mercoledì 7 gennaio 2015

BUON 2015: PER QUESTO NUOVO ANNO VORREI


La pausa di cui tutto lo staff di Giuridicamente parlando ha goduto in questo periodo di festività ci ha permesso di recuperare le energie psicofisiche necessarie ad affrontare l’anno appena iniziato. Molti sono i progetti realizzati e tanti quelli che mi piacerebbe portare a termine con l’aiuto di tutti coloro che mi hanno affiancata sino ad ora. L’auspicio più grande che alligna nel mio intimo è naturalmente quello che ogni italiano coltiva nell’animo: il lavoro. Non solo per me stessa ma per tutti. Per coloro che mi sono più vicini, di cui seguo le sorti e ai quali sono sentimentalmente più legata, ma anche per tutti quelli che onestamente e dignitosamente hanno affrontato, e quotidianamente ancora affrontano, la crisi economica che ha tragicamente investito questo nostro meraviglioso paese. Oggi, quindi, ho semplicemente voglia di regalarvi qualche parola di speranza e buon augurio, senza alcuna magniloquenza, affinché tutti, me compresa, possiamo ritrovare un po’ di fiducia. In particolare, rammentando il senso di questo lemma tanto usato, e talvolta abusato, mi auguro… 

…CHE I NOSTRI POLITICI TORNINO AD ESSERE CREDIBILI È, a mio modesto avviso, il primo augurio che esprimo a tutti gli uomini che sono stati chiamati a governare questa meravigliosa e tanto bistrattata Italia. Auguro loro che, nell’anno già iniziato, siano capaci di svolgere il loro ruolo senza essere schiavi delle potenze bancarie e assicurative, tenendo conto che il paese è fatto dagli italiani i cui interessi vanno protetti e garantiti. Che si facciano, dunque, carico dei problemi veri, reali e concreti dei cittadini che li hanno fiduciosamente scelti e che al centro delle decisioni legislative e di governo vi siano, quindi, le persone comuni e non i gruppi di potere che tutti conosciamo. Voglio pensare, per una volta, che ciò corrisponda a una speranza vera e non a un’utopia. Insomma, mi auguro che la politica sia finalmente per la società e per il sociale e non per una cerchia ristretta di individui. Mi auguro che smettano di blaterare nelle piazze e nei palchi cittadini e si rimbocchino le maniche sputando sangue e sudore al pari di noi governati; che non siano, dunque, i grandi poteri a prevalere sugli interessi della povera gente. Solo così potrà avere un senso vero la politica.

…CHE I NOSTRI GIOVANI RESTINO AD ARRICCHIRE IL LORO PAESE I giovani sono la nostra fonte di ricchezza. L’unica vera risorsa su cui occorre investire per evitare che siano altre nazioni a godere del privilegio delle nostre menti più eccelse. È ciò che mi auguro con tutto il cuore: che gli italiani e, soprattutto, i nostri governanti comprendano quanto sia importante per l’Italia che i nostri figli restino accanto a noi! Mi auguro che l’impegno nello studio e nella ricerca che molti di loro profondono venga riconosciuto e adeguatamente ricompensato, come accade nella maggior parte dei paesi esteri. Che il patrimonio, unico al mondo, rappresentato dall’intelligenza dei nostri giovani, non venga sperperato e che si incentivi l’imprenditoria ad avvalersi di questo incredibile e meraviglioso patrimonio umano.

…CHE LE LEGGI SVOLGANO INNANZITUTTO UNA FUNZIONE SOCIALE Mi auguro che il nostro legislatore sia capace di restituire allo Stato quella funzione che gli è propria ovvero quella di garante degli interessi della gente comune. Che le leggi vengano promulgate per avvantaggiare unicamente il popolo, seppur nelle diverse categorie di cui si compone, e non che tutelino di volta in volta unicamente banche, grandi gruppi finanziari e compagnie di assicurazioni. Dare potere al potere non potrà che alimentare quel processo di corruzione che incancrenisce il paese. Garantire e tutelare i cittadini è il fine unico e primario che dovrebbero proporsi i governi e ogni deviazione dovrebbe essere perseguita. Mi auguro, dunque, che i nostri politici imparino a legiferare in modo semplice, scientifico e organico affinché il diritto sia capace di sostenere e non di complicare. Mi auguro che i magistrati restino fedeli al principio che impone loro di osservare lealmente la legge e adempiere con coscienza i doveri inerenti al loro ufficio.

…CHE TORNI LA SPERANZA E L’OTTIMISMO Mi torna alla mente una celebre frase di Gianni Rodari che condivido e che diceva così: “Se io avessi una botteguccia, fatta di una sola stanza, vorrei mettermi a vendere, sai cosa? La speranza. “Speranza a buon mercato!” Per un soldo ne darei, ad un solo cliente, quanto basta per sei. E alla povera gente, che non ha da campare, darei tutta la mia speranza, senza fargliela pagare”. Ecco, auguro a tutti di tornare a sperare che il futuro possa serbare cose buone. Auguro che ad ogni essere umano appaia negli occhi un guizzo di ottimismo. La speranza porta con sé il desiderio di successo e rifugge il fallimento, perché, come predicava il filosofo Ernst Bloch, sperare è superiore alla paura, aiuta gli uomini ad allargarsi e non a restringersi, a dare loro uno scopo. 

Vorrei allungare l’elenco ma temo di annoiarvi e, allora, semplicemente, buon 2015 a tutti!


Avvocato Patrizia Comite – Studio Comite