Nella mia esperienza di amministratore di condominio, devo confessare, ne ho viste e sentite di tutti i colori ma difficilmente mi sarei immaginato ciò che mi è accaduto quasi due mesi fa. È squillato il telefono, ho alzato la cornetta e dall’altro capo del ricevitore mi ha investito la voce alterata di un condomino che, con toni tra l’esasperato e il supplichevole, mi esortava ad “intervenire subito” altrimenti, riferiva concitato, non garantiva “come sarebbe andata a finire”. Ci ho messo quasi un paio di minuti a calmare l’esagitato proprietario e a capire cosa volesse da me, anche perché costui non si decideva a venire al punto. Quando lo ha fatto confesso che ho faticato a mantenermi serio per ripetere con convinzione al mio interlocutore che capivo la situazione. In realtà affrontare la questione, piuttosto imbarazzante, mi ha creato non pochi problemi…
giovedì 26 febbraio 2015
CONDOMINIO: IL SESSO RUMOROSO DISTURBA I VICINI?
Nella mia esperienza di amministratore di condominio, devo confessare, ne ho viste e sentite di tutti i colori ma difficilmente mi sarei immaginato ciò che mi è accaduto quasi due mesi fa. È squillato il telefono, ho alzato la cornetta e dall’altro capo del ricevitore mi ha investito la voce alterata di un condomino che, con toni tra l’esasperato e il supplichevole, mi esortava ad “intervenire subito” altrimenti, riferiva concitato, non garantiva “come sarebbe andata a finire”. Ci ho messo quasi un paio di minuti a calmare l’esagitato proprietario e a capire cosa volesse da me, anche perché costui non si decideva a venire al punto. Quando lo ha fatto confesso che ho faticato a mantenermi serio per ripetere con convinzione al mio interlocutore che capivo la situazione. In realtà affrontare la questione, piuttosto imbarazzante, mi ha creato non pochi problemi…
lunedì 23 febbraio 2015
SINISTRI STRADALI: RISARCIMENTO DANNI AL TRASPORTATO, I CASI PARTICOLARI
Qualche giorno fa, con riguardo alla materia dei sinistri stradali ho introdotto il tema del risarcimento dei danni che spettano ai trasportati tralasciando, tuttavia, ritengo utile affrontare la trattazione di casi particolari in cui talvolta persino gli addetti ai lavori hanno difficoltà a districarsi. La casistica è piuttosto ampia: si pensi ad esempio a cosa fare e a chi rivolgere le richieste quando il responsabile dell’incidente scappa e resta ignoto. Che succede invece se il veicolo antagonista, rispetto a quello su cui il danneggiato viaggia in qualità di trasportato, oltre ad essere responsabile dell’incidente è compendio di furto o non è assicurato? Le norme contenute nell’art. 141 del codice delle assicurazioni private si applicano solo all’ipotesi di scontro tra veicoli oppure anche quando il conducente del veicolo, a bordo del quale si trova il trasportato, perde il controllo del mezzo e fuoriesce dalla strada procurando lesioni a tutti gli occupanti? Vediamo allora di completare l’analisi delle norme di legge e rispondere a questi e altri quesiti…
giovedì 19 febbraio 2015
SINISTRI STRADALI: IL TRASPORTATO HA SEMPRE DIRITTO AL RISARCIMENTO DANNI?
