La lettura e l’esame di una recente sentenza della Corte di Cassazione Penale, riguardante la corretta compilazione della cartella clinica, mi induce a porre in evidenza, ancora una volta, le responsabilità connesse all’agire del medico. Dopo l’assoluzione in primo grado del sanitario, imputato di aver inserito in cartella clinica definitiva un dato non ancora confermato da analisi e la successiva condanna in sede di appello, i giudici di legittimità, su ricorso dello stesso, hanno confermato la correttezza di quest’ultima decisione e, con l’occasione, hanno ribadito che la cartella clinica riporta un’analisi dettagliata del decorso della malattia e, pertanto, modificare o integrare l’unico documento che attesta lo stato delle cose altera il percorso di analisi del caso. Vediamo dunque perché la compilazione e tenuta della cartella clinica diventa rilevante ai fini dell’accertamento della responsabilità del medico.
mercoledì 30 ottobre 2013
GIU' LE MANI DALLA CARTELLA CLINICA: ALTERARLA E' REATO
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lunedì 28 ottobre 2013
LA MUFFA CHE ROVINA L’ESISTENZA: IL CONDOMINIO E’ RESPONSABILE E PAGA ANCHE I DANNI NON PATRIMONIALI
Un orientamento ormai consolidato della giurisprudenza vuole che in caso di infiltrazioni sussista la responsabilità del condominio di un edificio in quanto ritenuto custode dei beni e dei servizi comuni. Il condominio infatti è obbligato ad adottare tutte le misure necessarie, affinché le cose comuni non rechino pregiudizio ad alcuno e risponde quindi in base all’art. 2051 del codice civile dei danni da queste cagionati, nonostante i danni siano imputabili a vizi di edificazione dello stabile (cfr. Tribunale di Salerno, Sezione II, Sentenza del 2 agosto 2011). Tale principio è stato ripreso e avvalorato da una recente pronuncia della Suprema Corte che stabilisce inoltre il risarcimento dei danni non patrimoniali...
giovedì 24 ottobre 2013
ILLECITI BANCARI #5: LIBRETTO CHE "DORME" NON PIGLIA SOLDI
La possibilità di recuperare le somme depositate su conti o libretti, nominativi o al portatore, la cui documentazione è stata dimenticata nel cassetto, magari per decenni, è questione abbastanza nota. Sono tanti, infatti, i siti e le riviste finanziarie on-line in cui l’argomento viene dibattuto e in tutti vengono indicate le modalità, più o meno chiaramente, per inoltrare la domanda alla propria banca, qualora ricorrano i presupposti che qui di seguito ricorderò, o alla Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici), se sussistono i requisiti di legge, finalizzata alla restituzione di detti importi. Ciò su cui, invece, ritengo non vi sia adeguata informazione è la condotta, spesso posta in essere dagli intermediari finanziari (ovvero le banche), che rende difficoltoso e talvolta vano l’esercizio di tale diritto. Vediamo, dunque, in che modo, ancora una volta, questi soggetti si rendono responsabili di comportamenti scorretti e illegittimi...
lunedì 21 ottobre 2013
PRIMA CASA AL SICURO? VERA TUTELA O PROPAGANDA MEDIATICA?
Ad oltre due mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione (L. 98/2013) del noto “Decreto del Fare”, credo che i tempi siano maturi per sottoporre ai nostri lettori alcune brevi considerazioni - in chiave critica – sulle novità più importanti introdotte dal predetto decreto. In particolare, mi soffermerò preliminarmente sul tema relativo all’impignorabilità della prima casa da parte di Equitalia S.p.A., per poi procedere con l’evidenziare le forse poco note tutele e clausole di salvaguardia che lo stesso decreto ha previsto e/o mantenuto in favore dell’Agente della riscossione. Ma procediamo con ordine ricordando nei seguenti punti, le novità più importanti introdotte dal decreto:
giovedì 17 ottobre 2013
IL PEDONE INVESTITO FUORI DALLE STRISCE HA SEMPRE TORTO?
