mercoledì 2 dicembre 2015

SE IL REATO È TENUE, IL GIUDICE NON PUNISCE!


L’introduzione nel nostro ordinamento di alcune norme che regolano la particolare figura giuridica identificata come tenuità del fatto è stata accolta da una parte dell’opinione pubblica con notevoli perplessità e qualche critica. Ad alcuni le nuove disposizioni sono apparse, infatti, come una comoda scappatoia per un gran numero di delinquenti; un modo, insomma, per evitare una condanna ritenuta giusta. Obiettivo ancor più semplice da perseguire se poi ci si affida a un legale particolarmente esperto. Tuttavia, una corretta lettura della norma, anche alla luce delle applicazioni più recenti, conduce a conclusioni ben diverse. Vediamo allora come funziona...