Il tema del diritto al risarcimento per coloro che, trasportati su un veicolo, subiscano lesioni più o meno gravi o danni alle cose a causa del verificarsi di un sinistro stradale può sembrare semplice da affrontare. In realtà sono diversi gli aspetti ed i casi che nella pratica si verificano e che, volta a volta, necessitano di trattazione particolare. Tra gli argomenti che indubbiamente meritano approfondimento vi è per esempio la questione relativa alle norme di legge cui far riferimento per l’individuazione della tutela più appropriata. Non solo: cosa accade se la persona trasportata sull’autovettura o sul ciclomotore contribuisce a procurarsi i danni che lamenta? E se i danni sono di entità tale da superare il massimale cui la legge fa riferimento? Qualora, poi, il povero trasportato perdesse la vita o subisse lesioni gravissime a seguito dell’incidente stradale, in che modo otterrebbero tutela i prossimi congiunti? Le norme di legge cui far riferimento sarebbero le medesime? Cosa accade, infine, se il responsabile del sinistro rimane ignoto o se la circolazione del veicolo, sul quale il soggetto in questione era trasportato, avviene contro la volontà del proprietario? Ognuno di questi temi richiederebbe un esame approfondito e molta pazienza da parte del lettore. Vediamo, allora, di fornire delle indicazioni sintetiche per affrontare in termini pratici tali questioni, magari a più riprese …
lunedì 16 febbraio 2015
CONDOMINIO: GARANTITO SE I LAVORI SONO ESEGUITI MALE MA…
Nei precedenti post ho spiegato cosa debba intendersi con l’espressione lavori straordinari, distinguendo tra quelli definiti straordinari tout court e quelli invece considerati di notevole entità. Nel fare, poi, un breve excursus sulle fasi salienti dell’appalto, ho cercato di approfondire un momento essenziale del contratto ovvero l’accettazione dell’opera eseguita. Oggi mi ripropongo, invece, di fornire alcune utili informazioni sui rimedi offerti dalla legge nell’ipotesi in cui, dopo l’ultimazione dei lavori straordinari, le cose non vanno come ci si auspica, affrontando, quindi, il tema delle garanzie. Infatti, tra le molteplici cause che danno origine a vertenze e controversie che coinvolgono il condominio una sicuramente la fa da padrona e riguarda il contenzioso generato dalla difformità del lavoro svolto, rispetto a quanto richiesto, o dai vizi (ovvero difetti) che l’opera appaltata spesso presenta. La disciplina relativa alle garanzie prestate dall’ordinamento è contenuta negli articoli 1667 e 1669 del codice civile e, benché in apparenza il tenore letterale di queste norme sia chiaro, la loro esatta applicazione ai casi concreti ha reso necessaria una produzione copiosa di pronunce giurisprudenziali interpretative finalizzate a chiarire limiti ed estensioni delle garanzie medesime. Vediamole...
venerdì 13 febbraio 2015
MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA: LA VIOLENZA CONSUMATA DAVANTI AI FIGLI VALE DOPPIO
Il tema della violenza perpetrata nei confronti delle donne e in particolare di quella consumata all’interno delle pareti domestiche è sempre stato al centro della nostra attenzione, specie quando vengono coinvolti dei minori, purtroppo vittime innocenti della follia brutale che si scatena in queste bieche situazioni. A tale proposito, merita sicuramente di essere approfondita una recentissima sentenza della Suprema Corte che ha stabilito un principio molto importante, vale a dire che i maltrattamenti posti in essere da un genitore in danno all’altro, laddove abituali, integrano anche il reato di maltrattamenti nei confronti dei figli che assistono alla violenza medesima. La questione è interessante e costituisce un precedente indubbiamente importante a tutela dei soggetti più vulnerabili e fragili coinvolti nelle situazioni di crisi familiare. Vediamo ora il perché …
mercoledì 11 febbraio 2015
PHISHING: SE L'HACKER SVUOTA IL CONTO LA BANCA RIMBORSA?
