Se fino a oggi lo spauracchio del processo penale e della relativa condanna ha tenuto tranquilli i condomini più rissosi, dispettosi e aggressivi tra qualche giorno non sarà più così. Tra le norme introdotte da uno dei decreti sulla depenalizzazione dei reati vi è, infatti, anche quella che stabilisce che il danneggiamento semplice sarà soltanto un illecito civile e non più penale. Colui che subisce un danneggiamento, quindi, potrà unicamente chiedere, davanti al giudice civile, che il responsabile venga condannato al risarcimento dei danni ma non potrà più sporgere una denuncia all’autorità giudiziaria a tale titolo. Ma, al di là di ciò che si legge nei comunicati stampa che hanno accompagnato la pubblicazione in Gazzetta dei due decreti, temo che l’eliminazione di questo reato provocherà conseguenze che la magistratura civile non potrà arginare tanto facilmente. Vediamo in concreto cosa significa tutto ciò…
mercoledì 27 gennaio 2016
mercoledì 20 gennaio 2016
SALUTE: NON ESISTE UN DIRITTO A NON NASCERE SE NON SANO
È questo il succo di un’articolata e raffinatissima sentenza emessa poco prima di Natale dalle Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione, che, chiamate a pronunciarsi su un caso di responsabilità medica per nascita indesiderata, hanno negato ai genitori di una bimba affetta da sindrome di Down non rilevata dal medico ginecologo durante la gravidanza, il risarcimento del danno, affermando che il nato con disabilità non è legittimato ad agire per il danno da vita ingiusta, in quanto il nostro ordinamento ignora il diritto a non nascere se non sano. È una sentenza, in contrapposizione a precedenti orientamenti di cui tra l’altro ci eravamo occupati già nel gennaio 2013, che, indubbiamente, lascia il segno non solo per l’egregia esposizione di articolati concetti e principi giuridici, nazionali e sovranazionali, ma anche per la delicatezza e complessità della materia che affronta e che induce a riflessioni giuridiche, ma anche filosofiche, etiche, religiose, intimistiche, di coscienza. Riflessioni che non cesseranno dopo questa sentenza, ma anzi ancor più si soffermeranno sul rapporto, spesso di contrapposizione, tra rispetto e tutela della vita umana, già nata o nascente e dignità e salute della persona. Infatti…
lunedì 18 gennaio 2016
CONDOMINIO: PALAZZINA CROLLA PER UNA FUGA DI GAS, CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA
È proprio di queste ultime ore la notizia, riportata da tutti i quotidiani nazionali e dalla TV, del crollo di una palazzina a causa di una fuga di gas che ha provocato la morte di cinque persone. Il fatto è accaduto a Bezzo, frazione di Arnasco in provincia di Savona. Il crollo è avvenuto poco dopo le 3 di sabato mattina devastando interamente il piccolo edificio di due piani. Fortunatamente il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco forse riuscirà a salvare la vita a uno dei feriti, una donna di 50 anni di origine sudamericana che però attualmente lotta contro la morte al centro grandi ustionati dell’ospedale Villa Scassi di Genova. La Procura di Savona ha aperto un’inchiesta per accertare le circostanze e le responsabilità della tragedia. Già, una tragedia, l’ennesima, eh sì perché in questo paese di fatti analoghi ne sono successi tanti e questo post serve anche a rinfrescare la memoria a chi non presta la dovuta attenzione a questi fatti che spesso passano in secondo piano come notizie di cronaca ordinaria come se il richiamo alla sicurezza fosse meno importante del risultato della squadra di calcio del cuore. Eppure queste tragedie non distruggono solo cose, ma uccidono persone e devastano la vita di chi sopravvive. A me, invece, che svolgo la professione di amministratore condominiale, questi fatti mettono angoscia e apprensione forse perché una tragedia simile l’abbiamo scampata in un condominio che amministro e ancora ringrazio la buona sorte. Ma questo è un blog che parla di diritto e quando scriviamo lo facciamo con l’auspicio che i nostri lettori ne traggano un piccolo vantaggio di conoscenza anche solo riflettendo su alcune questioni che, come in questo caso, sfuggono ai più. Allora lasciamo la cronaca e parliamo di diritto.
venerdì 15 gennaio 2016
ADOZIONE: I FRATELLASTRI POSSONO ESSERE SEPARATI (MA ANCHE NO!)
Crescere un figlio non è semplice.
Occorre tanta pazienza ed essere costantemente attenti a tutto quello che lo
circonda, aiutandolo a compiere le scelte migliori sempre tenendo conto della sua
personalità. È come camminare su un filo che collega due grattacieli altissimi:
bisogna valutare ogni singolo passo e le implicazioni che lo stesso potrebbe
avere, perché camminare troppo velocemente o troppo piano o andare più sulla
sinistra che sulla desta o viceversa, potrebbe farci cadere e farci tanto male.
