mercoledì 4 novembre 2015

CONDOMINIO: INGIUNZIONE O MEDIAZIONE? UN DILEMMA MORALE NEL RECUPERO DELLE MOROSITÀ


Nella mia esperienza di amministratore, non posso negarlo, ci sono anche aspetti spiacevoli e, tra questi, il meno simpatico è indubbiamente quello di fronteggiare situazioni di morosità condominiale anche gravi che mi obbligano ad agire in via legale contro i singoli proprietari per il recupero dei ratei di spesa scaduti. Vale la pena, infatti, sottolineare che non sempre il mancato adempimento da parte di un condomino ai propri obblighi è imputabile a cattiva volontà o menefreghismo ma, al contrario, è sempre più spesso il sintomo tangibile di serie difficoltà economiche che attualmente stanno interessando un gran numero di famiglie italiane le quali, purtroppo, non ce la fanno più a far tornare i conti di casa. Di fronte a tali particolari situazioni non è raro allora che l’amministratore si trovi in serio imbarazzo morale perché da un lato, come professionista, deve tutelare al meglio gli interessi del suo mandante, ovvero il condominio, recuperando anche in via forzosa quanto dovuto dal proprietario inadempiente e, dall’altro, comprende il peso del suo agire nei confronti di chi non ce la fa a tirare avanti. L’obiettivo di questo post è appunto quello di fornire informazioni e indicazioni utili sulle procedure di recupero delle spese condominiali non pagate senza, tuttavia, tralasciare l’aspetto umano della vicenda facendo così in modo che tutto non si riduca all’attenzione per il vile denaro.