Con il passare degli anni l’utilizzo dei servizi bancari online è aumentato a dismisura: sempre di più, infatti, i clienti effettuano operazioni bancarie da casa o dall’ufficio, mediante una connessione ad internet. Comodo, questo è vero: è indubbio il risparmio di tempo e anche di denaro per il cliente, visto che queste operazioni hanno in genere costi nettamente inferiori rispetto a quelle effettuate direttamente allo sportello. Comodo ma anche rischioso: sono numerosi, per l’appunto, gli utenti del servizio di home banking che si sono visti defraudare delle somme depositate sul conto ad opera di hackers che hanno adoperato tecniche di phishing, al fine di carpire informazioni personali e dati finanziari per compiere il reato. La domanda che dobbiamo allora porci è la seguente: può la banca essere chiamata a rimborsare il correntista quando questo è stato vittima dei “pirati informatici”? Per rispondere a questa domanda, prendiamo spunto da una vicenda esaminata dal Tribunale di Milano…
lunedì 9 febbraio 2015
SEPARAZIONE: SE L’EX SPARISCE PUÒ ESSERE DISPOSTO L’AFFIDO SUPER ESCLUSIVO
Accade più spesso di quanto non si creda, lei lo lascia e lui non si rassegna e allora per ripicca dice: “sai che c’è? I figli, d’ora in poi, sono affare tuo e non voglio più saperne nulla, pagherò quel tanto che basta, se potrò e se vorrò, ma per il resto dovrai arrangiarti da sola”. Oppure, lui si invaghisce della giovane segretaria o collega di lavoro e perde la testa: “cara mia me ne vado, la vita mi offre un’altra possibilità e quindi non voglio più saperne né di te né del pargolo”. Potrei raccontarne molte altre, ma ciò che risulta importante sottolineare è la circostanza per la quale in queste situazioni, prima o poi, bisogna affrontare alcune decisioni, nell’interesse della prole, a cui, secondo quanto stabilisce la prassi ed il nostro ordinamento giuridico, occorre partecipare congiuntamente in virtù della responsabilità genitoriale. Mi riferisco alle scelte che riguardano per esempio la salute, la confessione religiosa, l’istruzione o anche il cambio della residenza abituale. In tutti questi casi la Legge prevede che i genitori debbano essere congiuntamente presenti, così come in tutte le decisioni di maggior interesse per i figli. Ma se l’altro sparisce e, di fatto, rende difficile o addirittura impossibile l’assunzione di tali decisioni, che fare?
mercoledì 4 febbraio 2015
CONDOMINIO: REGOLE PER L’APPALTO, POCHE MA IMPORTANTI
Innanzitutto ringrazio tutti i lettori che hanno scritto alla redazione dopo la pubblicazione del post pubblicato il 15 gennaio scorso. Bene, poiché molti di loro mi hanno sottoposto altri quesiti sul tema dei lavori straordinari in condominio, ho ritenuto utile soffermarmi ancora sull’argomento affrontando per primo il tema dell’appalto che, sebbene sia un istituto giuridico ben conosciuto ai più, può celare qualche insidia se non si adottano semplici ma efficaci accorgimenti. Tra qualche tempo, approfondirò invece le questioni collegate alle garanzie prestate dalle ditte appaltatrici per la difformità e i vizi che presentano le opere eseguite, con l’auspicio di poter fornire a tutti utili chiarimenti. Cominciamo allora con qualche utilissimo approfondimento riguardante l’appalto…
lunedì 2 febbraio 2015
FABRIZIO CORONA: "DURA LEX, SED LEX", QUANDO LA LEGGE NON PERDONA
Arrogante, sfrontato, presuntuoso, spesso invidiato per lo stile di vita, qualcuno lo ritiene persino affascinante, indubbiamente un personaggio che ha fatto e farà ancora molto discutere per le sue malefatte e forse, perché no, anche per aver sfacciatamente sfidato qualche potente, per trarne benefici economici. Il re dei paparazzi è figlio d’arte e quindi giornalista, fotoreporter, oggi anche scrittore. Attualmente è detenuto nel carcere di Opera per scontare la pena accumulata per le condanne che diversi Tribunali del Paese gli hanno giustamente appioppato per i tanti delitti commessi. Tuttavia, ciò che una buona parte dell’opinione pubblica, me compresa, si chiede, e fatica a comprendere, è il motivo per il quale l’esuberante fotoreporter sta scontando e dovrà scontare così tanti anni di carcere senza essersi macchiato di delitti comunemente ritenuti più gravi. Insomma, sembra che lo zelo della giustizia, che beninteso ha applicato e sta applicando ad litteram le norme di legge, sia tutto rivolto verso il noto personaggio pubblico. Purtroppo, tanto impegno e amor di diritto sembra non emergere in altre scomode situazioni in cui la stessa sicurezza dello Stato è stata messa in discussione. Ma tant’è. Non occupandomi di diritto penale, e per capire qualcosa in più, da trasferire a tutti i nostri affezionati lettori, ho quindi pensato di chiedere lumi ad un collega penalista…
Iscriviti a:
Post (Atom)