Essere genitori, ripeto, non è semplice specialmente in alcune situazioni
ambientali e sociali. Proprio per far fronte a quelle situazioni di difficoltà
in cui, per i più svariati motivi, due persone non sono in grado di fare da
madre e da padre, il nostro legislatore ha voluto tutelare il più possibile
l’interesse del figlio con la Legge 184 del 1983 rubricata “Diritto del minore
a una famiglia”. Cerchiamo di apprendere insieme i contenuti di questa
normativa e di conoscere la recente sentenza della Corte di Cassazione che si è
pronunciata su un caso alquanto particolare…
mercoledì 13 gennaio 2016
SEPARAZIONE: L’EX NON VERSA L’ASSEGNO? C’È IL FONDO DI SOLIDARIETÀ
Quando ne ho sentito parlare la prima volta, la Finanziaria 2016 non era ancora legge. Si trattava, infatti, di un fondo introdotto da uno dei tanti emendamenti proposti durante la sua approvazione, passato e presentato come una conquista, in quanto rappresenta una tutela più rapida, rispetto agli ordinari rimedi in sede civile e penale, per i coniugi separati a cui non viene versato l’assegno di mantenimento dall’altro coniuge. Un fondo, pertanto, rivolto ai coniugi in difficoltà economica, anche se pensato soprattutto a tutela della donna che, nelle coppie scoppiate, è quasi sempre il coniuge economicamente più debole, che continua a subire anche dopo il matrimonio i soprusi, le ripicche e gli screzi, che ne hanno causato la fine. Spesso, infatti, complice anche la crisi economica che da qualche anno risiede nel nostro paese, la fine del matrimonio rappresenta l’anticamera della povertà. Recenti sondaggi, infatti, evidenziano come una significativa percentuale delle persone che mangiano alle mense dei poveri o chiedono aiuto ad associazioni caritatevoli o alle parrocchie è proprio rappresentata da coniugi separati e divorziati. Ebbene, dal 1° gennaio 2016…
lunedì 11 gennaio 2016
ANCHE UN GAVETTONE PUÒ ESSERE INGIURIOSO
Giusto per non
appesantirci subito con l’analisi di tematiche impegnative, tra le altre notizie
giuridiche un po’ curiose di questi ultimi tempi c’è anche questa: chi lancia i
gavettoni può commettere il reato di lesioni personali. E ancora, i gavettoni
offendono la dignità della persona e quindi lasciare un individuo bagnato
fradicio di fronte a tanta gente può ledere l’onore e il prestigio di
quest’ultimo. Tale principio è stato affermato dai giudici di legittimità che,
nell’esaminare una sentenza di merito, non hanno perso occasione per affrontare
la questione. L’episodio in sé non va sottovalutato ed è per questo che ho
deciso di spendere qualche riflessione su tale evento che, immagino, almeno una
volta nella vita ci ha visti coinvolti come vittime, divertite o meno, o come
autori del fattaccio. Chi di noi, infatti, non ha mai assistito al gavettone da
manuale in spiaggia sotto al solleone o davanti all’ingresso delle scuole in
occasione dell’ultimo giorno di scuola? Credo nessuno. Tuttavia, ci sono
aspetti e conseguenze che in quei frangenti vengono trascurati e sottovalutati
ma che possono dar luogo a danni, talvolta anche ingenti, che comportano
l’obbligo di risarcimento o addirittura la violazione di norme penali, con condanne
che incidono, poco o tanto, sulle nostre vite. Vediamo, allora, quali possono
essere queste conseguenze spesso sottostimate…
venerdì 8 gennaio 2016
È ARRIVATA LA BEFANA, IN TRIBUNALE
Pare strano a dirsi ma è proprio così: nelle aule di tribunale è finita anche la simpatica, ma decisamente bruttina, signora del 6 gennaio. Per rendere bene l’idea occorre scavare un po’ nell’immaginario di ognuno di noi e pensare alla figura della Befana, tanto cara ai bimbi, dispensatrice di dolcetti e carbone, a seconda delle buone o cattive azioni che si sono compiute e talvolta richiamata in senso decisamente dispregiativo. Chiudete allora e gli occhi e rammentate le fattezze dell’anziana donna: decisamente vecchietta, rugosa, con naso adunco e imponente, voce roca e profonda, vestita di abiti logori e forse un po' contadineschi. Insomma, diciamola tutta, la befana rappresenta fisicamente ed esteticamente tutto ciò che nessuna donna vorrebbe essere mai, tanto che al di fuori delle simpatiche vignette che ormai imperversano il giorno dell’Epifania dedicate alla vecchina, e quindi al di fuori di un contesto di per sé scherzoso, rivolgersi a una donna, in qualsiasi altro momento dell’anno, con l’epiteto di befana, crea un certo disappunto e allora, via con le denunce e le citazioni giudiziarie…
giovedì 7 gennaio 2016
ANNO NUOVO, VITA NUOVA! (SPERIAMO)
Mi chiedevo, in questi giorni, come iniziare questo nuovo anno e cosa condividere con voi. La pagina bianca è qualcosa che mi crea sempre una certa ansia almeno sino a quando non comincia a comparire qualche parola. Intendiamoci poi il panico sparisce non appena il nero (questo è il colore che ormai utilizzo d’abitudine) appare sulla pagina e allora scrivo a cascata. Scrivo ciò che mi passa per la mente, senza troppi accorgimenti stilistici; il restyling grammaticale e lessicale lo faccio sempre alla fine e mai troppo raffinato tecnicamente perché, pur nella pregevolezza dei contenuti questo è un blog di informazione giuridica, mica un manuale per giuristi navigati. Tornando a noi, dicevo, mi chiedevo cosa condividere oggi con voi. Beh, ci ho riflettuto un po’ e alla fine ho deciso che non ho nessuna voglia di cominciare l’anno sottoponendo alla vostra attenzione una sentenza interessante (in altre parole facendo informazione), un commento, una risposta o uno scandalo che in qualche modo interessa il mondo del diritto. Oggi ho voglia di condividere un messaggio di speranza con l’auspicio, scrivendolo, di trovare quella serenità e quella forza interiore che potrebbe aiutarmi a superare un momento difficile dell’esistenza che, tra l’altro, non mi ha consentito, negli ultimi tempi, di essere presente come avrei voluto…
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