La cronaca di questi ultimi tempi ci ha raccontato spesso di
lavoratori fannulloni, infedeli ed assenteisti, che, ora fingendosi malati, ora
abusando dei permessi previsti dalla legge, ora assentandosi
ingiustificatamente dal luogo di lavoro, violano gli obblighi di diligenza e di
fedeltà sanciti dagli articoli del codice civile, arrecando anche un danno,
economico e di immagine, al datore di lavoro. Sebbene gli episodi più eclatanti
riguardino dipendenti pubblici, non è immune a tale fenomeno anche il settore
privato, dove infatti gli imprenditori sempre più spesso ricorrono ad
investigatori privati, per far pedinare i dipendenti sospettati di tali
comportamenti ed accertarne la violazione degli obblighi. Ma, è legittima una
tale forma di controllo o costituisce una lesione della privacy, una violazione
dei principi sanciti dallo Statuto dei lavoratori? Vediamo cosa stabilisce una
recentissima sentenza della Corte di Cassazione…
mercoledì 31 agosto 2016
mercoledì 3 agosto 2016
ANIMALI DOMESTICI: SE FIDO SOFFRE, IL GIUDICE CONDANNA
Le
tanto agognate vacanze stanno arrivando per molti di noi; per altri sono già
terminate. Sole, mare o montagna, divertimento e relax sono ciò che accomunano
questi ultimi caldi mesi. Eppure
c’è un altro elemento che, da qualche anno, purtroppo, sembra essere una
costante del periodo estivo: l’abbandono dei nostri amici animali. Avere animali domestici comporta una serie di responsabilità, non mi riferisco solo
al dovergli dare da mangiare o al doverlo portare fuori la mattina presto. Anche
gli animali hanno una loro dignità e sensibilità e, pertanto, comportamenti
tali da provocargli sofferenze sono penalmente rilevanti. È ciò che ha ribadito
recentemente una pronuncia del Tribunale di Campobasso. Esaminiamo, allora,
insieme questa bella sentenza…
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