE FRODI ALIMENTARI (NONOSTANTE EXPO 2015)
Il tema del cibo è indubbiamente molto sentito poiché in stretta correlazione con quello della salute pubblica. Lo slogan “Nutrire il pianeta, energia per la vita” di Expo 2015. l’hai reso ancora più attuale, amplificandolo all’ennesima potenza. Le norme sul controllo degli alimenti sono dunque numerose e piuttosto stringenti, specialmente in Italia ove vantiamo un’ottima e secolare tradizione enogastronomica. Proprio a tutela di questo meraviglioso patrimonio, le autorità preposte alle verifiche di bevande e alimenti, che finiscono in commercio o che vengono utilizzati per la somministrazione di pasti all’interno di strutture pubbliche e private, svolgono un’attività di verifica serratissima anche se non sufficiente ad arginare i numerosi tentativi di frode. Alcune truffe legate all’alimentazione vengono, pertanto, fortunatamente sventate. Certo, talvolta, solo a seguito dei malori dei consumatori ma, comunque, non mancano interventi incisivi anche sulle materie prime e sulla catena di produzione, distribuzione e vendita. Purtroppo la scoperta delle contraffazioni alimentari è spesso legata alle conseguenze riportate dalle persone che hanno consumato certi cibi. Ebbene, è proprio di qualche giorno fa la notizia dell’ennesima truffona all’italiana, poiché nostrana è l’idea così come nostrani sono gli autori dell’illecito, pur essendo coinvolti, ancora una volta, alimenti provenienti dalla Cina meno costosi di quelli locali. Mi pare utile, allora, partendo da tale episodio, ricordare cosa si debba intendere, giuridicamente parlando, con l’espressione frodi alimentari…
mercoledì 7 ottobre 2015
PRIVACY: NIENTE BLACK LIST ONLINE PER CHI NON PAGA LE TASSE COMUNALI
Non potrà esserci alcuna black list dei cittadini morosi
online sul sito del Comune; l’Autorità Garante per la protezione dei dati
personali ha, infatti, ritenuto che si tratterebbe di un inutile ed
irragionevole strumento vessatorio lesivo della dignità delle persone. La
balzana idea del Sindaco di Mulazzo (comune della Toscana) di mettere alla
gogna pubblica coloro che non hanno pagato i tributi, fortunatamente, è stata
bloccata dal parere esposto dall’Authority della privacy la quale ha spiegato
come la procedura approvata dal Consiglio comunale violi il principio di
legalità sotto diversi profili. Cerchiamo allora di capire per quali motivi il
Comune non è autorizzato a pubblicare sul proprio sito web la lista dei
morosi...
lunedì 5 ottobre 2015
PROCEDIMENTO PENALE: MESSA ALLA PROVA, UN'OPPORTUNITÀ PER CHI SBAGLIA
La quotidianità dello studio legale ci mette a confronto con persone
incensurate cui talvolta può capitare di commettere una sciocchezza che, in
genere, pagano con l’angoscia di una pendenza penale sul capo. Il pensiero va
immediatamente a quei reati quali la ricettazione e il furto aggravato, ma la Legge
n. 67 del 28 Aprile 2014 ha introdotto, nell’ambito del processo alle persone
maggiorenni, l’istituto della sospensione
del procedimento con messa alla prova, chiaramente ispirato alla probation
anglosassone e già previsto nell’ambito del processo penale per i minorenni. La
finalità deflattiva dell’istituto consiste non solo nel ridurre la durata dei
tempi del processo (con notevole risparmio di attività e risorse da parte dello
Stato) ma anche nell’evitare il sovraffollamento delle carceri e, non ultimo, per evitarne il contatto per i soggetti incensurati che
commettono reati di gravità e di allarme sociale non particolarmente elevati. Per
molti assistiti si tratta di un utile strumento non solo per risolvere in tempi
brevi la pendenza penale ma anche per evitare il carcere, senza sostenere
esborsi per pene pecuniarie poiché la pena viene scontata lavorando. La fedina
penale resta poi sgombra da condanne definitive e, infatti, il reato, in caso
di esito positivo della messa alla prova, viene dichiarato estinto. Vediamo
come funziona...
venerdì 2 ottobre 2015
ANATOCISMO: È DAVVERO FINITA? FACCIAMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE!
Gli orientamenti degli ultimi mesi del Tribunale di Milano
possono indurre a pensare che la parola anatocismo sia destinata a scomparire
dal panorama bancario. In realtà, in materia di anatocismo, regna ancora una
grande incertezza derivante dalle differenti interpretazioni del nuovo articolo
120 del testo unico bancario, norma di riferimento sulla produzione e la
capitalizzazione degli interessi. Basti pensare che, tra gli altri, il
Tribunale di Torino, con un’ordinanza emessa proprio pochi giorni fa, ha
respinto un ricorso presentato da un’associazione dei consumatori contro una banca
piemontese; quest’ultima pronuncia, che fa seguito a numerose altre decisioni
dello stesso avviso, sembra dunque rafforzare l’orientamento per il quale
l’art. 120 TUB è inoperante in attesa dell’adozione di un’apposita
regolamentazione del Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio
che dovrebbe finalmente porre fine a questa discrepanza di vedute. Quali sono i
motivi che hanno portato i Giudici a decisioni di segno opposto? Procediamo con
ordine...
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