lunedì 2 novembre 2015

ANATOCISMO: ANCHE UNICREDIT SI BECCA LA CONDANNA, MA FATE ATTENZIONE!


Qualche giorno fa uno dei nostri contributor ha messo in evidenza lo stato dell’arte sulla questione anatocismo bancario (post del 2 ottobre) ponendo in risalto i diversi orientamenti seguiti dai Tribunali italiani sull’entrata in vigore della norma che, di fatto, ha stabilito l’illegittimità dell’anatocismo bancario. Qualche Tribunale (isolato, per la verità) ritiene che in assenza del regolamento attuativo del CICR la norma (il novellato art. 120 del Testo Unico Bancario) non sia ancora applicabile e altri invece (la maggior parte), come quello di Milano, che il divieto sia già cogente e applicabile. Oggi, dopo che una delle mie assistite ha ricevuto, unitamente all’estratto conto periodico, la comunicazione contenente l’ennesimo provvedimento del Tribunale di Milano, da parte del proprio istituto di credito, anch’esso stangato dai giudici, ritengo doveroso spendere due righe per aggiungere ulteriore risonanza all’Ordinanza in questione. Il provvedimento risale al luglio scorso ma solo in questi giorni la Banca condannata sta ottemperando all’obbligo di dar notizia ai propri correntisti del contenuto dello stesso. E così con una bella (si fa per dire) noticina accompagnatoria, i clienti dell’Istituto di credito condannato, vale a dire Unicredit, stanno ricevendo l’informativa sul divieto di applicazione degli interessi anatocistici. Ma in concreto, che significato assume per il correntista tale comunicazione? Eh già, perché la mia patrocinata, appena ricevuta la letterina contenente l’avviso, mi ha chiamata chiedendomi come dovesse interpretare tale avviso. Credo, allora, che tornare sulla questione per una breve riflessione non guasti affatto …