"Abbey Road" The Beatles (1969) |
Di recente mi sono occupata del caso di un giovane studente universitario che aveva riportato, in qualità di pedone, importanti lesioni a seguito di un investimento da parte del conducente di un’autovettura. Appare opportuno evidenziare le circostanze del sinistro: il ragazzo attraversava al buio, su strada scarsamente illuminata, con pioggia in corso, indossava abiti scuri e, pur non avendo passaggi pedonali nelle vicinanze, aveva a disposizione un sottopasso a meno di trenta metri dal luogo dell’investimento. Come se ciò non bastasse aveva impegnato la carreggiata sbucando tra una macchina e l’altra in sosta e correndo per non perdere il bus che stava sopraggiungendo dal lato opposto. Il ragazzo si era rivolto a me per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali che seguirono a tale evento. A prima vista sarebbe sembrato un caso di difficile tutela. Chiunque direbbe, infatti, considerate le circostanze, che il giovane ha posto in essere una condotta pericolosa e imprudente violando per di più un’importante norma del codice della strada. Non è proprio così, vediamo perché...
lunedì 14 ottobre 2013
SE LA MACCHINA PARCHEGGIATA SUBISCE UN SINISTRO PROVOCATO DA UN VEICOLO RUBATO, CHI RISARCISCE?
Ancora una volta la domanda di una lettrice mi fornisce lo spunto per fare chiarezza su una questione che ingenera dubbi e, soprattutto, crea incertezza anche tra i tecnici in ordine alle modalità di gestione delle richieste risarcitorie. Il caso è quello di una signora che, dopo aver parcheggiato in strada la propria autovettura, viene svegliata nel cuore della notte dagli agenti di polizia municipale i quali, previ accertamenti sulla titolarità del veicolo, si preoccupano di comunicare alla stessa che la vettura lasciata regolarmente in sosta qualche ora prima era stata gravemente danneggiata, unitamente ad altri mezzi ugualmente parcheggiati, da un veicolo che, sopraggiungendo ad elevatissima velocità, aveva provocato un incidente stradale. Gli agenti informavano, inoltre, la signora che il conducente di quest’ultima auto, successivamente al sinistro, si era dato alla fuga senza lasciare tracce. E se il veicolo risultasse rubato? Chi pagherà i danni?
mercoledì 9 ottobre 2013
INFILTRAZIONI D’AUTUNNO: SE CAUSATE DA GRAVI DIFETTI OK AL RISARCIMENTO, MA CON CAUTELA
Con l’autunno arrivano le prime piogge intense e molti sono i casi di infiltrazione di acque meteoriche dai tetti e dai lastrici solari. Quando le infiltrazioni non dipendono da una normale usura dello strato di impermeabilizzazione, usura determinata dal decorso del tempo, ma da deficienze costruttive od opere non eseguite a regola d’arte ci si pone il problema se e come sia possibile avvalersi della garanzia decennale prevista dal codice civile per le opere non eseguite correttamente. E’ bene ricordare che il costruttore è responsabile dei “gravi difetti” dell’immobile che si presentano nel corso di dieci anni dal suo compimento (art. 1669 codice civile). Ma quali sono i difetti che possono essere considerati gravi? Come ci si comporta e quali sono le valutazioni che occorre effettuare a priori?
lunedì 7 ottobre 2013
SE LA FIRMA SULLA PROPOSTA IRREVOCABILE DI ACQUISTO DI UN IMMOBILE VIENE PRIMA DELLA CONCESSIONE DEL MUTUO…
Un lettore sottopone alla nostra attenzione il caso relativo alla sottoscrizione di una proposta d’acquisto irrevocabile di un immobile con l’indicazione, oltre che del prezzo pattuito, anche delle date relative alla stipula del contratto preliminare e del successivo rogito notarile. L’occasione è buona per procedere con alcune brevi considerazioni sul tema della responsabilità del mediatore immobiliare, alla luce dei più recenti orientamenti giurisprudenziali sulla questione. Soprattutto ci sembra interessante fornire alcune indicazioni utili in caso ci si trovi di fronte a un contratto d’acquisto siglato prima di ottenere un mutuo dalla banca. E se la banca dice no?
mercoledì 2 ottobre 2013
ILLECITI BANCARI #4: BANCHE VS CORRENTISTI, COME TUTELARSI
Le Iene puntata del 1° ottobre 2013 |
Oggi desidero affrontare la quarta parte della panoramica sugli illeciti bancari prendendo spunto dal servizio di Luigi Pelazza, andato in onda ieri sera durante la puntata de “Le Iene”, elencandovi gli strumenti di tutela a disposizione dei correntisti (privati o imprenditori), che la legge e la prassi hanno elaborato, affinché questi ultimi siano in grado di far valere compiutamente le proprie ragioni. L’argomento è indubbiamente tecnico, ma cercherò comunque di tracciare un quadro generale e comprensibile delle principali modalità di risoluzione delle controversie che possono insorgere con gli istituti di credito con i quali intercorrono o sono intercorsi rapporti commerciali. Vediamole nel dettaglio…
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