giovedì 7 gennaio 2016

ANNO NUOVO, VITA NUOVA! (SPERIAMO)


Mi chiedevo, in questi giorni, come iniziare questo nuovo anno e cosa condividere con voi. La pagina bianca è qualcosa che mi crea sempre una certa ansia almeno sino a quando non comincia a comparire qualche parola. Intendiamoci poi il panico sparisce non appena il nero (questo è il colore che ormai utilizzo d’abitudine) appare sulla pagina e allora scrivo a cascata. Scrivo ciò che mi passa per la mente, senza troppi accorgimenti stilistici; il restyling grammaticale e lessicale lo faccio sempre alla fine e mai troppo raffinato tecnicamente perché, pur nella pregevolezza dei contenuti questo è un blog di informazione giuridica, mica un manuale per giuristi navigati. Tornando a noi, dicevo, mi chiedevo cosa condividere oggi con voi. Beh, ci ho riflettuto un po’ e alla fine ho deciso che non ho nessuna voglia di cominciare l’anno sottoponendo alla vostra attenzione una sentenza interessante (in altre parole facendo informazione), un commento, una risposta o uno scandalo che in qualche modo interessa il mondo del diritto. Oggi ho voglia di condividere un messaggio di speranza con l’auspicio, scrivendolo, di trovare quella serenità e quella forza interiore che potrebbe aiutarmi a superare un momento difficile dell’esistenza che, tra l’altro, non mi ha consentito, negli ultimi tempi, di essere presente come avrei voluto… 

MA SPERANZA IN CHE SENSO? Senza scadere nel nozionismo mi piace ricordare che la parola speranza si ricollega al latino spes (ovvero appunto speranza) che a sua volta trae origine dalla radice sanscrita spa che significa tendere verso una meta. In altre parole, speranza è la fiduciosa attesa di un bene futuro, di un cambiamento positivo. Si traduce quindi in un fiducioso ottimismo riguardo al proprio destino ed a quello della collettività. Credo che mai come ora tutti noi abbiamo rivolto i nostri pensieri, almeno una volta, alla speranza di un futuro più sereno e tranquillo. Attenzione, non a caso ho fatto riferimento alla tranquillità perché credo che l’esigenza primaria di tutti noi, in questo momento storico, sia propria la tranquillità. Quella ambientale che ci consente di vivere noi stessi e i nostri piaceri. Quella lavorativa, ovvero quella finanziaria, che ci permette di avere un tetto sopra la testa, di mangiare e di crescere i nostri figli. Quella affettiva che ci consente di dare e ricevere amore. La speranza è dunque quella per un futuro tranquillo. Niente cose eccezionali, solo un poco di tranquillità. Credo sia naturale, dopo una crisi così profonda che ha investito tutti gli ambiti della vita, che la tranquillità sia avvertita come un’esigenza di vita primaria.

E ALLORA SPERO… Che nessuno, me compresa, debba più avere paura. Che tutti possano avere un lavoro. Che i nostri governanti colgano appieno le aspettative della collettività e degli individui di cui si compone soddisfacendole con Leggi eque e giuste, non tinte e neppure rappresentative di poteri forti. Che le persone di cui ci si circonda sappiano condividere le nostre gioie ma soprattutto aiutarci nelle difficoltà. Che gli amici, quelli veri, si moltiplichino. Che i nostri figli crescano con la consapevolezza che l’impegno e il sacrificio rappresentano un investimento sicuro e non una perdita di tempo. Che tutti abbiano sufficiente denaro per sopravvivere ma anche per vivere. Che nessuno ci inganni mai con parole ed azioni fallaci o illusorie  … 

Potrei andare avanti all’infinito perché in verità spero un sacco di altre cose, anche per me stessa. Ebbene, cari lettori, il futuro che ci attende è indubbiamente difficile ma nutro nel cuore la certezza e la consapevolezza che il neonato anno riuscirà a portarci almeno un poco di quella tranquillità e serenità che tutti noi ci auspichiamo. 

Buon anno a tutti!!!


Avvocato Patrizia Comite – Studio Comite